I can't see you
Third person
Il caso volle che il ristorante che Yong Sun aveva scelto, altro non era che il posto di lavoro di Jin hyung. Per fortuna Jimin sapeva che non avrebbe lavorato quella sera, essendo a casa di Taehyung. Si sedettero a un tavolo appartato vicino la finestra, in quanto Yong Sun sapeva molto bene che al suo hyung piaceva osservare le persone che passavano, in modo tale da poter prendere una possibile ispirazione per i suoi dipinti. Un cameriere si avvicinò a loro e prese le ordinazioni. In quel momento il telefono di Jimin prese a vibrare. Yong Sun era curioso di chi fosse. Lui osservò la schermata e subito lo mise via, sbuffando.
"Tutto bene, hyung?" Domandò.
"Certo, non preoccuparti."
Poco dopo il cameriere tornò con i loro piatti e cenarono serenamente, discutendo come sempre dell'arte, la loro passione. La serata procedette lentamente e quando arrivarono al dolce, Yong Sun tirò fuori i due biglietti per la mostra.
"Buon Natale Jimin hyung!"
Alla vista di quel regalo Jimin scoppiò a ridere e prese gli stessi biglietti che anche lui aveva comperato come regalo per il suo amico. Yong Sun lo seguì subito dopo, la sua dolce risata risuonò nel locale. Il ragazzo lo guardò e seppe che fosse il momento perfetto per dichiararsi. Prese un respiro profondo e le sue mani iniziarono a sudare, il cuore batteva veloce. Aprì la bocca per parlare ma il telefono di Jimin riprese a squillare. Lo afferrò per vedere chi fosse e rimase pietrificato.
No, lui no.
Riattaccò ma iniziò di nuovo a squillare, così fu costretto a rispondere.
"Cosa c'è?" Disse a denti stretti.
"Dove sei?"
"Non sono affari tuoi." Chiuse la chiamata.
Come se fosse una maledizione, il telefono squillò ancora e ancora e con un ringhio di frustrazione, Jimin si scusò con Yong Sun, il quale era rimasto immobile ad osservare la scena, e si affrettò ad uscire dal locale per poter rispondere alla telefonata. Il giovane osservò il suo hyung mentre agitava le mani ,camminando avanti e indietro. Sul suo viso era dipinta un espressione che Yong Sun non aveva mai visto, un misto tra rabbia e qualcosa che non riusciva ad identificare.
"Jimin non fare il difficile, non ti sto chiedendo nulla di così scioccante."
"Non mi importa, non posso venire."
"Non puoi o non vuoi?"
"Non osare, Taehyung." Sibilò.
"Ti sto solo chiedendo di venire a fare gli auguri agli hyungs, sono molto dispiaciuti che tu non sia venuto."
"Ti ho detto che non posso. Discorso chiuso."
"Solo perché noi stiamo avendo dei problemi, questo non vuol dire che tu debba trascurare gli altri."
"Io non ho nessun problema."
"Ne sei sicuro?"
"Taehyung per favore, almeno a Natale potresti lasciarmi in pace?"
"Jimin..." Quella dannata voce. Jimin non voleva più ascoltarla, non voleva più che lo stregasse.
"D'accordo, d'accordo verremo ma solo per cinque minuti, dopodiché ce ne andremo."
"Va bene."
Rientrò nel ristorante cercando di mascherare le sue emozioni. Si sedette di fronte al suo amico e forzò un sorriso. Non voleva andare nel suo appartamento. Non voleva vederlo. Sarebbero rimasti per poco tempo, giusto per consegnare i regali e poi trovare una scusa per svignarsela.
STAI LEGGENDO
ℬ𝓁𝒾𝓃𝒹 ℒ𝑜𝓋𝑒 ➵ 𝒱𝓂𝒾𝓃
FanfictionKim Taehyung è stato da sempre innamorato di Jeon Jungkook, senza accorgersi però dei sentimenti che il suo migliore amico Park Jimin, prova nei suoi confronti. Ma cosa accadrebbe se con il passare del tempo Taehyung si accorgesse che i suoi sentime...