Marinette non sapeva di cosa si preoccupavano i suoi amici: Nathaniel era un bravo ragazzo ed un buon amico, non aveva mai fatto nulla di male.
Almeno, non che lei sapesse.
Raggiunta la biblioteca, attese davanti allo scaffale l'arrivo di Fu per inserire il codice di apertura, giocherellando con la manica della felpa che aveva legato in vita e che aveva portato per non prendere e freddo, visto che là sotto c'era più umidità che in un giorno piovoso di fine autunno.
E no, non stava esagerando.
«Eccomi qua, andiamo.» esclamò felicemente l'anziano, iniziando a spostare i volumi.
E anche questa volta, non fu abbastanza attenta alla combinazione.
Scendendo la lunga rampa di scale, e stando attenta a non cadere, iniziò a parlare: «Ascolti, domani non le dispiace se non vengo? Dovrei uscire con un amico.»
«Certamente, e guarda che puoi venire qui anche solo due o tre volte a settimana, non tutti i giorni: avrai bisogno di riposare e anche di studiare, immagino.» rispose comprensivo Fu, raggiungendo la fine del percorso senza alcuna fatica.Vero, la scuola; effettivamente si era accorta che fare i compiti la sera e stare con Chat Noir le portava via un sacco di tempo –non che le visite dell'amico le dispiacessero–
«Se vuoi, più tardi, potremmo discutere dei giorni di incontro e degli orari, così potrai organizzarti meglio.» aggiunse subito dopo, facendola accomodare al solito tavolo.
«Va bene.» concordò lei, recuperando dallo zaino il suo quaderno degli appunti ed il cellulare per registrare. «Non le dispiace se anziché scrivere registro la nostra conversazione? Lo trovo più comodo anche per seguire meglio il tutto.»
«Certamente.» sorrise lui.Marinette fece partire la registrazione e Fu prese parola.
«Come ti ho già spiegato, i possessori dell'anello ricevono dei poteri soprannaturali, attivabili con la rabbia ed i sentimenti che causano distruzione. Durante il periodo ti tempo in cui i poteri sono attivi, la persona è come se perdesse conoscenza e la sua parte selvatica venisse a galla.» spiegò con pazienza.
«E c'è un modo per farlo tornare normale se dovesse succedere?» domandò incuriosita.
Fu ci pensò qualche secondo. «Che io sappia no. L'unico modo che ha di tornare normale è distruggere la fonte della sua rabbia, cosicché il sentimento di negatività si scateni proprio sulla fonte.» rispose. «Non è mai capitato nella storia -o meglio, non è mai stato documentato- di un Chat Noir che è riuscito a controllare la sua ira e tornare in sé prima di distruggere qualcosa o uccidere qualcuno.»Marinette sentì il sangue reggelarsi nelle vene.
Certo, non era stata fatta nessuna vittima a Parigi –tranne per numerosi feriti– e nel sentire che Chat Noir, il suo amico, potrebbe uccidere qualcuno a causa dei sentimenti negativi le faceva tremare le gambe.
Potrebbe accadere a lei. Lei potrebbe essere vittima di un attacco della Belva Nera, così come ad uno dei suoi amici o ad i suoi genitori.
La corvina scosse violentemente la testa, sbarazzandosi di quei pensieri che non accennavano a placarsi.
«Va tutto bene?» le domandò l'anziano in tono preoccupato, posandole la mano sul braccio per confortarla.
«S-Sì, tutto bene.» mentì, ma voleva andare avanti con la storia.
«Numerose furono le vittime di questo potere e le più fortunate morirono dopo un colpo.» continuò. «Molte persone dovettero fuggire dalle loro case per rifugiarsi nelle foreste o in altri villaggi per sopravvivere, ma l'incubo di un'ombra nera che mieteva vittime e troncava vite per placare la sua ira non li lasciava in pace. Molti impazzirono, altri finirono per togliersi la vita pur di non soffrire ancora, ma il mostro non si placava e sfogava la sua ira sugli innocenti. La Morte Nera non si fermava davanti a nulla.»
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Monster
Fanfiction[COMPLETA] |Miraculous Ladybug AU!| Chat Noir, la Belva Nera, un ragazzo che ha il potere di distruggere tutto ciò che tocca: una maledizione che lo vede essere temuto da tutti. Solo una ragazza, Marinette, sarà in grado di conoscerlo meglio e capir...