La sua bocca è nuovamente sulla mia, avida. A volersi saziare di un sapore sconosciuto ma piacevole. Mi gusto tutto il suo sapore, mentre sento le sue mani che mi scorrono sui fianchi, salgono sulla schiena, seguono le spalle e mi carezzano il collo. Poi improvvisamente scendono sotto la gonna alzandola fino a sopra la testa, non ho più il vestito, solo la biancheria e le scarpe. Le sue mani scivolano sui miei seni, pollicce e indice giocano coi miei capezzoli, devo chiudere gli occhi per paura che mi schizzino fuori dalle orbite. Non respiro più, ansimo, cerco il suo corpo, ma lui mi solleva per i fianchi, lo cingo con le gambe e comincia a camminare nel corridoio, entriamo in camera, mi adagia ai piedi del letto. Sono totalmente inebriata da lui, lo guardo, la camicia sbottonata mostra i suoi pettorali definiti, gliela tolgo scoprendo gli addominali. Comincio a sbottonargli i pantaloni accarezzando leggermente il suo membro che reclama libertà. Sento un gemito basso, scosta le mie mani e si libera di scarpe e pantaloni meglio di uno spogliarellista. Mi sdraia sul letto e mi toglie le scarpe. Si distende sopra di me, con la bocca segue il profilo del mio collo ed io sono invasa da brividi di eccitazione potenti e prepotenti. Mi slaccia il reggiseno, liberando i seni e afferrando un capezzolo con i denti. E' una tortura dolce e potente, gemo, ho voglia di lui, ho voglia che mi prenda.
"Gio'..." sussurro
"Caterina, hai un odore buonissimo" e continua a baciarmi la pancia, l'ombelico, fino a scendere tra le mie gambe, mi sfila le mutandine e si insinua con la lingua dentro di me stuzzicando il clitoride. Non credo che il corpo possa reggere ancora.
"Gio ti prego..." ormai non riesco ad articolare altro se non queste parole.
"Lasciati andare, piccola, vieni da me."
I miei muscoli si contraggono in un esplosione di piacere totale ed appagante. Giorgio mi massaggia il clitoride leggermente mentre si avvicina al mio viso paonazzo di piacere. Sento un cassetto aprirsi ed un rumore tipo zip, riesco ad aprire gli occhi e vedo una bustina argentata cadere, le mani sotto i miei fianchi a farmi alzare il bacino. I suoi occhi non si staccano dai miei mentre avvicina la sua bocca alla mia.
"Anche il tuo sapore è fantastico" e sento che entra piano in me. Questa sua dolcezza mi spiazza completamente, sono ormai senza fiato quando i nostri corpi iniziano a muoversi all'unisono, dapprima lentamente poi sempre più velocemente e con più intensità. I muscoli si tendono, mi aggrappo alle sue spalle e lo stringo con le mie gambe reclinando la testa indietro, sento il mio corpo raggiungere il massimo del piacere mentre Giorgio affonda sempre più dentro di me. Ed esplodiamo insieme in uno degli orgasmi più intensi e potenti che abbia mai conosciuto.
Stremata, abbracciata a questo ragazzo meraviglioso con un sorriso ebete, mi sento felice, serena ed appagata. Lui è sdraiato su di me la sua testa abbandonata sul mio petto si alza e si abbassa a ritmo del mio respiro e gli accarezzo i folti capelli. Gira lentamente il viso verso di me, ha un'espressione direi beata e quasi angelica. Ha completamente perso quel piglio brusco ed autoritario. Ma ho adorato la sua sicurezza stasera, quel saper esattamente cosa fare e quando farlo, quello che vuole, quando lo vuole e come lo vuole. Quasi leggendo i miei pensieri si avvicina con quei fanali blu interrogativo
"Grazie" mi sussurra.
"Grazie?" non ci credo perché mi ringrazia? "Perché mi ringrazi?"
"Perche ti sei affidata a me totalmente ed è stato meraviglioso." Mi stringe a sé e adesso capisco cosa intendesse quando diceva che dovevo passare il resto del tempo con lui, mi abbandono tra le sue braccia forti e sicure inebriata dal suo profumo. Non ricordo di essermi addormentata.
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Quel non so che di unico
Short StoryCaterina è giovane, entusiasta, piena di vita ed appena entrata nel mondo del lavoro dove incontra, tra gli altri, Giorgio bello, intelligente e dannatamente affascinante. Tra i due sono subito scintille e tra un lavoro da imparare ed un enigma da...