"No dico basta un bell'imbusto che ti fa due moine e te sparisci!""Dai Oscar ora esageri." E lo rincorro mentre cammina avanti e indietro per la camera. "E non urlare che ti sente!"
"Chi mister simpatia che ti prende per la collottola tipo mamma gatta e ti porta via perché? Perché hai passato troppo tempo coi tuoi amici'?" Alza la voce mimando le virgolette con le dita "Io c'ero prima di lui!" Ribadisce in tono offeso.
"Oscar ti prego, non ti lasciare andare al lato oscuro del testosterone." Cerco di sdrammatizzare ma capisco che ci sia rimasto male, effettivamente l'ho abbandonato in malo modo, anche se avevo un'ottima ragione. Ottimissima direi. "E non essere geloso, ho già chiarito chi tu sia e che ruolo tu abbia nella mia vita. Possibile che voi ragazzi facciate sempre a gara a chi piscia più lontano?" ecco l'ho detto. Oscar mi guarda, i suoi occhi argentati adesso sembrano metallizzati dalla foga della situazione, anche le guance si sono colorate. Sento una fitta al cuore ho bisogno di abbracciarlo. "Non ci dev'essere competizione, tu non devi essere geloso di lui e lui non deve essere geloso di te. Facile"
"Lui geloso di me?" Oscar mi guarda stupito.
"Sì era convinto che fra di noi ci fosse qualcosa di più..."cerco la parola
"Di più eterosessuale!" mi precede il mio amico e ride, la sua risata è contagiosa e mentre ridiamo vedo due laghi azzurri affacciarsi e guardarci curioso.
"Perché ho l'impressione che stiate ridendo di me?" Domando Giorgio cingendomi i fianchi con le braccia, maschio alfa calmati.
"Perché è vero in parte." Rispondo.
"Voi maschi eterosessuali a volte siete peggio delle donne." Assist a porta vuota, gol. "Ma siete così adorabili." La folla in tripudio sugli splati.
Giorgio sorride imbarazzato, benvenuto nel gruppo tesoro, hai rotto il ghiaccio. Infatti il resto della giornata scorre veloce e piacevole e si arriva a sera in un battito di ciglia.
"Dobbiamo assolutamente andarci, la vista da quella terrazza è semplicemente favolosa!!!" Niente quando Ale ti vuole convincere riesce a trovare tutti i migliori pretesti. Infatti capitoliamo e ci dirigiamo al locale, che scopro essere veramente incantevole. E sì la vista dalla terrazza toglie il fiato, ti presenta Firenze sul palmo di mano e ti dà l'impressione di cullarla come una bambina.
Il nostro tavolo, ovviamente, è accanto alla ringhiera e siamo circondati da vasi di piante, inoltre il tavolo di fronte a noi ha dei commensali un po' troppo rumorosi per i miei gusti. Ma per fortuna se ne vanno velocemente lasciandoci a godere della vista e a poter parlare tranquillamente. Ma le chiacchiere si fermano di botto quando fa il suo ingresso sulla terrazza un ragazzo alto, moro, labbra carnose, occhi neri, folte ciglia e un portamento quasi regale. Alessio e Oscar non fiatano mentre Giorgio si alza e gli va incontro sorridendo.
"Mille punti per il tuo fidanzato!" Commenta piano e maliziosamente Ale. Io mi guado intorno frastornata ma vedo Giorgio tornare da noi "Ragazzi lui è Francesco, un mio compagno delle superiori." Dice sorridendo mentre torna al mio fianco.
"Ciao piacere" rispondo "Io sono Caterina"
"Ciao io sono Oscar."
"Molto piacere, Alessio" dice mentre gli si avvicina, non ce la faccio e rido. Anche Giorgio ride.
"Ciao a tutti, scusate l'interruzione." Voce bassa, pacata, cavolo sembra sceso da una passerella, eddai fallo un sorriso.
"Macché, vuoi bere qualcosa?" Ale ti prego datti un contegno, lo cerco con lo sguardo ma non mi considera, allora mi volto verso Oscar che alza gli occhi al cielo e tira su le mani in segno di resa. Ridiamo, ce lo siamo giocato. E pazienza, ci teniamo anche Francesco al tavolo per un po', poi sempre coi suoi modi troppo ingessati, si alza ci saluta con un "Ci vediamo presto." E se ne va.
"Molto presto, fidati." Sussurra Alessio prima di tornare a guardarci.
Ridiamo di gusto alla vista della sua espressione che lascia ben poco all'immaginazione e continuiamo le nostre chiacchiere. Ho ancora le braccia di Giorgio ad avvolgermi e mi rendo conto che con lui ed i miei amici mi sento veramente in pace. Come se lo percepisse, mi bacia delicatamente le tempie e struscia il suo viso sul mio facendomi il solletico con la barba.
"Ehi voi due basta, ci sono due single, abbiate rispetto." Finge di brontolarci Oscar.
"Uno ancora per poco."
"Ale sei tremendo!" Ma mi fa tanto ridere la sua onesta sfrontatezza.
Il cellulare di Giorgio inizia a squillare, lui guarda il display e cambia espressione, si acciglia, i suoi occhi diventano scuri, sopracciglia aggrottate risponde bruscamente.
"Pronto! Dimmi." E si allontana da noi parlando concitatamente. Lo seguo con gli occhi ma non capisco l'argomento della discussione. Poco importa perché torna subito da noi, con un'espressine poco piacevole sul viso.
"Brutte notizie, è scattato un allarme in ufficio. Sospettato un hackeraggio al sistema informatico. Mi dispiace vi devo abbandonare." Conclude, poi si avvicina a me, mi bacia appassionatamente ho la sensazione che si voglia portare via la mia bocca. "Tanto noi ci vediamo domani, ma mandami un messaggio quando arrivi a casa per favore. Ciao ragazzi alla prossima." Altro bacio veloce e va via lasciandoci sbigottiti.
"Ma ce l'ha di vizio allora di piantare le persone nei locali?"
"Oscar!" lo guardo e niente mi viene da ridere, ma ho uno strano presentimento addosso. Decisamente uno dei fine settimana emotivamente più impegnativi della mia vita.

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Quel non so che di unico
Cerita PendekCaterina è giovane, entusiasta, piena di vita ed appena entrata nel mondo del lavoro dove incontra, tra gli altri, Giorgio bello, intelligente e dannatamente affascinante. Tra i due sono subito scintille e tra un lavoro da imparare ed un enigma da...