7 Dall'altra parte

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Cavolo se è bella!

Molto bella, semplice, elegante. Anche intelligente, a tratti irritante, ma è una donna, il gene dell'irritabilità ce l'ha nel DNA. Smetti di guardarla come un ebete, cerca di essere te stesso, farla accomodare tanto oggi non c'è quasi nessuno per fortuna, per una volta le riunioni fiume sono utili.

"Accomodati", Dio che gambe, devo trovare velocemente un modo per concentrarmi altrimenti faccio un casino che la metà basta."

"Abbiamo una scrivania e mezzo. – e tu stammi il più lontana possibile – e se non basta manderemo via qualcuno."

Ma il connubio scrivania e Caterina unito alla solitudine dell'ufficio non aiuta a restare concentrati.

RIPRENDI IL CONTROLLO SUBITO!

"Sai di cosa si sta parlando?" Che domanda idiota, certo che lo sa.

"Sì lo so e te?" Appunto.

"Certo, sennò mica ti mandavano da me. Ma visto che sei arrivata da poco magari hai le idee confuse." Così saremmo in due.

"Diciamo che conosco l'argomento, ma devo fare pratica. Mettiamola così io sarò la mente, tu il braccio." No ferma, adesso non esagerare.

"Mettiamola così, piuttosto, tu mi dici quello che hai capito e io ti dico se è giusto. Poi vedremo quello che si può fare." Mi guarda malissimo, mi piace.

"Allora le linee del progetto sono quelle della mail, l'hai letta la mail?" Vuoi fare la dura, ti accontento.

"Sì. E non vanno bene, o almeno, se volete seguire quelle linee ci vorranno almeno 4 mesi in più per metterlo in produzione."

"Aspetta guardiamo insieme." Il suo tono e sereno ma fermo.

"Ho già guardato io." Ora mi uccide.

"Sì ma si deve lavorare insieme sicché guardiamolo insieme." Brava vuoi fare la diplomatica ma comando io.

"Non serve, fidati." Riecco che mi fulmina con quegli occhi da gatta.

"Senti ma ti sto antipatica? Ce l'hai con me?"

Non ci posso credere, davvero mi ha fatto questa domanda? Mille punti per te ragazza.

"Non ti conosco, non puoi essermi antipatica." RIPRENDI IL CONTROLLO.

"Ecco appunto allora fammi fare il mio lavoro, te fai il tuo e vedrai che andremo d'accordo."

Ma guarda questa che verve e che grinta, complimenti "Va bene facciamo il nostro dovere."

"Ti va un caffè?"

"Sì decisamente ne ho bisogno." Macché sarebbe meglio una camomilla.

Ci alziamo insieme e il mio braccio sfiora il suo fianco sulla pelle nuda Cavolo che pelle calda e liscia che ha "Scusa ti ho fatto male?" Male??? Ci siamo sfiorati!!!

"No tranquillo davvero niente. Andiamo da Emiliano?" E' in imbarazzo anche lei.

"Laggiù? Con questi tacchi?"

"Ci devo camminare io mica te."

"Ah bene, se ce la fai."

"Ce la faccio"

'Va bene al limite ti porto io in braccio o come vuoi te. Ma che sto pensando?'


Quel non so che di unicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora