14- L'amico solitario

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19:30 p.m. fuori casa Hobbes...

Charlotte: «Grazie per l'ottima cena! È stato bello rivederti e cantare assieme, ci vediamo domani. Buonanotte Alis!» disse la bionda con un sorriso.

Io: «Buonanotte anche a te Charly! Ci si vede domani a scuola» risposi io salutandola con la mano.

Austin: «Oh, arrivederci Charlotte! A presto, mi raccomando!» aggiunse il piccoletto che stringeva la mia maglia.

Vedemmo Charlotte incamminarsi verso casa e osservammo il cielo stellato. Mancava ancora un giorno prima della partita contro la Occult. Dovevo perfezionare la mia Saetta Elettrostatica il prima possibile.

Nonna: «Ehi figliuoli, su entrate o prenderete freddo» disse nostra nonna dalla porta d'ingresso.

Austin: «Si, arriviamo, arriviamo»

Nonna: «Oh Alis, devo darti una cosa, vieni di là in soggiorno» disse lei con aria preoccupata.

Io: «O-ok ti seguo nonna. Tutto bene?» chiesi per delle conferme.

Nonna: «...si cara, ehm, tieni questo ciondolo, me lo ha dato un ragazzo della tua età ed è fuggito via. Mi ha detto di dartelo...» dopo di che mi porse in mano il ciondolo.

Io: «N-no...non è possibile, questo quadrifoglio...Nonna! Ti ha per caso detto il suo nome? Com'era?!» chiesi io incredula.

Non poteva essere lui... so che se n'era andato a vivere da un'altra parte... e ci rimasi davvero male...

Xavier...

...sei davvero tu che hai dato questo ciondolo a mia nonna?...sei davvero tornato?
Dopo essermi impalata facendo preoccupare mia nonna, uscii di casa correndo, dicendo a mia nonna di non preoccuparsi e che tornavo.
Non dovevo perdere tempo...il mio amico d'infanzia, conosciuto così per caso, è tornato, è tornato per davvero.
Mi stavo dirigendo dove l'ho incontrato per la prima volta, ovvero all'orfanotrofio Sole dell'Infanzia.

20:10 p.m., davanti all'orfanotrofio

Io: «Xavier! Xavier!! Dove sei!?...il ciondolo...ho il ciondolo che hai dato a mia nonna...io, io non ti ho dimenticato!» urlai in mezzo al cortile, sperando mi ascoltasse se mai fosse li.

"Flashback..."

Xavier:"sigh..."

Io:" ehi tu, bambino, perché sei da solo? Non giochi assieme agli altri?"

Xavier:" no, voglio stare solo"

Io:" stare da soli è brutto, davvero tanto. Come ti chiami?"

Xavier:" io...Xavi-er.."

Io:" posso sedermi vicino a te, Xavier?"

Xavier:" ..."

Io:" io sono Alis, vengo dal parco. Avevo trovato un pallone da calcio ed era dei tuoi amici."

Xavier:" ah..."

Io:" e poi ho visto te! Eri qui sotto questo albero da solo. Non devi stare da solo! Me lo prometti?"

Xavier:" m-ma.."

Io:" niente ma! Ora alzati ed andiamo a giocare con gli altri bambini!"

Bambino:" Attenta bimba! La palla!!"

Io:" cosa? Aaah!!...X-Xavier?!"

Xavier:" ...stai bene?"

Io:"...mi hai salvata... grazie!!"

La storia di Alis Hobbes ~ Inazuma ElevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora