Quella sera tornai a casa.
Andai in soggiorno e quello che avevo davanti agli occhi, accanto alla nonna, non mi sembrava vero.È tornata.
Io: «D-Dov'è Austin...?» chiesi con tono strozzato alla nonna.
Nonna: «Sta dormendo in camera sua...» disse lentamente, dirigendosi al divano.
Quella persona, quella... donna.
Quella donna accanto alla nonna, era mia madre.È tornata.
Mi avvicinai lentamente a lei e sulle sue guance iniziarono a scorrere delle lacrime.
Ma... sorrideva.
Io: «Non piangere, mamma...» dissi abbracciandola.
Iniziai a mia volta, a piangere, insieme ai suoi singhiozzi.
Mamma: «Mi siete mancati...così tanto» disse tra i singhiozzi, stringendomi stretta a lei.
Io: «Anche tu... ma sei partita per una ragione... ora stai bene?» le dissi, interrompendo l'abbraccio.
Mamma: «Si. Mi hanno visitata... ora posso stare qui, con la mia famiglia» rispose con un raggiante sorriso.
Io: «Sei stanca? Quando sei arrivata? Il viaggio è durato molto?» le chiesi, domanda dietro domanda.
Mamma: «Tesoro, respira. Porta le tue cose sopra, e se vuoi parlare con me, mi trovi qui, con la nonna» disse andandosi a sedere accanto a lei.
Salii di corsa sopra in camera mia, mi feci una doccia calda, e dopo essermi sistemata, scesi in salotto e vidi che mia nonna mi chiamò con la mano ad avvicinarmi a mia madre, che dormiva beatamente sul divano.
Nonna: «Valle a prendere qualche lenzuolo» disse lei con un sorriso.
Vedere la nonna, accarezzare sua figlia, è una scena toccante.
Le presi un lenzuolo azzurro e lo poggiai ai suoi piedi, per poi stenderlo e coprirla.
Il viaggio in Francia è stato molto lungo, ci credo che ora sia crollata.
Nonna: «Vado a dormire anche io tesoro» disse la nonna, dandomi un bacio sulla guancia.
Io: «Buonanotte Nonna!» le dissi, per poi tornare a mia madre.
Il suo viso ora è molto più radioso rispetto agli anni scorsi.
Guardai l'ora ed era tardi. Domani dovevo andare a scuola.
Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla fronte, per poi dirigermi in camera, spegnendo le luci e chiudendo bene la porta d'ingresso.
Il giorno seguente, ore 15:00...
Io: «Ehi Mark! Possiamo parlare?» dissi chiamandolo fuori dalla sede.
Mark: «Alis! Che c'è? Sei ancora in divisa... oggi non ti alleni con noi?» chiese confuso.
Io: «Le ragazze mi aspettano per le prove. Domani è sabato, abbiamo il Musicwards e ho il nuovo pezzo. Dobbiamo solo provarlo oggi un'ultima volta e domani li batteremo tutti» dissi con grande entusiasmo.
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La storia di Alis Hobbes ~ Inazuma Eleven
Fanfiction«Ragazzi!! Abbiamo vinto... ABBIAMO VINTO!!» Una nuova vita. Una nuova compagnia. Vecchi amici che ritornano. Uno sport che lega tutti. Una musica che lega tutti. La nostra protagonista si cimenterà in questo e altro. [Questa storia segue l'anime di...