2- La sfida con Nathan Swift

1.9K 104 1
                                    

Arrivai in pista e vidi Swift fare stretching. Si vedeva lontano un miglio che era un ragazzo in gamba.

Mi recai nello spogliatoio a cambiarmi.
Mi raccolsi i capelli in un'alta coda.
Mi misi la tuta della scuola osservandomi poi allo specchio.
Dopodiché uscii dalla sede del club e mi fiondai da Swift.

Nathan: «Ehi eccoti, pensavo non venissi per paura di perdere la sfida» mi disse lui con uno sguardo divertito.

Alis: «Sappi che io non mi tiro indietro davanti ad una sfida!» gli risposi.

Nathan: «D'accordo, sei pronta a perdere?» mi disse lui per poi dirigersi sulla linea di partenza.

Alis: «Certo che sono pronta... a vincere però!»

Notai che alcuni studenti e membri del club di atletica restarono a bordo pista ad osservare la nostra disputa.

A dare il via è Miles Ryan, uno del club.

Miles: «Prontiii.... VIAA!» urlò il biondino.

Io e Swift partimmo al via e vidi che lui pian piano mi stava sorpassando... stavo aspettando il momento giusto per mostrargli che sono alla sua altezza. Cerco di non consumare troppe energie perché negli ultimi 90 metri lo straccerò.

Esatto...

Lo vedo correre leggermente più avanti e se la stava ridendo, credendo di battermi.

Illuso! Lo sprint che userò dopo lo zittirà!

Mancano 150 metri...
100 metri...
90!! Ecco che parto con la mia potenza.

Alis: «Sprint Fulmineo!» urlai d'un tratto.

Nathan: «C-cosa?!» mi disse lui con gli occhi spalancati mentre lo superavo con estrema rapidità.

Alis: «Non sottovalutarmi...» gli dissi io fiera.

Dopo di che raggiunsi Miles in 3 secondi e tutti coloro che assistevano alla corsa restarono scioccati e a bocca aperta.
Swift mi raggiunse 20 secondi dopo con gli occhi spalancati, incredulo.

Nathan: «Q-Quello che cos'era? Quello sprint... era fenomenale!» disse lui con gli occhi che brillavano.

Mi ritrovai circondata da tutti i membri del club, che si complimentarono con la sottoscritta, per poi essere stretta forte tra vari abbracci. Non mi sono mai trovata in questo contesto. Mi girava un po' la testa, ma la cosa infondo non mi dispiaceva.

Sul mio viso si formò un leggero sorriso...

Nathan: «Cavolo, sei proprio in gamba Hobbes» mi disse lui sorridendo, mentre sorseggiava dell'acqua.

Alis: «Lo so» risposi io.

Nathan: «Sai, pensavamo di gareggiare nelle Regionali. Saresti davvero un grande elemento nei 400 metri» aggiunse.

Alis: «Le Regionali? Mmmm...» dissi io mentre mi portavo al collo l'asciugamano che Miles mi ha appena passato.

Miles: «Sei stata fortissima! Come hai fatto?» esclamò entusiasta.

Alis: «... è solo grazie alla pratica...» aggiunsi io.

Miles ci lasciò soli a parlare del club e come organizzare gli allenamenti. Dopo di che Swift mi fece una domanda. .

Nathan: «Che fai oltre a correre veloce come la luce?» mi domandò curioso.

Alis: «Beh, assisto all'organizzazione dell'istituto e mi prendo cura di mio fratello...» risposi a Swift con uno sguardo perso nella pista.

Nathan: «Capisco. Hai delle grandi responsabilità allora»

Alis: «Abbastanza...»

Con questa frase veniamo interrotti da Mark Evans, che a quanto pare ha assistito anche lui, in lontananza, alla corsa.

Mark: «Oh mamma ragazzi, vi ho visto correre!! Siete velocissimi!! Non è che vorreste entrare a far parte del club di calcio? Nathan? Ci mancano alcuni giocatori!» ci disse tutto d'un fiato.

Nathan: «Non lo so... ci penseremo» disse lui, sorridendomi.

Alis: «N-Non credo che... verrò ad iscrivermi» rispondo secca.

Mark: «Ho capito... per favore, ripensateci! Ci conto...» detto questo, il moro se ne va correndo, reclutando altri ragazzi.

Che pazienza.

Nathan: «Che tipo strano Mark...» ribatte lui.

Alis: «Beh, che vuoi farci, adora il calcio a quanto pare...» esatto, proprio come Austin.



🔹zighy_

La storia di Alis Hobbes ~ Inazuma ElevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora