Capitolo 9

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Gio mi guarda con aria stupita.
"ma... Insomma... Noi stiamo proteggendo Julia..."
Balbetta.
Sospiro e interrompo le parole sconnesse abbracciandola.
Però una voce interrompe il nostro momento.
"Ciao".
Christabel ci passa davanti, cosí non mi resta altro che alzarmi di scatto e inseguire Christabel, diretta al bagno per lavarsi le mani.
"Christabel!".
La chiamo urlando.
Quando la raggiungo, Christabel si volta.
"dimmi".
"Senti, lo so che ieri Isabel potrebbe averci scoperte, ma devo assolutamente mostrare il nascondiglio a Julia".
Christabel mi guarda con espressione imterrogativa.
Alzo gli occhi al cielo.
"devo proteggerla"
Le spiego.
"scusa, ma proteggerla da cosa?".
Non so se dirgli quello che penso, specialmente se qualcuno potesse ascoltarci.
Ma la protezione di Julia é più importante.
Alla fine cedo, abbasso la voce e le sussurro.
"Ci deve essere un senso, perché se no ci hanno rinchiusi qui?
Ci sará una guerra, non so quando, so solo che accadrá, e loro vogliono solo fare di noi un esercito".
Dopo averle spiegato la mia teoria, mi allontano e aspetto la sua reazione.
"È vero, ma Julia è in grado di proteggersi".
Risponde in fine Christabel.
"No, non è in grado".
Ribatto io.
Christabel si avvicina al lavandino, apre il rubinetto e si spruzza qualche getto d'acqua sul viso.
Poi si appoggia al marmo e mi dice
"La porteremo nella mia stanza, sta notte".
"Grazie Christabel, grazie davvero".
Le rivolgo il migliore dei miei sorrisi e ritorniamo in mensa.
Appena mi siedo, Gio mi domanda se ho risolto, io le rispondo che ho risolto.
Mangio qualche cucchiaiata di quella che dovrebbe essere minestra, ma sa di rancido.
Quando tutti hanno finito, torniamo al dormitorio.
Prendo l'accappatoio, il sapone, e la camicia da notte, poi aspetto le mie compagne per andare a fare la doccia.
Christabel mi tira da parte.
"Non dirle che Isabel è mia madre".
Dice semplicemente.
Io annuisco.
Mi metto in fila dietro a Julia e inizio a giocare con la mia saponetta.
Non è tanto male quí.
Insomma, il cibo è ripugnante, ma ho delle persone che mi vogliono bene, mi riesco quasi a divertire.
Quando è il mio turno, entro nella cabina e mi lavo il piú velocemente possibile, poi mi sciugo e mi infilo la camicia da notte.
Teoricamente ora dovremmo abere un'ora di svago, durante la quale discuteremo il piano.
Torno nel dormitorio per sistemare le mie cose e poi mi dirigo verso la "stanza dello svago".
Mi siedo su una poltrona e aspetto le mie compagne a gambe incrocate.
Gio e Christabel arrivano per prime, seguite da Julia.
Si siedono su un divanetto, poi Christabel parla per prima, dicendo
"Se Isabel dovesse vederci, date la precedenza a Julia, lei non deve essere vista, e poi date la colpa a me, che ci crediate o no, Isabel è una madre amorevole, me le fa passare tutte".
Dice compiaciuta.
Annuiamo, poi mi alzo dalla poltrona e prendo un libro dallo scaffale, inzio a sfogliarlo, e mi rendo conto che mi piace.
L'ora passa in fretta, Isabel viene a darci ordine di lavarci i denti e andare a letto, e ci ricorda anche che domani inizieranno le lezioni scolastiche.
Prendo lo spazzolino, il dentifricio e un asciugamano dal mio baule, poi vado in bagno, mi lavo i denti come tutti, poi mi metto a letto, innocentemente.
Quando Isabel viene a spegnere le luci e dirci di dormire, aspetto una decina di minuti, poi Christabel mi lancia il cuscino, come la sera prima.
"Forse potremmo trovare un altro modo di svegliarci".
Sussurro per non fare svegliare gli altri in tono amichevole.
"ma questo è efficace".
Ribatte Christabel ridacchiando.
Spero solo che tutto ciò possa aiutare Julia, perchè lo stiamo facendo per lei.
Christabel sta rischiando tutto, Gio anche.
Tutto solo per proteggerla da una guerra, che sta iniziando.

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