capitolo 22

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Anche se ancora non capisco, la seguo, tirandomi il cappuccio sulla testa.
I nostri compagni sono ancora nella sala di riposo, senza nessun adulto.
Prendo Christabel per un polso.
"Cosa?"
Dice irritata voltandosi.
"Non vengo con te finché non mi dici dove stiamo andando"
Sbraito.
Lei sospira.
"Devo scoprire cosa sta succedendo, e loro ne parleranno a questa assemblea, quindi saliamo senza farci accorgere su uno dei loro furgoni e andiamo"
Io la fisso.
"E ci andrò anche senza di te, anche se è una causa importante".
Riprende a camminare.
Odio il fatto che abbia sempre ragione, ma sbuffo e la seguo.
Isabel è all'ingresso.
"Cavolo!"
Impreca Christabel sottovoce, ma la vedo riflettere.
"Quando Isabel non ci vede, corriamo e ci nascondiamo dentro quell'armadio"
Dice dopo aver elaborato il piano.
"Va bene"
Acconsento.
Qualche minuto dopo, Isabel afferra dei fogli, spinge la porta che si trova alle sue spalle, entra e chiude la porta.
Christabel scatta, e senza fare troppe domande la seguo.
Corre verso l'ingresso, apre velocemente la porta, corre verso un furgone mentre io la seguo.
Con una mossa agile, fa un salto e sale sul retro del furgone di Isabel.
Io mi blocco, incerta sul cosa fare.
Se andassi con lei e ci scoprissero?
Sarei fuori?
Christabel mi fa cenno di salire.
Me ne pentirei in qualunque caso, ma nel dubbio salto.
Ci sono due casse di legno, che creano una specie di muro.
Mi appoggio con la schiena e faccio un respiro profondo.
"Ce l'abbiamo fatta!"
Christabel è accovacciata accanto a me.
Qualche minuto dopo Isabel esce dalla scuola incappucciata, al fianco di David, che sale sul suo furgone.
Io mi circondo le ginocchia con le braccia sperando che non ci veda.
Sobbalzo quando il furgone parte, ma capisco che siamo in salvo.
Christabel mi scuote
"Appena arriviamo aspettiamo che scenda, quando è abbastanza lontana la seguiamo"
Sussurra.
"E poi?"
"E poi scopriamo tutto"
Mi volto per vedere il panorama, Trento è una bellissima città: alberi, pini alti, ed un profumo di aria fresca che mi entra nel naso congelato.
Certo che non sarà l'ultima volta che scapperemo.
Mi metto comoda e continuo a guardare il paesaggio, che ad un certo punto diventa città.
"Preparati"
Mi avverte Christabel.
Ad un certo punto il veicolo si ferma, ed Isabel scende dal furgone.
Non troppo lontano c'è David che aspetta Isabel appoggiato alla macchina.
Isabel lo raggiunge e si incamminano verso un'edificio enorme di fronte a noi.
Aspettiamo che entrino, e scendiamo scattando dal furgone per seguirli.
Corriamo fino all'entrata, e ci mettiamo sul muro, con aria indifferente.
Christabel si sporge per vedere se Isabel e David sono ancora lì.
"Via libera"
Dice.
Entriamo inosservate, deve essere una di quelle assemblee di tutti gli insegnanti delle accademie vicine.
Ci dirigiamo verso la sala dove entrano tutti.
Prima di entrare guardo nella sala: Isabel e David non ci possono notare.
Guardando mi cadono gli occhi su una porticina rossa, nel muro.
Deve essere una specie di sgabuzzino, dato che nessuno sembra farci caso.
Cosa faccio?
Scatto e ci provo?
Potrebbe non aprirsi, e a quel punto sarebbe la fine.
Se si aprisse avrei portato a termine un'avventura.
Tocco il braccio a Christabel per attirare la sua attenzione.
Poi corro, per quei tre metri da cui dista la porticina.
Spingo la maniglia di velluto rosso, che per fortuna si apre.
Anche questa volta la fortuna ha giocato un punto a nostro favore.
Entro trafilata mentre Christabel mi segue.
Ma non siamo sole lì dentro.
"Anche voi scappate dall'Accademia?"




•°spazio autrice°•

Aaalloraaa, so che dovevo aggiornare sabato, ma ho dovuto finire i compiti, rip.
Se riesco martedì ne pubblico due, ma non vi prometto nulla Loll

A martedì!

~personcina disagiata hereee❤

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