capitolo 27

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Prendo in mano il fucile, mi posiziono davanti al bersaglio, e mi preparo per colpire.
Alzo l'arma, appoggio il dito sul grilletto, prendo la mira e sparo una raffica di circa dieci colpi.
Solo otto sono finiti nel bersaglio.
Cambio posizioni e ripeto l'operazione finché non sono abbastanza soddisfatta dalla mia mira, dopodiché mi dirigo verso le asce, mentre Christabel rimane lì.
Dopo esserci esercitati per circa un'ora, Isabel ci chiama, per insegnarci le più importanti tattiche di sopravvivenza, che ci aiuteranno a sopravvivere nel bosco.
Oggi vi insegnerò le tre cose principali"
Inizia Isabel spalancando le porte della palestra, davanti a noi si staglia un bellissimo giardino, non un giardino pieno di fiori, come ce lo si immagina.
È un giardino selvaggio, con l'erba abbastanza fitta, gli alberi secolari, numerosi rametti per terra, foglie secche che volano via dai fusti e, se si osserva con cura, dei laghetti piccoli.
"Questa è una ricostruzione di un ambiente  naturale, che ci servirà per fare pratica"
Dice posizionandosi al centro del cerchio che abbiamo formato.
"Adesso dovete solo immaginarvi: cosa fareste in una situazione del genere?"
Domanda.
"Cercherei cibo e acqua"
Dice una ragazza bassa, dai capelli color nocciola.
"Bene, queste sono le prime due cose fondamentali, ne manca una"
Risponde.
"Un rifugio"
Dice Christabel dopo aver alzato la mano.
"Benissimo, iniziamo dalla cosa fondamentale: come facciamo a trovare l'acqua"
Continua
"La prima cosa è cercare una fonte, ovviamente, ma l'acqua non è sempre potabile"
Dice spostandosi verso il laghetto, mentre tutti noi la seguiamo.
"Possiamo distillare l'acqua in due modi: o troviamo un modo per riscaldarla, oppure inseriamo prodotti chimici, come lo iodio, ne troverete due barattoli in ogni zaino che riceverete".
Dice prendendo dalla tasca una boccetta.
"Guardate come si fa"
Si allontana un attimo, quando torna ha in mano una foglia.
La riempie con un po' d'acqua, stappa la boccetta e ne versa la polverina bianca all'interno.
"Bisogna lasciarla per circa dieci minuti, poi potremmo berla"
Dice.
Mentre aspettiamo, Isabel spiega come pescare piccoli pesci a mani nude, come costruirsi un riparo con delle foglie, ci spiega come resistere ad alcune catastrofi naturali, come inglobare il freddo o il caldo, e molte altre cose.
"Flame, vuoi assaggiare l'acqua?"
Si rivolge a me con tono di sfida, mentre si avvicina alla foglia che contiene l'acqua del lago, ormai distillata.
Mi porge la foglia, e io la prendo tra le mani, la bevo tutta ad un fiato.
"Che gusto ha?"
Chiede Isabel.
"Non ha un gusto"
Ribatto gettando a terra la foglia.
"Allora siamo riusciti nel nostro intento"
Dice distendendo le labbra in un sorriso.
"Andate pure a mangiare, continueremo dopo".
Durante il pranzo, nella sala regna un silenzio che non c'era mai stato.
"Sai quando partiamo?"
Domando a Christabel ingoiando un cucchiaio di zucchine bollite.
"Dato che la Cina sgancerà una bomba, partiremo domani, secondo Isabel possiamo continuare l'allenamento lì"
"In mezzo al nulla?"
Chiedo un po' sconcertata.
Christabel annuisce, tenendo gli occhi fissi sul suo piatto.






*autrice
Ziaoooo, so che volete conficcarmi una zanna di coccodrillo  (?) In testa per l'assenza, ma ho davvero tantissimi compiti, quindi vi prometto che pubblicherò regolarmente, ma solo una volta a settimana: giovedì.
Volevo ringraziarvi di cuore perchè l'altro ieri, a mezzogiorno circa, eravamo #1 in classifica, mi sembra un sogno.
Vabb, Ziaooo

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