capitolo 25

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"Cosa fai ancora sveglia?"
Chiedo stupita abbandonando la felpa sul letto.
"Oh, Flame!"
Dice buttandomi le braccia al collo.
"Non mi avete detto nulla, mi sono preoccupata!"
Riprende dopo essersi staccata.
Christabel è già nel letto, e credo che si sia già addormentata.
"Domani mattina ti spiego tutto, ora dormi"
Le dico come direbbe una madre, ad una bambina che non vuole dormire.
Mi infilo sotto le coperte e prendo sonno.

Quando mi sveglio, non è Isabel ad urlare per la stanza, ma è David.
Mi alzo sospettosa, mentre cerco Christabel con lo sguardo, non c'è neanche lei.
Saranno impegnate, penso.
Mi lavo e mi vesto, quando sono pronta aspetto Gio per andare a fare colazione.
"Ma Christabel?..."
Domanda Gio.
"Non lo so, quando mi sono svegliata non era nel suo letto, né da nessun altra parte".
Rispondo tesa.
"Ma non c'è neanche Isabel"
Dice allungando il collo per perlustrare la stanza.
Mi convinco che non dobbiamo preoccuparci: Isabel avrà qualcosa da fare, mentre Christabel...
Beh, lei ogni tanto scappa.
Bevo il latte, che sembra peggio di ieri, ma non ci faccio caso.
David entra nella stanza, si schiarisce la gola, e dice:
"Isabel oggi non è in accademia, mi ha affidato il suo gruppo"
Non sono del tutto sicura che Isabel ci abbia affidati a David, ma non importa, mi alzo dalla sedia e lo seguo mischiandomi al gruppo.
Le lezioni pratiche sono come tutte le altre mattine, un pò più pesanti ma non ci faccio troppo caso.
Finito l'allenamento, torno al dormitorio per prendere i libri, e di Christabel non c'è traccia.
Preparo lo zaino e torno in mensa per il pranzo, con mille domande per la testa.
Mangio velocemente la mia coscia di pollo bollito, seduta accanto a Gio, tra noi cala un silenzio che si espande sempre di più.
La prima ora è quella di storia, quella "filosofica", diciamo.
L'ora passa in fretta, la lezione è sui partigiani, un argomento che mi piace molto.
Quando alla fine della lezione, sto per uscire dalla classe, l'insegnante mi dice qualcosa.
"Sei preoccupata per Christabel, Flame?"
Mi volto, lei è appoggiata alla cattedra, come sempre.
Mi guarda con aria apparentemente sognante, ma tiene lo sguardo fisso su di me.
"Abbastanza"
Replico.
"Lei come fa a saperlo?"
Chiedo.
"Che è scappata o che sei preoccupata?"
Dice continuando a sorridere.
"In realtà..."
Sono stupita
"Credo che fossero tutte e due"
Risponde lei per me.
"Tu e Christabel avete un legame di amicizia molto evidente"
"E poi?"
"E poi so che è dovuta partire, ma tornerà entro qualche ora"
Conclude.
"Ora vai, ho già detto troppo"
Esco chiedendomi la porta alle spalle, ma con un solo pensiero in testa.
Ha detto che tornerà tra qualche ora, e io ne sono sicura.
Ovviamente sono cosciente del fatto che dobbiamo essere pronte a combattere, ma un giorno anche la terza guerra mondiale avrà una fine.
Come ogni guerra.




*Autrice

So che sono in ritardo di ben due giorni, ma sono sommersa di compiti, AIUTATEMI.
Comunque forse riesco a fare uscire un capitolo questa sera.
Vi avverto, svolte nella storia in arrivo.
A martedì❤

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