➥[023]

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"Inside"

La squadra di soccorso di divise in due.

Yoongi, Jungkook, Hoseok e V sarebbero entrati dall'ingresso sul retro, quello più vicino alla sala di controllo. Gli altri, Jaebum, Jackson e Mark avrebbero fatto il loro ingresso dalle porte principali.
Il piano era semplice.
Entrare, ridurre all'impotenza i mercenari e aspettare che l'hacker sbloccasse le porte.
Ricordarsi di tenerne qualcuno vivo da interrogare.

«Siete tutti in posizione?» chiese Hoseok attraverso la ricetrasmittente.

La voce di Jaebum rispose sicura. «Sì, ci confermate la posizione dei criminali?»

Hoseok guardò V che gli face un cenno affermativo. «Sì, tre ve li trovate proprio di fronte che cercano di forzare le porte. Due sono nei corridoi centrali e altri due li troviamo noi nella sala computer».

V, seduto per terra, afferrò la stoffa dei pantaloni di Hoseok e gli fece segno di essere pronto ad aprire le porte. «Siamo pronti, le porte si apriranno tra 15 secondi. Mi raccomando, qualcuno lo voglio vivo».

«Ci proveremo» gracchiò la voce di Jackson dalla ricetrasmittente.

«Non provateci, riusciteci. Namjoon mi ha appena comunicato che potrebbe esserci un collegamento tra loro e Jimin. Potrebbero sapere dov'è» disse categorico, non potevano permettersi di sprecare nemmeno la più piccola possibilità.

Aiutò l'hacker ad alzarsi e lo fece spostare dietro di sé.
«Qualsiasi cosa accada tu resti dietro me, capito?» gli ordinò.
«Sì, tre secondi».

«Pronti!»

All'apertura delle porte iniziarono gli spari dall'altro lato dell'edificio.

«Spero che me ne conservino qualcuno da interrogare» borbottò Yoongi che precedeva Hoseok e V insieme a un nervoso Jungkook.

Di fronte a loro solo corridoi vuoti, lo scontro si stava concentrando nell'altra zona.
Senza incontrare problemi si divisero ad una biforcazione, Yoongi e Jungkook sarebbero andati a dare man forte agli altri cogliendo i mercenari di spalle, mentre Hoseok e V sarebbero arrivati alla sala controllo.
Con la pistola stretta tra le mani Hoseok si muoveva sicuro tra i corridoi bianchi e illuminati, premurandosi di coprire sempre la figura l'hacker con il suo corpo.
Arrivarono velocemente al loro obiettivo, la sala però era vuota, i criminali dovevano essersi allontanati a causa degli spari.
V iniziò a lavorare alacremente ai computer cercando di prenderne il controllo mentre Hoseok dietro di lui fremeva per entrare in azione.

«Quanto tempo ti ci vorrà?» gli chiese impaziente.

«Devo prima abbattere l'hacker dall'altro lato, poi potrò aprire le porte» gli rispose V muovendo velocemente le mani sulla tastiera.

«Come?» disse dividendo la sua attenzione tra la porta e V.

L'hacker sorrise. «Facendo qualcosa che non si aspetta. Gli scaglierò contro un attacco Ddos, ma prima mi serve il suo indirizzo ip».

«Puoi rintracciarlo?»

«Certo che posso. Con chi credi di star parlando».

Hoseok alzò gli occhi al cielo e rispose sarcastico. «Con qualcuno che mi evita da giorni».

L'unico segno di reazione mostrato dall'hacker fu un attimo di incertezza delle sue dita sulla tastiera.

«Dopo questa storia dobbiamo parlare, mettiti l'anima in pace, non ti permetterò di evitarmi ancora» lo avvisò Hoseok vedendolo tacere.

HACKER ➥ [Vhope]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora