➥[013]

1.7K 197 119
                                    

"Keep calm and let Hacker handle it"



Taehyung stava per uccidere sua sorella.

Era ormai più di un'ora che si affannava attorno a lui indecisa su cosa fargli indossare, lo aveva fatto cambiare ormai più di sette volte, senza contare la quantità di vestiti che aveva sparso sul pavimento. Si era messa in testa questa bizzarra idea che il fratello dovesse fare una buona prima impressione ma era difficile trovare nel suo guardaroba qualcosa senza un cappuccio.

Esasperato dall'ennesimo cambio d'abiti che Jelo gli mise davanti, l'afferrò per il retro della maglia sollevandola come un gattino impiccione e la cacciò dalla sua stanza, chiudendole la porta in faccia.

Da dietro di essa sentì la sorella urlargli di farla rientrare.

Scocciato le urlò di rimando che lui era perfettamente in grado di vestirsi da solo.

«Sì, di merda però».

Ignorò il non tanto velato insulto e le chiese con voce scocciata: «non hai nient'altro da fare stamattina?»

Gli rispose con voce attutita da dietro la porta. «In verità sì, ma il pensiero che tu possa andartene in giro con addosso qualcosa di imbarazzante mi preoccupa troppo».

«Piantala, io non sono imbarazzante». Certo che non lo era, il suo modo di vestire non aveva niente che non andava.

«Eccome se lo sei, e mi preoccupa molto il fatto che tu non te ne renda conto» lo contraddisse sua sorella che non sembrava proprio propensa a lasciar perdere.

Taehyung alzò gli occhi al cielo pur sapendo che lei non poteva vederlo. «Sei sicura di non star parlando di te stessa?» le disse prendendo tra le mani una delle sue felpe preferite.

«Puoi aprire questa cavolo di porta e farmi entrare?» sviò il discorso Jelo.

Si infilò la felpa grigia che aveva scelto di indossare e aprì a sua sorella.

«Sei serio?» gli chiese la sorella vendendo quello che aveva scelto.

Sulla felpa, in un nitido bianco, c'era scritto: "Keep calm and let Hacker handle it".

«Va benissimo» le rispose Taehyung infilandosi la giacca di pelle sulla felpa.

«No che non va bene, io lo so che hai dei problemi, ma devi per forza farlo sapere a tutto il resto mondo? Potresti aspettare che se ne accorgano da soli... potremmo tenere questa cosa per noi» cercò di convincerlo Jelo afferrandogli il braccio per cercare di convincerlo.

«Non mi interessa cosa pensano gli altri».

Taehyung la ignorò e camminò verso la porta trascinandosela dietro.

«Ma a me sì» insistette Jelo puntando i piedi.

«Tu te ne vai in giro con un corno di unicorno in testa» le ricordò esasperato.

«È diverso, io sono un unicorno».

Doveva dargliene atto, si disse Taehyung guardando in basso verso di lei, sembrava davvero convinta della cosa.

«Non lo so quando le cose sono iniziate ad andare male con te, ma ti ripeto, gli unicorni non esistono».

Jelo gli diede un forte schiaffo sulla schiena. Lo schiocco risuonò in tutta la stanza. «Stai dicendo che io non esisto! Sei un fratello orribile!»

Emise un verso sibilo e si massaggio la parte colpita lanciando uno sguardo di rimprovero a quella peste. Jelo colpiva forte. «Qualche giorno fa non hai detto la stessa cosa».

HACKER ➥ [Vhope]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora