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«Detective Jung, Kim Sanghun è stato rapito!»

Un silenzio attonito scese nella stanza e, per un attimo, sembrò a tutti di aver capito male.

«Beh, sono stati veloci.»

La voce profonda di Taehyung squarciò quella quiete densa rimettendo in moto gli occupanti della stanza. Uno scomodo sentimento di sospetto albergava nei loro occhi, dopo le recenti rivelazioni era difficile credere che lui non c'entrasse nulla.

«Taehyung...» Jimin non pronunciò le seguenti parole, ma il significato implicito era chiaro a tutti, ciononostante, l'hacker non fece una piega.

«No, non sono stato, se è questo che vi state chiedendo» affermò tranquillo, «ma sicuramente non me ne dispiaccio.»

«I mercenari... hanno fatto in fretta» rimuginò Hoseok mentre il poliziotto gli dava i video di sorveglianza su cui era stato ripreso il rapimento.

«Troppo» disse Yoongi. «Sono arrivati in Corea solo ieri, no? Agire così in fretta...»

«Invece ha senso» lo contraddisse Namjoon. «Pensateci, i colpevoli non sono stupidi, avranno fatto due più due e capito che c'era il rischio che mettessimo il padre di Taehyung sotto protezione, quindi hanno cercando di batterci sul tempo, e ci sono riusciti.»

«Com'è possibile?» chiese Yoongi dubbioso. «A meno che qualcuno non fa il doppio gioco...»

«Hanno riconosciuto Taehyung» disse Hoseok. «Vero?» domandò al diretto interessato.

«In effetti, sì» confermò l'hacker prendendo dalle mani del detective la pendrive con il video. «Ho parlato con X, sapeva il mio nome, quello vero.»

«Taehyung!» esclamò Jimin guardandolo tra il sorpreso e l'indignato. «Avresti dovuto dircelo!»

«Sì, beh, non mi fidavo di voi.»

«E adesso?» gli chiese Hoseok.

«Vi sto dicendo la verità adesso, no?»

Yoongi appariva comunque confuso. «Non capisco comunque che centra...»

«Quelli che l'hanno riconosciuto devono aver dato per scontato che Taehyung ci avrebbe detto tutto, non mi sorprenderei se sapessero anche della sua relazione con Hoseok...»

«Per adesso troviamoli, poi ci faremo dire da loro come sono andare le cose. Taehyung, fai partire il video.»

Hoseok si avvicinò al monitor del computer dove Taehyung aveva avviato il video di sorveglianza. La scena mostrava Kim Sanghun, scortato da due guardie del corpo, nel parcheggio sotterraneo degli uffici della casa farmaceutica. Prima ancora che l'azione avesse luogo sullo schermo, gli occhi del detective si concentrarono su un furgoncino che aveva impresso l'insegna di una nota catena che si occupava di rifornire i distributori automatici. Non si soprese di vederne uscire un commando di cinque uomini con i volti coperti che, dopo aver disarmato facilmente i due bodyguard, caricarono senza sforzo sul furgoncino il loro recalcitrante obbiettivo, per poi sgommare via dalla porta principale.

«Okay, Taehyung cerca di seguire il furgone in giro per la città, se siamo fortunati qualche video camera di sorveglianza lo avrà ripreso. Yoongi, tu occupati di trovare il segretario di Kim Sanghun, dubito che avrai fortuna ma cerca di scoprire quello che puoi. Jimin, non c'è bisogno che ti dica che devi stringere il nostro raggio d'azione e capire dove si nascondono. Namjoon, sei il migliore di noi a controllare la stampa, cerca di arginare la notizia, meno si sa di questa storia e meglio è. E qualcuno trovi Jungkook, diamine!» Hoseok impartì velocemente gli ordini e fece per prendere il cellulare, il capo della polizia doveva essere informato, e in fretta, ma Taehyung gli afferrò il braccio bloccandolo.

HACKER ➥ [Vhope]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora