«Si può sapere perché è a casa tua?» gli chiese Yoongi con una certa soddisfazione. In verità non gli interessava poi molto di quello che faceva Jimin ma, finalmente, la conversazione aveva cambiato rotta ed era gratificante poter mettere qualcun altro sotto pressione.
Jimin sospirò con rassegnazione e gli spiegò a sommi capi la faccenda senza scendere nei dettagli. «Diciamo solo che Taehyung presta troppe attenzioni ad Hoseok».
«E quindi lei si è trasferita da te?» lo disse ridendo, non poté farne a meno. Tutta quella storia era un vero spasso, soprattutto perché non era capitato a lui.
«Ridi, ridi. Intanto sei tu quello con un corno in fronte».
La loro amichevole chiacchierata fu interrotta dal suono del campanello. Namjoon e Jungkook erano arrivati.
Si sistemarono tutti nel salotto con le prove del caso sottomano. In verità, il regolamento non prevedeva che tali materiali fossero portati in giro, ma nessuno di loro a quel punto ci badava poi molto e comunque, erano loro stessi a scrivere i rapporti.
Prima però che iniziassero a concentrarsi sul caso Jungkook e Namjoon si mostrarono interessati, come ci aspettava, al grosso bernoccolo che adornava la fronte di Yoongi.
Jimin, che un po' di istinto di sopravvivenza doveva averlo conservato, tenne la bocca chiusa mentre Yoongi liquidava gli altri due molto velocemente.
Namjoon non sembrava convinto e sicuramente avrebbe aspettato il momento giusto per farlo parlare, Jungkook semplicemente teneva troppo alla sua vita.
«Analizzeremo ogni singolo elemento fin nei minimi dettagli» disse Jimin prendendo in mano la situazione. «Qualcosa deve esserci sicuramente sfuggito e, alla luce delle nuove informazioni, potremmo vedere cose che prima ci sono sembrate prive d'importanza».
«Ricapitolando quello che sappiamo: tutte le vittime erano ex dipendenti dell'orfanotrofio e penso che possiamo affermare con sicurezza ormai che sono state tutte uccise per vendetta. Abbiamo inoltre l'elenco degli orfani, purtroppo però non possiamo sapere con certezza chi di loro sia sopravvissuto, quello che sappiamo per certo e che non abbiamo un solo killer da trovare ma una vera e proprio organizzazione che ha aspettato anni per mettere in atto questo piano». Namjoon riassunse velocemente la situazione disponendo i profili delle vittime, pieni di appunti e scritte. «Il peggio è che, ad eccezione dei nomi, non conosciamo nemmeno il loro aspetto. Il loro hacker è stato abbastanza furbo da cancellare qualsiasi indizio dagli archivi online e i documenti originali sono andati persi nell'incendio. In questo momento Hoseok è impegnato a cercare di ricostruire i loro volti da bambini tramite i ricordi di Taehyung. Non c'è bisogno che vi dica che se anche Taehyung riuscisse a ricordare qualcosa, cosa di cui dubito dato che non è il tipo che prestare molta attenzione agli altri, avremmo tratti facciali fanciulleschi che potrebbero essere completamente diversi da adulti».
«Se tutti fossero come Jungkook» disse Yoongi all'improvviso guardando il ragazzo, «non avremmo questi problemi».
«Che intendi dire?» gli chiese il ragazzo cercando di camuffare la tensione nella sua voce.
Yoongi lo guardò con un'espressione indecifrabile sul viso poi disse: «che sembri ancora un poppante».
«Non credo che tu sia nella posizione di parlare Yoongi» gli disse Namjoon sorridendo, a suo parere, lì in mezzo era l'unico ad avere un aspetto da "uomo".
«Ma sta zitto» gli rispose Yoongi non prendendosela più di tanto, in fondo non è che fosse molto lontano dalla verità.
«Torniamo a noi» li richiamò all'ordine Jimin. «Dobbiamo capire quale sarà la loro prossima mossa. I dipendenti dell'orfanotrofio sono tutti morti oramai, quindi cosa resta loro da fare?».
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HACKER ➥ [Vhope]
FanfictionUna serie di omicidi sconvolge Seoul, al detective Jung Hoseok e alla sua squadra viene affidato il delicato compito di catturare il colpevole. Il killer però si rivela una preda difficile e la sua cattura richiede abilità particolari, tanto da con...