Capitolo 9: La piccola me!

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Mi sveglio di sopraffatto, respiro affannosamente, vedo l'orario sono tre del mattino. Cerco di ingoiare, ma la gola mi fa terribilmente male. Guardo la finestra, è aperta. Mi alzo, devo chiuderla, appoggio i piedi a terra, la moquette è stranamente fredda, i termosifoni sono spenti, ho freddo. Sposto la tenda e chiudo la finestra. Guardo la luna, è stupenda così bianca che illumina tutto intorno. Mi siedo sulla sedia lì vicino e guardo intensamente il panorama. Appoggio il gomito sulla scrivania, infilo una mano tra i capelli e mi guardo in torno, vedo una scatola, proprio sopra l'armadio. Salgo sulla sedia e l'afferro. È la scatola dei ricordi, nella quale scrivevo tutte le esperienze più belle e più brutte della mia vita. La apro, ci sono disegni, lettere, foto, ma mi colpisce una bustina rossa. Non ricordo cosa sia. La apro, è una lettera, non riesco a vedere niente allora accendo la lampada del comodino. Mi siedo sul letto, appoggio le calde coperte sulle mie gambe e leggo.

"Ciao me del futuro, sono io, c'è sono te. Io ho 11 anni , ti scrivo perché volevo chiederti un favore, oggi a scuola la maestra ci ha chiesto quello che volevamo fare da grandi, io non sapevo cosa dire e allora ho detto –non lo so!- ma poi mi ha chiesto se ho qualche idea e io ho risposto che volevo fare qualcosa che cambiasse il mondo, qualcosa di importante, voglio essere d'aiuto per quelli che hanno perso la speranza, non so come mi escono certe cose, dico sempre cose sbagliate, sono insicura su tutto, ma su questo sono sicura, realizza il mio sogno"

Fisso quel foglietto rosa, sono davvero io questa? Non voglio deludermi. In effetti avevo ragione, devo realizzare questo sogno anche se non so come.

Oggi entro a seconda ora, sto ancora male, faccio la verifica e torno a casa.

Arrivo a scuola, mi sta scoppiando la testa. La prof distribuisce i fogli, guardo la verifica, sembra facile. Inizio a farla, ma arrivata all'esercizio 3 non riesco più a leggere e a concentrarmi. Non ricordo più niente, vado nel pallone insufficienza sicura. Ora cosa faccio, metto a caso? Mi guardo intorno, incrocio lo sguardo con Ale sembra più disperata di me allora sbatto la testa sul banco e fisso Saul. Sembra a suo agio, fortunato lui, è un genio in matematica. Io studio ore e ore, ma i risultati non migliorano mai. Poi mi guarda, mi fa un cenno come se volesse dirmi qualcosa poi guarda la prof e inizia a scrivere qualcosa su un foglietto. Poi si avvicina a me e mi chiede una penna. Io gliela do e lui mi lascia un bigliettino tutto accartocciato nel borsellino. Sono le risposte, io copio tutto e poi faccio sparire il pezzo di carta. Suggerisco qualcosa ad Ale ed Antonio e poi la bidella bussa alla porta.

–Martinez deve uscire- prendo lo zaino e mi avvio seguita dalla bidella. A prendermi c'è mia nonna,

-hey come ti senti- mi chiede mentre ci dirigiamo verso la macchina

–male- rispondo –mi sta scoppiando la testa- aggiungo.

Appena siamo a casa mi sdraio sul divano e bevo la tazza di the caldo che mi ha appena preparato la nonna. Poi mi da un bacio sulla fronte e si accorge che sono calda.

-com'è andata la verifica?- mi chiede

-spero bene...- rispondo inizio a fissare il vuoto, poi quando focalizzo vedo l'immagine di mio nonno incorniciata in una bellissima cornice di legno.

-Ti manca?-

-chi?- risponde nonna cucinando

-il nonno- abbasso lo sguardo –sono passati due anni, ma...- mi interrompe

-ma ti manca ancora, non è facile accettare di non vedere mai più qualcuno, soprattutto quando gli volevi bene-

-ehi nonna, come vi siete conosciuti?- lei sorride, poi mi guarda ha gli occhi rossi

-è stato come in un film, è successo tutto per caso, mi manca tanto lo sai, ripenso a quando ridevamo e scherzavamo sulla vecchiaia e poco dopo non c'era più- una lacrima le percorre il viso. Io mi avvicino a lei e ci sediamo sul divanetto. 

-Un giorno trovai un portafoglio nella mia borsa, non era mio e non capivo come fosse nella mia borsa, lo aprii e dentro c'era qualche spicciolo e la foto del più bel ragazzo che io abbia mai visto. La guardavo e la riguardavo e mi innamoravo sempre più, non conoscevo chi fosse, ma sembrava di conoscerlo da una vita. Poi il giorno dopo andai dalla polizia e consegnai il portafoglio. Poi, dopo qualche settimana nel negozio di famiglia arrivò un ragazzo dal viso familiare. Era lui. Si avvicinò a me e mi disse solo ciao. Poi iniziammo a parlare per ore e ore e scoprii che il portafoglio l'aveva messo lui solo per conoscermi.- l'abbraccio forte. Mi da un bacio sulla fronte

-ma scotti, piccola mia!- misuro la febbre è 38 vado in camera e cerco di riposare. Dopo pranzo viene a prendermi la mamma e torniamo a casa. Mi butto sul divano e aspetto di stare meglio, mi gira la testa. Papà accende il camino e la mamma mi propone di vedere insieme un film, io accetto. Cerchiamo tra i CD un film da vedere e chiamiamo Sara e Chloe. Mi sento meglio, e dopo esserci abbottate di Pop Corn e acqua frizzante vado in camera mia. Prendo la scatola e pesco un' altra lettera. In questa c'è scritto quello che avevo fatto durante la giornata, un giorno come altri, niente di interessante. Guardo i disegni che avevo fatto, riguardo le foto che mi riportano tanti ricordi. In una di queste c'è una foto che mi ha fatto morire dalle risate, quella del settimo compleanno di Ale nella quale noi tre "psciule" avevamo tutte una finestrella nel nostro sorriso. Faccio una foto e la invio nel nostro gruppo. La reazione è stata esilarante, abbiamo riso e scherzato tutta la sera con messaggi stupidi e cazzeggiate varie.

Sono le 19:30 mi dirigo verso la cucina e mangio un po' di pane, mentre mastico sento il telefono vibrare, l'afferro e vedo che il messaggio inviato è da parte di Gio –Tarantola e Saul si sono lasciati J, Tara via libera- sono sorpresa

–Dioo come mai?? L- rispondo

–Federica l'ha lasciato la settimana scorsa, non so perché- scrive. Reagisco abbastanza indifferente, anche se sono un po' turbata, sarà l'influenza.

Spazio all'autrice 

Salve a tutti, ieri, per sbaglio, ho postato il capitolo 10 al posto del capitolo 9 che è questo, spero di non avervi fatta confondere. Ma comunque, siete pronti per tante altre novità? 

Ragazza non tumblr (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora