Sono passati un paio di giorni da quando io e Giovanni ci siamo fidanzati e non mi sono ancora completamente abituata all'idea.
È una sensazione strana, non so come spiegarla. È come se dentro il petto mancasse qualcosa, uno spazio vuoto che ha, al suo interno, un tornado che gira e rigira e si ferma soltanto quando sei con lui. Lui è la toppa che ferma quel vuoto, una serratura che non può essere rimpiazzata facilmente. Una cosa che non puoi controllare, anche perché, se la controlli non è più un'emozione.
Sono qui, sdraiata nel mio letto a guardare il soffitto come una ragazzina legge il suo libro preferito. Guardare il soffitto e ascoltare la musica è una cosa che mi ha sempre fatto uno strano effetto; il soffitto è tutto bianco e se ti concentri su un particolare senza guardare cosa c'è intorno, si trasforma in un portale che ti porta dove la musica vuole.
Mi alzo e vado in cucina.
-Buongiorno- saluto assonnata
-Buongiorno, tesoro hai visto che sta nevicando?- dice mamma, mi fiondo a guardare dalla finestra, tanti piccoli fiocchi di neve cadono dalle limpide nuvole e si poggiano in terra. Formano una grande nuvola spezzata dalle piste di bambini che corrono e macchine che sfrecciano.
A bocca aperta, guardo il panorama imbiancato e tolgo lo sguardo solo quando mi arriva una notifica sul cellulare.
Giovanni
"Lo vuoi fare un pupazzo di neve con me?"
Io
"Non vedo l'ora!"
E così mi ritrovo a prepararmi in fretta e furia. Il freddo è glaciale, quindi indosso una dolcevita nera, sopra una felpa enorme grigia dell'Adidas, calze lunghe, leggins neri felpati, scarpe che non utilizzo più, guanti, cappello, sciarpa e giubbino.
Babbo Natale arrivo...
Scendo in strada e qui trovo già Giovanni pronto ad attaccarmi con una palla di neve. Indossa un pantalone nero, un giubbotto verde bottiglia, e gli altri indumenti sembrano quelli che si usano per sciare.
-Non ti permettere!- urlo iniziando a correre. Cic mi rincorre e, proprio quando sono quasi in salvo, mi volto per osservarlo e cado. Il gradino che secondo me è appena apparso, mi fa inciampare e mi ritrovo con la pancia ormai ghiacciata e bagnata per terra. Lo sento ridere, ma poi si avvicina a me.
-Hai bisogno d'aiuto?- mi chiede ridacchiando
-Infame- rispondo
Mi alzo, nel frattempo prendo un po' di neve e gliela spiaccico in faccia, iniziamo a ridere come i pazzi senza motivo.
Poi lo stringo forte e subito dopo esserci fissati per un po', un bacio ci sta.
Mano nella mano ci dirigiamo in punto perfetto per fare il pupazzo, iniziamo a prendere tutta la neve che ci circonda e a sistemarla in modo che formi il corpo. Prendiamo due ramoscelli e gli facciamo le braccia, prendiamo due pigne e le mettiamo come occhi, un filo di erba ghiacciata forma la bocca, non avendo la carota, usiamo un altro rametto per fare il naso, il cappello di Giovanni e poi io dovrei lasciare la mia sciarpa ma, freddolosa come sono, non ci penso proprio.
-Io la sciarpa non gliela metto- avviso
-Potete usare questa, ma se vi piace litigare fate pure piccioncini- grida una voce famigliare. Cameron ci lancia la sua sciarpa e si avvicina con tutta la comitiva.
La prima cosa che mi viene in mente è: ora riempio quella sua boccaccia di neve ghiacciata e vediamo se riesce ancora a muovere la sua lingua per parlare.
Prendo una palla di neve e gliela lancio, peccato che la mia mira non è proprio buona e non arriva. Ridendo prende un po' di neve e me la rilancia e io lo rifaccio a mia volta e, con tutta la forza che possiedo, la palla arriva in faccia a Giorgia che, imbufalita, inizia a vendicarsi e così tutti iniziamo a farci la guerra di palle di neve.
Corriamo per tutto lo spiazzale, ridiamo, urliamo e soprattutto ci lanciamo sfere di neve anche con parecchia cattiveria.
Mi fermo, ho il fiatone e penso che se continuerò a correre il mio cuore andrà a farsi benedire.
-Io... ho finito... per quest'anno... con la neve- dico a spezzoni per via del fiato corto.
-Io no!- ride Sara lanciandomi una palla di neve, non ci faccio caso, voglio solo bere.
Spazio autrice
Ciao, finalmente sono tornata con un nuovo capitolo, devo dire che in questo periodo non sono molto ispirata, ma spero che le spiagge del Salento mi diano molte idee!
I consigli sono buoni accetti, spero di aggiornare presto alla prossima❤
Bacioni Marty❣
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Ragazza non tumblr (#Wattys2017)
Dla nastolatków"Così rara l'unione tra la bellezza e la modestia" "Se vuoi qualcosa che non hai, devi fare qualcosa che non hai mai fatto" -Fede, mi piace tantissimo come sta venendo la storia dei miei nonni, mi piace ancora di più come tu l'abbia trasformat...