Ce n'è solo uno come te (completa)

Think of you

... E indovinate di chi è la canzone "Think of you"?
Ormai questa fanfiction è diventata un concerto di Alison Sudol (non che mi dispiaccia...)

Passarono le ore successive in giro per New York, cercando quel misterioso vicolo. Queenie guidò Newt in una serie di posti. Sembravano tutti uguali, ma nessuno si rivelò quello giusto.
-Non possiamo andare avanti così. Newt, come sei tornato indietro?-
-Come sono arrivato. La mia bacchetta ha iniziato a vibrare e mi sono semplicemente ritrovato davanti alla banca.-
-Non abbiamo scelta, allora. Dobbiamo arrivarci alle loro condizioni. Se non riesco a venire con te ricorda di chiudere la mente. Facciamo una prova: adesso cercherò di entrare nella tua mente, devi impedirmelo. Lui decise di fissare la sua mente su un pensiero: gli sembrava più semplice piuttosto che cancellare completamente pensieri ed emozioni, ma gli serviva qualcosa a cui avrebbe potuto pensare intensamente e per un tempo prolungato. Facile.
-Sono pronto- annunciò, mentre il pensiero di Tina e il ricordo di tutti i momenti passati insieme invase con delicatezza la sua mente. A un certo punto Newt si accorse che Queenie stava tentando di penetrare la sua mente, ma dalla sua faccia s'intendeva che non ci riusciva.
-Che dolce, hai usato il pensiero di Tina!- Newt arrossì leggermente. Non capiva nemmeno se ce l'aveva fatta o no. La risposta di Queenie arrivò immediatamente: -Ha funzionato. Sono riuscita a vedere solo quello. Penso che tu abbia una certa predisposizione per l'Occlumanzia. Tina non è mai stata molto brava, ha sempre così tanti pensieri per la testa... mi raccomando, ricorda di tenerla nella tua mente per tutto il tempo.- Newt annuì, anche se sapeva che l'avrebbe fatto comunque. Queenie sorrise alla tenerezza di quel pensiero, e si ripromise che quando avrebbero salvato Tina (perché l'avrebbero salvata) avrebbe fatto di tutto perché quei due ammettessero il loro amore. Temeva che da soli non ci sarebbero riusciti.

Arrivarono alla banca. Era il momento della verità. Era il momento di salvare Tina. Si scambiarono uno sguardo di incoraggiamento, chiusero le menti e iniziarono a farsi spazio tra la folla. Le loro bacchette vibrarono e in un attimo furono lì, a terra in quel luogo che Queenie non riuscì a riconoscere. Forse non erano nemmeno a New York...
Prima ancora che potessero alzarsi, l'uomo gridò Incarceramus!
Queenie non poteva più muoversi. Poco male, il suo compito prevedeva solo l'utilizzo della mente.
-Bene, signor Scamander. Vedo che ha portato rinforzi! Mi dica, come mai ha portato con sé questa bella strega?-
Newt esitò un attimo prima di rispondere: - speravo che mi aiutasse nel caso di un combattimento, non pensavo che l'avrebbe imprigionata...-. Preferì apparire stupido e poco sveglio, così il mago non avrebbe nutrito sospetti e non si satebbe preoccupato troppo di lui. Il seguace di Grindelwald sembrò soddisfatto della risposta. Era esattamente quello che si aspettava.
-Per sua sfortuna, l'ho fatto. Ma bando alle ciance. Il mio Signore vuole delle informazioni su...-
-Prima la ricetta.-
-Quanta fretta...- scoprì i denti infastidito, poi gli porse un pezzo di carta, che Newt conservò come se ne dipendesse la sua stessa vita (ed effettivamente era così, non poteva immaginare una vita senza Tina). Queenie intanto cercava di penetrare la mente del mago, ma scoprì che aveva qualche conoscenza nel campo dell'Occlumanzia. Aiutandosi anche con un incantesimo non-verbale, Queenie riuscì a scalfire per un attimo le difese del seguace di Grindelwald, abbastanza per capire che sul foglio era scritta la vera ricetta.  Lui dovette accorgersi dell'intrusione, nonostante Queenie avesse cercato di non dare nell'occhio, perché si girò verso di lei, le prese la bacchetta e richiuse la mente. Troppo tardi, la Legilmens aveva già raggiunto il suo scopo, quello di assicurarsi che sul foglio ci fosse la vera ricetta.
Il mago misterioso tornò a Newt: -Bene. Ora che hai avuto quello che volevi, devi pagare: dimmi tutto quello che sai sugli Obscurus.-