La Nuovissima Società Filantropica di Salem

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Visto che non c'è due senza tre... vi presento i Terzi Salemiani! 👀
Newt camminava senza meta per le strade di New York, tra la folla di Babbani (Com'è che li chiamavano lì? No-Mag... Un po' scontato, Newt preferiva di gran lunga la versione inglese). L'ultima volta era un tripudio di cappotti e cappelli di lana, ora vesti leggere trasformavano completamente il paesaggio. Anche Newt, suo malgrado, aveva abbandonato il suo pesante cappotto: ci era molto affezionato, aveva tantissime tasche ed era semplicemente perfetto per lui. Nemmeno Pickett approvò il cambio di stagione, costretto a rassegnarsi allo scomodo taschino della camicia di Newt. Purtroppo, però, il caldo era davvero insopportabile, l'aria era afosa, e di certo tutta quella gente non aiutava.
Newt si guardava intorno con la sua solita curiosità da scienziato. Adorava Londra più di ogni altra città al mondo, ma New York non smetteva mai di stupirlo. Un luogo piuttosto interessante, diciamo pure straordinario, frizzante, brulicante di vita.
Newt passò davanti alla banca, dove tutto era iniziato. Delle persone si accalcavano ai piedi della scalinata, mentre un uomo parlava. La gente non sembrava crederlo del tutto, ma lui pareva veramente convinto di quello che diceva. Newt pensò subito ai Secondi Salemiani, ma poi ricordò che Mary Lou Barebone era stata uccisa. Gliel'aveva detto Queenie, che era riuscita a recuperare l'informazione leggendo la mente a qualche suo ex seguace. Allora Newt si avvicinò all'adunata, incuriosito, e si bloccò quando le parole dell'uomo furono a portata d'orecchio: -Considerate l'evidenza!- sbraitava, con un tono esaltato, quasi folle e non proprio carismatico. -Questa è stregoneria, non capite?
Newt guardò meglio l'uomo. Somigliava tanto al senatore Shaw, la prima vittima dell'Obscurus. Ricordò di aver letto su un qualche giornale non magico americano che il senatore aveva un fratello minore, un certo Langdon. Evidentemente era lui. Di certo era stato obliviato anche lui, ma... per due giorni New York era stata tappezzata di poster da ricercato con la sua faccia sopra, e se quell'uomo, nonostante il Veleno, l'avesse in qualche modo riconosciuto? Sgattaiolò via, cercando di non attirare l'attenzione: no, era meglio non intervenire. Questo era un lavoro per professionisti, ci voleva una persona di talento, e Newt sapeva bene quale Auror avrebbe sistemato la situazione in un batter d'occhio. Si chiedeva, a proposito, dove potesse essere. Forse era al MACUSA, o forse era al suo appartamento. Il problema era che Newt non aveva la più pallida idea di come trovare quei posti, visto che l'ultima volta li avevano raggiunti con la materializzazione. Continuare a prendere strade a caso non gli sembrava la migliore delle idee, e con tutti quei Babbani non poteva nemmeno usare l'incanto Quattropunti. Forse avrebbe dovuto procurarsi una cartina. Fu a quel punto che Newt abbassò lo sguardo, e notò che Pickett aveva abbandonato il suo taschino.
Dov'è andato Pickett?
Scusate se questo capitolo è un po' corto, ma non temete: ho già scritto il prossimo!

Ce n'è solo uno come te (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora