Spiegazioni

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-Tu?- Tina aveva gli occhi fuori dalle orbite e fissava il venditore, che aveva un ghigno impresso sul volto
-Che piacere rivedervi!- disse -com'è andato il viaggio nel tempo?- Non risposero.
-Immagino che tu sia venuto a riscuotere il tuo pagamento...- dedusse Newt, e si guardò la mano. Dovette mordersi la lingua per non urlare: la macchia scura era diventata molto più scura e grande. Cosa gli stava succedendo? Guardò il mercante come per chiedergli aiuto, ma il suo sorriso non si incrinò minimamente.
-Sarà meglio raccontare tutto dall'inizio...- disse invece -dunque, ero da queste parti per riscuotere il pagamento di Martha Steward...-
-Martha Steward? Come...?-
-Eh già... nome interessante, vero?- a Newt quel nome non diceva niente, ma Tina sembrava particolarmente sorpresa di sentirlo.
-Comunque, ho incontrato i vostri amici mentre la cercavo, e mi hanno chiesto se vi avevo visto nei paraggi. Sono riuscito a strappar loro qualche... informazione, e ho scoperto che eravate in pericolo di vita... si sa, un cliente morto prima di poter pagare non è un grande affare...-
-Sei stato tu? Tu ci hai salvati?- lo interruppe Tina
-Un grazie sarebbe sufficiente... ah, e comunque il vostro debito è leggermente aumentato.- disse lui seccato, indicando la mano di Newt
-No, non è possibile! Io sono sicura di essere stata colpita da un Anatema che Uccide... perché sono ancora viva?- insistette Tina
-Ragazza, tu non sei stata colpita da nessun Anatema!- la corresse il venditore -sono intervenuto proprio quando stavi per essere colpita...-
-Come? Non ho visto nessuno intervenire...- di tutta risposta il mercante tirò fuori un sacchetto pieno di una specie di polvere scura, sui toni del nero e del grigio. Sembrava letale.
-Non mi sorprende che non lo conosciate. Non è proprio quello che si definisce un preparato legale...-
-Che cos'è?- chiese Newt, osservando incuriosito la polvere con la sua solita espressione da scienziato.
-Questa polvere ha il potere di far perdere momentaneamente i sensi a tutte le persone (a parte chi se ne sporca le mani prima di farne uso) nel raggio di una certa distanza che dipende dalla quantità di polvere utilizzata. Ho addormentato tutti e, con l'aiuto dei vostri amici, vi ho portati qui... mancano solo Grindelwald, che è riuscito a smaterializzarsi in tempo, e la ragazza, quella con la pelle scura. Lei ha cercato di fermarmi, per questo ho agito di conseguenza...-
-Leta...- sussurrò Newt -l'hai uccisa... L'HAI UCCISA! Come hai potuto?- Newt si prese la testa tra le mani, disperato. Per quanto Leta l'avesse fatto soffrire, non l'aveva mai odiata. Non ci era mai riuscito. Aveva sempre creduto, nel profondo del suo cuore, di poterla in qualche modo salvare, di poter chiarire le cose... per molto tempo quella era stata la sua unica certezza. Non era pronto ad apprendere della sua morte, e gli procurò un dolore più grande di quello che avrebbe mai potuto immaginare. Tina avrebbe voluto confortarlo, fargli sapere che era con lui e che avrebbe sempre potuto contare su di lei, ma rimase al suo posto: in qualche modo le sembrava ingiusto interferire con il ricordo di Leta Lestrange, della ragazza di cui aveva preso il posto nella cornice nel capanno di Newt. Si sentiva un'estranea, e sapeva di non essere la persona giusta per alleviare il suo dolore. L'unica cosa utile che poteva fare era portarlo via da lì.
-Grazie, abbiamo sentito abbastanza.- tagliò corto, poi si alzò e trascinò Newt fuori dalla stanza. Camminarono lungo il corridoio fino alla stanza di Newt, lui si fermò davanti alla porta, fissandola silenzioso, probabilmente indeciso sul da farsi.
-Devo... devo andare nella mia valigia...- disse alla fine. Tina lo lasciò andare. Un po' di tempo da solo gli avrebbe fatto bene, lo sapeva per esperienza.

Ce n'è solo uno come te (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora