capitolo 2

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Kelsey's Point of View:

Strinsi Justin a me per quella che sembrò un'eternità, amando la sensazione delle sue braccia attorno a me, il suo petto si muoveva normalmente su e giù. Chiusi gli occhi assaporandomi il momento intimo che si era formato tra di noi, sapendo che in men che non si dica, tutto sarebbe tornato come era prima.

Sfiorando la pelle tra il mio collo e la mia spalla con il naso, Justin lasciò un leggerissimo bacio. "Forza, ora è meglio che torniamo di là dai ragazzi prima che si chiedano dove siamo finiti." Disse, cercando di alleggerire l'umore pesante che era caduto su di noi.

Aggrottai le sopracciglia insieme e uno sguardo testardo mi comparve in viso. "No." Mormorai, mentre mi stringevo ancora di più a lui, il calore del suo copro perfetto penetrava nel mio.

Il suo petto vibrò a causa di una leggera risata mentre mi accarezzava i capelli, i suoi occhi erano divertiti, mentre mi guardava. "Cosa vuol dire no?"

"Esattamente questo." Mormorai, stando ferma dov'ero. "Non voglio andare da loro..." Dissi, muovendomi un po' sui miei piedi. Sospirai, sapendo che stavo cadendo in una specie di buco, e che forse prima o poi me ne sarei pentita. Proprio nel momento in cui stavo per sciogliere l'abbraccio, Justin mi tenne ferma, in modo che fossi ancora più vicina a lui.

"Perché non vuoi andare di là?" Chiese mormorando, guardandomi e volendo disperatamente che gli dicessi la verità.

"Io—" Iniziai, scuotendo la testa e respirando a fondo. "Niente."

Justin mi fece allontanare per un attimo da lui e una sensazione di tensione cadde su di noi. "Kelsey..." Cominciò, chiudendo deciso gli occhi, dicendo a se stesso di mantenere la calma, prima di riaprirli e guardarmi. "Non dirmi che non hai niente. Sai quanto io lo odi."

Annuii con la testa, sapendo che aveva ragione e nonostante volessi farmi valere, stetti in silenzio perché non volevo iniziare un'altra discussione, dal momento che ne avevamo appena finita una. "Io... voglio solo stare con te stanotte... solo noi due. Nessun altro." Abbassai lo sguardo guardandomi i piedi, imbarazzata per via di ciò che avevo appena confessato.

Dopo un bel po' di silenzio, Justin si decise a parlare. "Aspettami qui." Sciolse l'abbraccio, prima di attraversare tutto il salotto.

Incuriosita, feci alcuni passi in avanti, pensando a dove stesse andando e a cosa stesse per fare. Stando sulla porta della cucina potei vedere Justin, mentre apriva la porta del giardino sul retro dove si trovavano Carly e i ragazzi. Scambiò alcune parole con Bruce, prima di chiudere di nuovo la porta e venire di nuovo verso di me. "Credevo di averti detto di aspettarmi in salotto." Mi disse con un sorriso furbo sulle labbra.

Ridacchiai, giocherellando con l'orlo della mia maglietta. "Ero curiosa." Lo guardai innocentemente, non potendo fare a meno di sorridere.

"Sempre la stessa Kelsey Jones, eh?" Justin mi guardò con la sua solita smorfia dipinta in faccia. "Cosa ti ho detto a proposito?" Piegò la testa, mentre veniva verso di me.

Feci un passo indietro con un sorriso stupido sulla faccia. "Beh..." Ridacchiai. "Sai... le cattive abitudini fanno fatica a morire."

Alzando un sopracciglio, Justin si mise le mani in tasca e i suoi occhi divertiti erano fissi su di me. "Oh davvero?" 

Annuii. "Mhm."

Facendo alcuni passi verso di me, Justin mantenne un'espressione normale, non facendomi intendere niente. "Allora, manterrai la tua idea anche se ti farò il solletico fino a quando non ce la farai più?"

"Cosa vuoi dire-" Prima che potessi finire la mia domanda, Justin fece un balzo verso di me e io cominciai a correre.

"Puoi correre più veloce che puoi piccola, ti prenderò comunque." Disse Justin ridendo, mentre mi rincorreva attorno ai divani e su per le scale fino a quando non mi ritrovai a respirare pesantemente, non sapendo in quale camera nascondermi. Decisi quindi di entrare in quella di Justin.

Danger's backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora