- capitolo 23.
Punto di vista di Kelsey-
Chinandomi, posai il gomito sulla maniglia della porta che conduceva dentro la stanza d'ospedale di Justin , due tazze di caffè occupavano le mie mani. Premetti la mia schiena contro la porta per aprirla, la spinsi, inciampando indietro, dove mi aspettavo che Justin fosse sveglio o addormentato me fui sorpresa da un letto vuoto e sistemato.
Stavo per far cadere i caffè, li sistemai sul mobile vicino alla porta prima di guardare all'ionterno della stanza per cercare tracce di Justin. Mi inizia a prendere il panico. "infermiera" urlai correndo verso la porta. "infermiera, venga qui per favore"
Tornando nella stanza distesi le mie dita sul copriletto mordendomi l'interno della guancia. Mi girai frustata non appena sentii passi dietro di me "dov'è il mio ragazzo? sta facendo qualche analisi?"
"no" confermò l'infermiera.
"va ben, chiama allora la sicurezza, ora" passai le mani tra i capelli pensando in quale parte del modno potesse essere.
Aprendo la bocca per dire qualcosa, la porta del bagno si aprì mostrando la figura di Justin che era vestito con i suoi normali abiti.
"E' questa la persona che stavi cercando?" l'infermiera mi prese in giro dolcemente, i suoi occhi mostravano compassioone.
"oh grazie a Dio" dissi, la mia testa cadde all'inditro per il sollievo. Sorrisi educatamente all'infermiera, mi avvicinai a Justin gettando le braccia su di lui.
"ah, merda" egli ribolliva a denti stretti. Posò una mano sul suo petto, si piegò in due prima di raddrizzarsi "sono fragile" gracchiò
"Mi dispiace," mormorai in tono di scusa, "Dove sei stato?" Chiesi, "Ero preoccupata da morire."
"Cosa c'è da preoccuparsi-"
"Io sono venuto e tu non c'eri, ho-"
"Va tutto bene?" L'infermiera ci interruppe in fretta
"Sì, sì, sì, stiamo bene." Justin mise una mano, facendo segno che non c'era bisogno di avvicinarsi.
Annuendo uscì dalla stanza e allo stesso tempo fece una smorfia guardando verso Justin "stai bene? mi hai fatto venire un attacco al cuore" respirai con un piccolo sorriso.
"non può un uomo andare in bagno?" Justin mi derise mentre mi fissava con sopracciglia aggrottate con un sorriso infame in faccia.
"ehi, non cercare di rigirare il discorso" risi senza fiato "perchè non mi hai risposto?" indicai il bagno
"il rumore della ventola era forte, non ti ho sentito" Justin si chinò mettendo un dolce bacio sulle mie labbra.
"pensavo che Cole fosse tornato o qualcosa del genere" mormorai.
Misi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, Justin sospirò "dimentica Cole, il bastardo sarà probabilmente a metà strada tra gli stati ormai"
cambiando argomento "Perché sei vestito?"
"beh non posso lasciare l'ospedale senza qualcosa addosso-"
"Dove credi di andare?" tagliai corto.
"a casa", sorrise.
"quando te lo hanno detto i medici che puoi tornare a casa?"
"pensavo volessi tornare a casa"
"Justin, ti stai riprendendo da un intervento chirurgico. Chi ti ha detto che puoi andare a casa?" sospirai
socchiudendo gli occhi "cosa hai combinato a casa che non vuoi farmi vedere?
"Non cambiare argomento. piccolo, non lasci l'ospedale senza il permesso" scossi la testa.