capitolo 10

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KELSEY'S POINT OF VIEW:

“Okay.” Bruce entrò in sala dopo aver parlato al telefono. “Hanno accettato di incontrarci stanotte.”

Justin non era in grado di fare nulla e io ero determinata a lasciarlo lontano da tutti i tipi di drammi che potevano ferirlo più di quanto non lo era già.

Guardai Bruce preoccupata. “E..?” Chiesi sperando che capisse.

“Justin ne rimarrà fuori.” Confermò.” John, Marcus, Marco e io andremo a vederli. Ci penso io, come promesso.” Mi strinse il braccio per rassicurarmi. “Non devi preoccuparti okay?”

Annuendo, indietreggiai. “Okay.” Forzai un sorriso. “Mi fido di te.”

“Non ti devi preoccupare Kelsey. Justin è al sicuro tra le mie mani, lo è sempre stato e lo sarà sempre. La mia posizione qui è rendere sicuro il fatto che tutti i miei ragazzi stiano lontani dal pericolo—posso garantirti che nessuno si farà male, e io farò di tutto per proteggerli.”

“Lo so.” Deglutì. “Te ne sono grata.”

Abbassandosi, Bruce mi strinse in un abbraccio amichevole. “E’ anche compito mio fare in modo che tu stia bene. Sai che farei tutto per te vero? Sei una di famiglia per me.” Mormorò al mio orecchio prima di spostarsi. Vidi la tristezza nei suoi occhi. 

“Stessa cosa per te Bruce. Grazie per tutto ciò che hai fatto in questi tre anni e che continui a fare per me.”

Prendendomi la mano, Bruce la strinse nelle sue. “Fai in modo che Justin stia a letto e che non si alzi. L’ultima cosa che voglio è che scopra che ce ne siamo andati.”

“Non penso che si sveglierà, ma se succede, lo terrò lontano dalla sala.” Lo rassicurai con un sorriso e guardai mentre ordinava a Marcus e Marco di andare, mentre controllava se aveva i proiettili nella pistola.

“Ci metteremo un po’ ad arrivare lì. Torneremo il più presto possibile per controllare se Justin sta bene. Intanto se vuoi, puoi fare tutto ciò che voi ragazze fate prima di tornare su da Justin.”

Guardai mentre Marcus e Marco si sistemavano con Bruce in sala. Guardai John mentre si metteva la giacca, sistemandosi il colletto. Poi venne verso di me.

“Starà bene, dagli solo tempo. So che sei preoccupata, lo siamo tutti. Non ti preoccupare troppo.” Sorridendomi, ricambiai.

“Grazie John, se non fosse stato per te o i ragazzi, non saprei cosa fare.” Spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio mi guardai le mani. “Fate attenzione, tutti.” Dissi guardando i ragazzi. 

“Anche tu piccolina.” Marcus mi baciò la fronte prima di andare via. 

“Rimani qui.” Mormorò prima di uscire dalla porta.

Aspettando che la macchina cominciava ad andare, respirai profondamente, pregando Dio che tutto andasse bene. 

Andando verso il divano, mi sedetti. Sembrava tutto diverso, silenzioso. L’opposto di come era di solito.

Non importava cosa facevo o cosa pensavo, niente mi poteva togliere di mente ciò che era successo prima. Tutto mi sembrava strano, è successo tutto così velocemente che nemmeno avevo tempo di pensare.

Justin aveva bisogno di me ora e mi importava solo questo. Avevo promesso a me stessa e a lui che avrei fatto andare tutto bene. Ho promesso che mi sarei presa cura di lui e l’avrei fatto. 

Mi alzai, sistemandomi i vestiti. Non dovevo farmi buttare giù da tutto questo. Dovevo essere forte—forte per tutti e due.

Salendo al piano di sopra, misi la testa nella camera per vedere Justin ancora addormentato. Entrando lentamente chiusi la porta per non svegliarlo, e mi misi a letto. 

Danger's backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora