capitolo 6

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Kelsey’s Point of View:

"sei sicura che devi andare a scuola?" Mi chiese Justin muovendo la sua mano tra i pelli prima di farla ricadere sulla nuca, stringendola.

Justin mi parlava da stamattina, pregandomi di non andare a scuola. Non che questo mi dispiacesse, era dolce da parte sua vedere quanto fosse determinato. Sembrava davvero felice e calmo per la prima volta dopo tanto tempo e non volevo assolutamente rovinare questa atmosfera.

Feci trottare gli occhi, ridendo e guardandolo " si Justin, devo andare a scuola"

" ma é venerdì!" disse esasperato mentre affondava la sua testa sul cuscino.

" e allora?"

" e allora, noi dovremmo preoccuparci di fare cose normali, divertenti, prepararci per il weekend. Non andare a scuola" Disse, guardandomi contrariato.

" Justin" dissi ridendo, guardandolo in modo strano " ma cos'hai stamattina?"

" cosa?" disse, toccandosi il petto " un ragazzo non può voler passare un giorno con la sua ragazza?"

Pressai le labbra insieme, pensandoci " beh, si ma-"

" allora dovremmo" alzandosi, si avvicinò a me " riposati dalle lezioni per un giorno" avvolgendomi con un braccio, mi sorrise.

Mi morsi l'interno della guancia, pensandoci su. I miei genitori mi avrebbero ucciso se lo fossero venuti a sapere. " solo un giorno?" chiesi, specificando.

" solo un giorno" confermó " aggiungendo il weekend"

Se lo fossero venuti a sapere sarebbero stati male " ok" dissi, sorridendo mentre il mio stomaco si contorceva " facciamolo"

Sciogliendo l'abbraccio, mi guardò incredulo " davvero?" disse alzando un sopracciglio, non credendo che avevo appena detto si.

Risi, annuendo lentamente " Si, voglio dire, é solo un giorno, cosa potrà mai succedere? In più Carly prenderà gli appunti per me quindi non devo far altro che chiederglieli quando torniamo da....chissà dove" fermandomi, poggiai una mano sui suoi fianchi " dove andiamo esattamente?"

Fece una smorfia " é una sorpresa piccola" togliendo le mani dal mio corpo, si incamminò verso l'armadio, dove prese un paio di jeans prima di infilarseli.

Sospirando, gettai la testa all'indietro " sai che odio le sorprese"

" si, e forse é anche per questo che mi piace fartene, ti ho mai delusa?" giró la testa verso di m e, alzando un sopracciglio.

"no" risposi, testarda " non lo hai mai fatto"

Prendendo una maglietta pulita da un'altro scaffale, Justin si mosse verso di me " Allora non devi preoccuparti di niente" si abbassò per baciarmi, sorridendo da orecchio a orecchio.

" forse dovrei piccolo" dissi utilizzando lo stesso termine che lui preferiva usare con me " quando si tratta di te io devo preoccuparmi perché solo dio si immagina cosa hai pianificato"

" abbi un po' di fiducia in me. Davvero fidati, amerai quello che ho pensato per te" alZando un sopracciglio, ridacchio, muovendo le mani.

Guardandolo, incrociai le braccia davanti al mio petto, cercando di avere più informazioni " quando partiamo?"

" il prima possibile" mi rispose, passandosi una mano tra i capelli " voglio evitare il traffico"

" perchè ho la sensazione che sarà un lungo viaggio?" chiesi, mentre mi preparavo alla lunga giornata davanti a noi.

" perché lo sarà piccola" disse ridendo " forza, fai le valigie, partiamo tra un'ora"

" fare le valigie? Un'ora?" lo guardai incredula "cosa?" quando vidi dhe la smorfia dalla sua faccia lentamente scompariva, lo guardai profondamente " avevi già programmato tutto vero?" 

Danger's backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora