capitolo 5

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Justin’s Point of View:

" Cosa? Sei sorpreso di vedermi?" mi chiese con voce graffiante, facendomi ribollire il sangue.

" che cazzo ci fai tu qui a Stratford?" ringhiai, muovendo le mani in modo in modo confuso.

" dovevo solo saldare un vecchio debito" vidi sul suo viso dipingersi un sorrido irritante, potei capirlo anche attraverso l'oscurità che ci avvolgeva. Lui era davvero felice di vedermi, ma non potevo dire lo stesso di me " come mai ti interessi?" piegò la testa di lato, sorridendo.

" non fare il coglione Cole" dissi, cercando di arrivare dritto al punto. Voleva giocare con me ma non ero dell'umore adatto " chiaramente non siamo qui stasera solo per salutarci"

" hai ragione" annuì, il fuoco nei suoi occhi " sono qui con i miei uomini" ed esattamente mentre lo diceva, altri tre ragazzi uscirono dal buio.

" fammi indovinare" Risi, prendendoli in giro " voi siete, ehm, gli Snipers?" dissi divertito, cercando di sopprimere una risata che premeva per uscire.

" é giusto, Justin Bieber" disse battendo le mani " e voi siete i, aspetta, Kings vero?" disse, spostando il suo sguardo da me per guardare i miei uomini Bruce, Marco, Marcus e John, che erano confusi, tanto quanto me dato che non capivo dove la nostra conversazione volesse arrivare.

Scossi la testa cercando disperatamente di non ridere, ma senza successo. Loro pensavano davverod i essere venuti qui per girare un film o qualcosa di simile. L'idiota era davvero un coglione e stava giocando. Insomma, pensavo che fossero venuti con delle pistole o qualcosa di simile, per rendere tutto questo molto più divertente.

" che cazzo ti diverte Bieber?" sputò, evidentemente irritato da come mi stavo comportando o vedendo che non ero affatto intimidito ne da lui ne dai suoi tre amichetti.

Alzai lo sguardo per guardarli, i miei occhi brillavano " voi coglioni" dissi iniziando " siete davvero divertenti" . Ora era il mio turno a fare una smorfia, mentre un sorriso mi si dipingeva in faccia " voglio dire, siete qui e state evidentemente giocando" Misi le mani in tasca, mentre continuavo a guardarli " invece di parlare seriamente state cercando di minacciarmi" mi leccai le labbra, ridacchiando " io non vi conosco" dissi indicandoli " ma sicuramente mi sarei aspettato di più da te Santangelo" dissi, guardandolo per bene in faccia.

La sua mascella si contrasse e i muscoli delle sue braccia si tesero a causa del nervosismo " starei attento a quello che dici Bieber-"

" -altrimenti?" dissi, passando la pinta della lingua sulle mie labbra secche.

Si mosse venendo in avanti verso di me, il suo corpo vicino al mio, potevo sentire la sua rabbia " non ti conviene che te lo dica" mi minacció. La sua voce bassa.

Risistemandomi davanti a lui, alzai il viso per affrontarlo, esattamente come aveva fatto lui " io, se fossi in te, starei molto attendo a quello che dico, non vorrei finire male vero Santangelo?"

" non mi spaventano i bambini come te Bieber" sputò contrariato, mentre mi scannerizzava dalla testa ai piedi.

" bambino?" Chiesi leccandomi le labbra " evidentemente la tua mente é rimasta ferma a quattro anni fa, quando te l'ho fatta pagare per quella storia con Vick. Non essere arrabbiato solo perché un bambino ti ha rovinato i piani"

Quello che avevo detto sembrava averlo toccato nel suo punto debole, dato che pochi secondi dopo si avvicinò velocemente a me prendendomi per il colletto della maglia, i nostri nasi a pochi centimetri di distanza " stai rischiando grosso Bieber" mi minacciò, le sue vene del collo si ingrossavano.

" enorme errore mettermi le mani addosso" lo minacciai e prima che avesse la possibilità di elaborare quello che avevo detto, misi il braccio dietro la mia schiena estraendo la mia pistola, puntandola subito al collo di Cole " ti suggerisco di mollarmi"

Danger's backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora