- capitolo 35.
narratore:
Osservava la ragazza bruna sdraiata sulla sua pancia, con i capelli sparpagliati attorno a lei mentre dormiva pacificamente, Justin sentiva il dolore crescere nel petto.
Le parole della promessa che aveva fatto, lo soffocavano ad ogni respiro che faceva mentre i suoi pensieri lo consumavano tutto.
Con nulla a coprire il suo torso, Justin si grattò il petto nudo mentre si alzava dal letto, imprecando per il cigolio del letto prima di camminare fuori dalla sua camera giù per le scale che portavano al vuoto soggiorno.
Strascicandosi Justin fece largo tra le vetrate che conducevano fuori dalla cucina e uscì all'aria aperta, lasciando che il freddo bruciasse nei suoi polmoni.
Aggrappandosi alla ringhiera, Justin si appoggiò mentre fissava fuori prima di inspirare ed espirare profondamente, cercando di trovare qualcosa, qualsiasi cosa che catturasse la sua attenzione e lasciare i pensieri che lo tormentavano.
Justin aveva promesso una cosa: di proteggerla e adesso stava cominciando a credere che non sarebbe riuscito nemmeno più a fare quello.
Afferrando la testa tra le mani, Justin cancellò la frustrazione sul volto mentre tirava con forza l'estremità dei suoi capelli, fissando attorno chiedendosi perché dovesse andare tutto storto.
"Non mi aspettavo di trovarti qui." Justin non si girò neppure mentre si massaggiava il collo.
"Sì, beh, neppure io mi aspettavo di dover scegliere tra la mia fidanzata e mia mamma, ma immagino di non poter più definire strano ogni merda che accade oggi." Justin distrattamente morse in un ringhio mentre socchiuse gli occhi al cielo scuro, maledicendo il giorno nella quale aveva lasciato trasformarsi in un’altra persona.
Forse se avesse semplicemente rinunciato molto tempo fa, tutto questo non sarebbe successo.
Forse.
"So che sei arrabbiato con il mondo intero in questo momento, ma prendersela con me non cambierà quello che è successo." Bruce rimase trenta centimetri da Justin, con le mani ficcate nelle tasche dei suoi jeans. Le occhiaie erano evidenti sotto i suoi occhi come se stesse stancamente combattendo la necessità di strisciare di nuovo a letto e dormire in eterno.
"Oh Dio," Justin borbottò sottovoce. "Questo mi sembra come un déjà-vu".
Bruce ridacchiò. "Chissà perché."
Justin gli lanciò un'occhiataccia prima di rilassarsi, le sue spalle si accasciarono.
" Io non so più cosa fare. Ogni volta che penso che le cose stanno girando per il verso giusto, qualcosa viene a mordermi in culo ricordandomi che non cambierà mai niente e che la nostra vita è sempre un incubo."
"A questo punto, nulla che dico o faccio farà la differenza, perché tu hai ragione." Bruce ammise con una scrollata di spalle, "ma non possiamo essere sorpresi quando succede una cosa del genere, perché sapevamo che questo era il nostro destino nello stesso momento in cui abbiamo accettato tutto ciò, abbiamo dato la nostra vita e abbiamo rinunciato alla normalità ed è in quel momento che abbiamo stabilito il nostro destino"
"Io non voglio questo per lei." Justin sussurrò: "Questa è la mia vita, le mie decisioni.. Lei non dovrebbe essere punita per gli errori che ho fatto."
"Non sei l'unico che ha fatto degli errori Justin. Ho avuto la mia parte in questa cazzata. Non siamo perfetti. Cresciamo e impariamo dai nostri errori e andiamo avanti. Più perdi tempo a pensare a come le cose potrebbero essere diverse e più non vivi la tua vita.
![](https://img.wattpad.com/cover/14403256-288-k529471.jpg)