capitolo 13

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KELSEY'S POINT OF VIEW:

“Alza il tuo pigro culo!” La voce fastidiosa di Carly Risi, ovviamente, si sentì per tutta la camera mentre la porta si spalancava. 

Borbottando cose strane, misi la testa nel cuscino cercando di ignorarla, sperando che se ne andasse. 

Ma non era così.

“Non pensare di ignorarmi Kelsey Anne Jones o ti giuro che ti tiro fuori dal letto per le caviglie!” disse sbattendo il piede a terra. 

Gemetti, coprendomi il viso con le mani. “Per favore Carly dammi altri cinque minuti.” Borbottai. 

Gemendo, Justin strinse il braccio sul mio stomaco e mise la testa nel mio collo. 

“Conto fino a tre e se non ti alzi in tempo giuro che ti uccido.” Disse fissandomi. “Uno..” Disse. “Due…” Alzò la voce. “Tr—“

“Per l’amore del cielo e di tutto ciò che è santo, chiudi quella cazzo di bocca!” Ruggì Justin. 

“Non sono affari tuoi Bieber.” Disse non volendo cadere sotto le sue grinfie.

Justin si irritò. “Quando entri in casa mia, in camera mia e urli alla mia ragazza beh si, sono affari miei allora.”

Carly unì i denti. “Chissenefrega.” Disse guardandomi. “Ti sei dimenticata che abbiamo lezioni oggi o cosa?”

Spalancando gli occhi, mi sedetti sul letto togliendo le coperte. “Che ore sono?”

“sono le sette meno un quarto, ciò significa che hai dieci minuti per lavarti, vestirti e mangiare prima che andiamo via.” Disse guardando l’orologio. “E in questo caso potresti saltare tutto e vestirti perché dobbiamo andare.”

“Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo.” Dissi alzandomi dal letto e cercando qualcosa di decente da mettermi. 

Justin si sedette mentre mi fissava. “ Di quali cazzo di lezioni parlate?”

“Ti sei dimenticato che andiamo all’università o stai solo facendo lo stupido Bieber?” Disse Carly.

E pensare che facevano progressi…

“Carly.” La guardai male. “Sono ancora iscritta Justin, devo andare alle lezioni.”

“Pensavo le avessi cancellate per oggi.” Disse guardandomi

“Questo è successo quando pensavo che non saremmo tornati in tempo, si vede che siamo tornati prima del previsto.” Dissi lanciandogli uno sguardo di intesa. “Sono a casa e devo andare Justin.”

“Non è vero.” Disse guardandomi. “Non vuoi stare con me.”

Deglutendo, lo guardai. “Justin,” Lo guardai. Mi girai verso Kelsey. “Puoi darci un secondo? Sarò fuori tra un minuto.”

Carly annuì. “Sono qua fuori, niente cose sconce.” Disse guardandomi male e uscendo.

Una volta soli, salì sul letto e mi misi davanti a lui. Prendendo la sua testa tra le mani, gli baciai la fronte. “Non voglio lasciarti infatti, è l’opposto. Voglio stare con te e occuparmi di te, ma devo anche andare avanti con la scuola.” 

Prendendomi per i fianchi mi guardò negli occhi. “Non voglio che tu vada.”

“Justin.” Sogghignai. “Non voglio litigare con te—“

“Allora non farlo.” Disse

“E’ difficile evitare di litigare quando diventi cocciuto.” Dissi 

Mi spostò i capelli dal viso, prima di portare la mano sul mio collo. Mi baciò. “Non sono cocciuto, ti voglio tutta per me oggi.”

“Sono tutta tua ogni giorno.” Dissi 

Danger's backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora