"Oddio, scusami. Scusami davvero, non lo sapevo." Disse subito Jimin.
"Non preoccuparti, ormai sono passati vent'anni. Comunque ho vissuto in un orfanotrofio per molto tempo, e lì c'era una ragazza di nome Jungsoon, una noona che si prendeva molto spesso cura di me. Un giorno venne da me e mi raccontò di aver trovato la sua anima gemella. Il marchio diceva così. I due sono stati insieme per due mesi, poi al terzo mese lui cominciò ad essere violento: la maltrattava tanto, una volta provò anche a stuprarla, ma grazie al cielo non lo fece. Jungsoon lo lasciò ed il marchio scomparve dal suo braccio." Yoongi raccontò tutta la storia a testa bassa. Jimin lo ascoltava in silenzio, con un'espressione triste sul volto.
"Non ho raccontato questa storia per spaventarti, scusa. Era solo per farti capire che non sempre il marchio ha ragione, ed ecco perché sono un po' scettico su questa cosa." Jimin gli sorrise.
In quel momento, un motorino passò velocemente nella direzione di Jimin che, spaventato, si bloccò con gli occhi spalancati. Yoongi lo tirò subito per il braccio ed entrambi caddero a terra, salvi.
Ci furono due minuti di silenzio, poi Yoongi fece un sospiro. "Mi hai fatto prendere un colpo, pensavo stessi per morire." Disse al più piccolo.
Jimin si coprì il viso con le mani, un po' in imbarazzo. "Grazie di avermi salvato."
Nessuno dei due parlò per un po', ancora sdraiati a terra.
"Hai proprio una bella voce, sai?" disse il minore, rompendo il silenzio.
"Cosa?" chiese Yoongi.
"Prima hai parlato per un po' ed ho notato che hai davvero una bella voce, è rilassante." Spiegò Jimin.
"Sei il primo che mi dice una cosa del genere."
Il maggiore arrossì e Jimin rise."Quanti anni hai?" chiese poi.
"Io?""Prima hai detto che sono molto piccolo. Ma tu non sembri tanto più grande. Quanti anni hai?" chiese ancora Jimin.
"Forse è perché sono basso, ma ne ho 20. Cioè, non sono neppure così grande ma nonostante tu abbia 18 anni sembri un bambino!"
Jimin scoppiò a ridere, poi prese il suo cellulare, dato che aveva ricevuto un messaggio, e si alzò.
"Aspettami qui." Si allontanò, entrando in un negozio di giocattoli lì vicino.
"Ma cosa sta facendo?" pensò il maggiore. Dopo due minuti il ragazzo uscì, con in mano un piccolo peluche.
"Il mio manager mi ha inviato un messaggio e tra poco sarà qui una macchina che verrà a prendermi" spiegò Jimin. Yoongi notò che il peluche aveva in mano una piccola lavagnetta ed un pennarello. Jimin ci scrisse qualcosa e la porse al più grande. "Non leggere fino a quando non me ne vado, okay?"
Yoongi annuì sorridendo. Che cosa carina. Dopo esattamente tre minuti videro la macchina arrivare.
"Eccola qui." Disse Jimin. "Ci vediamo hyung!" gli sorrise, salutandolo con la mano avvicinandosi alla macchina.
In quel momento Yoongi abbassò la testa per leggere ciò che c'era scritto sulla lavagnetta:
"Hyung, questo è il mio numero: +82 xx xxxx yyyy. Mi scriverai? Ho passato davvero una bella serata grazie a te. Ah, sei libero domani? Ho l'ultimo concerto del tour qui a Seoul, vorresti venire?"
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soulmates ♛ yoonmin
Fanfictioncompleted - tutti hanno un marchio sul braccio che indica la distanza tra se stessi e la propria anima gemella. [Iniziata il 22.07.2017] [Terminata il 20.08.2017]