soulmates ♛ yoonmin

10.751 km

Jimin e Hoseok cominciarono ad uscire molto spesso, ogni volta che il minore non era impegnato con cose di lavoro.

Si trovavano molto bene insieme e Hoseok aiutava il piccolino a non piangere ripensando a Yoongi.

Jimin aveva cambiato colore di capelli, i capelli scuri lo avevano stancato quindi decise di farli biondi. Gli stavano davvero bene, le fan (e non solo loro) apprezzarono molto.

"Wow sei... bellissimo." gli sorrise Hoseok. Jimin arrossì ringraziandolo.

Yoongi in quelle settimane si era sentito sempre più triste e solo, aveva trattato Jimin malissimo e ora gli mancava da morire. Se solo non si fosse arrabbiato così tanto con lui, in quel momento avrebbero potuto parlare a telefono o cose così. Ma il suo orgoglio fece in modo tale da non scrivere mai al minore per chiedere come si sentisse e come si trovasse in america da solo.

Tutti i giorni guardava il suo marchio e gli sembrava quasi che stesse sbiadendo. Non sapeva se era solo la sua immaginazione, ma giorno dopo giorno il suo marchio sembrava sempre meno visibile.
Ormai aveva imparato la cifra a memoria: 10.751 km. Non era mai stato così lontano da lui.

Jimin e Hoseok erano sempre più vicini, il primo si sentiva anche un po' in colpa di passare così tanto tempo con l'altro dato che pensava a Yoongi a casa da solo.
Aveva notato anche lui che il marchio era più chiaro del solito, e si chiedeva cosa stesse succedendo.

Una sera, Jimin era a casa di Hoseok e stavano guardando un film sul divano. Hoseok lo trattava in modo molto diverso da Yoongi: gli diceva cose che quest'ultimo non aveva mai avuto il coraggio di dirgli, gli parlava dolcemente e gli sorrideva continuamente. Jimin voleva molto bene al suo nuovo hyung, eppure gli mancava il modo in cui si comportava Yoongi. 

Hoseok ormai era innamorato perso di Jimin, ma il piccolino pensava sempre e solamente a Yoongi nonostante passasse il tempo con lui.

Quella sera, Jimin si addormentò sulla spalla del maggiore, il quale gli accarezzò la testa con cura, sorridendo. Una lacrima bagnò il suo volto, lui la asciugò subito, guardando il suo braccio, sul quale non c'era alcun marchio. Diede un bacio sulla testa di Jimin e lo fece sdraiare attentamente per non svegliarlo. Lo amava davvero.