"Manca un mese Abigail, poi sarai fuori. Cosa ne pensi?" chiede mio padre, battendo nervosamente le nocche sul tavolo.
"Ancora non lo so."
"Normalmente ci si sente angosciati, dicono. È un ulteriore cambiamento."
"Mi manca il mondo esterno" mormoro.
"Ti piacerebbe andare da qualche parte, fare qualcosa?"
"Vorrei andare al Lafayette Park."
"Il Lafayette Park?" esclama "Perché proprio là?"
Già, perché mai dovrei volere tornare lì dove sono stata con Cameron?
Mio padre mi scruta, ma non chiede più niente.
"Ho capito" conclude mio padre, davanti al mio silenzio.
"Mr. Archer, Abigail, l'ora di visita settimanale è terminata" ci dice Mrs. Crane entrando nel parlatorio.
"Di già? Non me n'ero accorto. Grazie Mrs. Crane, ora vado." Poi si rivolge a me: "Ci vediamo mercoledì della settimana prossima, Abigail."
Annuisco mentre gli sfioro la guancia con un bacio. E' incredibilmente cambiato da quando mi ha confessato della storia di lui e della mamma, si preoccupa per me, rispetta i miei silenzi, coglie le mie risposte.
"Presto sarai fuori, Abigail, e potrai riprenderti la tua vita." Nella sua voce colgo una nota di commozione dissimulata da un colpo di tosse.
"Papà" lo chiamo, prima che esca. Si volta.
"Come si capisce quando si è innamorati?"
Michael sembra pensarci su, cercare nella mente le parole giuste.
"È quando se anche solo lui si ricorda di te, non ti importa se tutto il mondo ti dimentica" risponde infine.
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Red as Blood, Red as Wine
General FictionAbigail ha sedici anni, una madre assente, un padre freddo e distaccato, un amico molto particolare e una lametta con cui si ferisce spesso per scappare da una vita che odia. Cameron ha diciotto anni, una madre che l'ha abbandonato, un lavoro che od...