Oggi è più freddo di ieri e mi vesto come se dovessi andare in Alaska e affrontare pericoli su una slitta trainata da huskies.
Mi affaccio alla finestra della camera e intravedo piccoli fiocchi di neve, che bello spettacolo.
Per colazione prendiamo i waffles e i mocaccini per avere energie durante la giornata.
Oggi abbiamo intenzione di andare a Times Square, la piazza con i maxi schermo che mi ricorda tantissimo la piazza di Londra che ho visto qualche anno fa.
Anthony non riesce a stare fermo, credo che sia contententissimo di essere qui come me.
Prendiamo tutti e 6 la metro diretta verso il centro della città.
Quando arriviamo a Times Square rimaniamo tutti sorpresi: si vedono tutti i palazzi con gli schermi attaccatti che la fanno sembrare una città futuristica.
Chiedo ad Ant se mi fa una foto, ma in realtà mi accorgo che mi sta facendo un video con il suo cellulare.
"C'mon Ant! (Dai Ant) Vorrei una foto ricordo" dico in tono irritato.
"Ok, volevo prenderti un pò in giro ahah. Su mettiti in posa"
Obbedisco e poi lui mi fa vedere la foto che è bellissima.
Mi affiora un ricordo: due anni fa a Londra ero andata con Matteo e Sofia e lui mi aveva scattato una foto simile a quella di Ant mentre Sofia mi stava sorridendo.
Mi scende una lacrima e Ant se ne accorge.
"Tutto bene?" Mi chiede mentre me la asciuga con la mano.
"Sì. Mi era balenato un ricordo triste" dico cercando di non piangere.
Decidiamo di farci fare una foto tutti e 6 insieme da un passante che accetta con piacere.
La mattina passa troppo in fretta e per pranzo ci fermiamo in un ristorante "italiano": spiego agli altri di come andrebbero preparate le vere lasagne e tutti rimangono rapiti dalla mia spiegazione eccellente.
Mi reco al bagno e mi arriva un messaggio da Mark sul gruppo 'fake american': "Hey Marta. Ci manchi. Ti faccio un bel resoconto: io e Tanja stiamo insieme, Sam credo che abbia trovato la ragazza, Carol è partita per un camp natalizio con le cheerleaders e Jake è migliorato a scuola"
Rispondo dopo poco: "Hey ciao Mark e ragazzi! Io sono a New York fino al 30 e mi sto divertendo tanto. Sono con la mia famiglia e quella di Anthony. Lui si sta comportando bene per adesso. Mi mancate anche voi amici miei!"
Mentre scrivo ripenso a tutto quello che ho vissuto con loro e che porterò per sempre nel mio cuore.
Il pomeriggio lo dedichiamo allo shopping.
Mentre camminiamo, sulla destra vedo un palazzo gigante e mi accorgo che è la sede di Tiffany e rimango senza parole.
"Direi che ti piacerebbe ricevere un gioiello Tiffany" mi dice Anthony.
"Ma magari!" Rispondo io mentre immagino di indossare tutti i gioielli della marca che ho sempre sognato di comprare.
"Mai dire mai!" Dice lui scomparendo dalla mia vista.
Purtroppo non ho comprato niente e la cosa è stranissima, perchè io amo comprare ovunque senza badare a spese.
Arriviamo in albergo sfiniti, ma contenti della bellissima giornata che abbiamo trascorso.
I miei genitori sono al piano di sotto a conversare con quelli di Ant.
Credo che vogliano passare una serata tranquilla e rilassarsi tra una chiacchera e l'altra.
STAI LEGGENDO
LA FINTA AMERICANA
ChickLitAMERICA, Stati Uniti, la meta preferita degli exchange students. HIGH SCHOOL, la scuola prediletta. MARTA, una ragazza milanese di 17 anni decide di partire per 10 mesi per questa meta ambita per cambiare la sua vita. Tra alti e bassi affronterà la...