CAPITOLO 39

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Io, Jules e Brandon stiamo facendo colazione in silenzio, immagino che anche loro siano agitati per la mia partenza come d'altronde lo sono io.

"Direi che hai preso tutto tesoro. Brandon, potresti prendere la sua valigia?" Chiede Jules al marito che prende la mia America Tourister gialla per la maglia e la porta nel baule.

"Hai dormito stanotte?" Mi chiede lei mentre, senza volerlo, sbadiglio come una mucca.

"Non tantissimo, ma recupererò a casa" dico abbozzando un sorriso.

"Tanto ci rivediamo a fine agosto, giusto?" Mi chiede e io annuisco.

Saliamo in macchina e Brandon mette la stazione 97.6 dove trasmettono la musica country e parte la nuova canzone di Blake Shelton che in questo momento non mi ricordo come si chiami.

Il viaggio fino in aeroporto passa tranquillo e vorrei che il tempo si fermasse in questo preciso momento.

Apro lo sportello alla velocità di una tartaruga e appoggio i piedi alla velocità di una lumaca.

I miei due genitori mi accompagnano e dentro ci sono già i miei amici e i genitori di Anthony che mi salutano sorridenti.

"Ciao bella" dice la mamma di Ant.

"Fai buon viaggio mi raccomando e rompi le scatole a mio figlio" dice abbracciandomi.

"Mi ha fatto piacere conoscerti Marta. Buona fortuna per il tuo futuro" dice il finto papà di Anthony e i due escono dal grande portone di vetro.

"Vado dal check-in desk e torno subito" dico mentre prendo la valigia; per fortuna sono dentro ai limiti per il peso del bagaglio.

Raggiungo gli altri e loro mi abbracciano.

"Ciao cara! Salutami tanto la tua famiglia. È stato un piacere conoscerti e ora sei parte della mia famiglia" dice Jules stringendomi a sè.

"Ciao piccola guerriera! Ti aspetto per un incontro di arti marziali! Fai buon viaggio figlia" dice Brandon abbracciandomi.

Jesy mi salta praticamente in braccio e dice: "Come farò senza la mia dolce metà? Ti prego, non spaventare le hostesses in aereo! Mi mancherai pazzoide e mangia la cioccolata anche per me"

Dove aspetta il suo turno e anche lei mi abbraccia mentre dice: "Grazie per avermi perdonata. Fai un buon rientro e pensami sfigata"

Ora è il turno di Mic che per la cronaca sta piangendo come una fontana.

Lo abbraccio e lui dice: "Caspita! Era da una vita che non piangevo così! Mi mancherai mongoloide del mio cuore. Pensami mentre dormirai. Ciao cacca mia"

John si avvicina e mi scompiglia i capelli e poi mi abbraccia e dice: "Ciao karateca bella! Aspetto una rivincita! Mi raccomando, dai una bella tamburata al tuo ex e alla tua ex migliore amica"

E ora tocca al mio ragazzo che per tutto il tempo non ha fiatato.

Si avvicina titubante, ma poi mi abbraccia come se fosse l'ultima volta che mi vede.

"Fai buon viaggio piccola mia! Mi mancherai tantissimo, ma so che un giorno ci rivedremo"

Mi bacia davanti a tutti, ma mi voglio godere questo attimo.

Prendo la valigia e mi dirigo verso i controlli.

"Vi amo" urlo alla mia pazza famiglia.

Mi giro prima di entrare e loro mi salutano.

Faccio passare la borsa nel rullo ed entro nel gate 11.

Mi siedo nella sala d'attesa e apro il secondo libro di Percy Jackson e mi immergo nella lettura fino a quando non mi vibra il telefono.

LA FINTA AMERICANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora