CAPITOLO 32

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La giornata di ieri è stata bellissima: Ant mi ha portata nel suo posto magico-il promontorio- e abbiamo passato dei momenti indimenticabil; mi ha regalato una collana con le nostre iniziali e per poco non morivo di felicità tra le sue braccia che ormai sono diventate il mio nido di protezione, il mio riparo e soprattutto la casa dove tornerò sempre.

Oggi non ci siamo visti perché domani ha una gara di surf e se passa riesce ad accedere al campionato e così ho deciso di non disturbarlo anche perchè lo distrarrei.

In realtà non sa che io e gli altri lo andiamo a vedere e credo che la sorpresa gli piacerà.

Arrivo a casa di Jesy un'ora prima della gara e ho inventato una scusa pur di non far sospettare niente al mio ragazzo.

"Quindi? Sospetta qualcosa?" Mi chiede John risvegliandomi dai miei pensieri.

"No, non sa niente. Secondo me ci uccide comunque" dico ridendo mentre gli altri mi guardano preoccupati.

"Ma no dai! Sarà felice di avere dei fans come noi" dice Mic mettendosi la mano sul cuore e inizia a recitare il Pledge of the legion:
"I pledge allegiance to my flag and to the Republic for which it stands, one nation under God, indivisible, with liberty and justice for all"

"Ehm Mic, se ti metterai a cantare finirai in acqua a sguazzare con gli squali mentre Ant ti abbandonerà al tuo destino" dice John e Mic sbianca.

"Ma secondo te io farei una cosa del genere?! Mica sono così stupido! Di certo tiferò per lui!" Urla come un pazzo scatenato.

Io inizio a scuotere la testa mentre seguo le ragazze in cucina.

Jes mi offre un bicchiere d'acqua che accetto molto volienteri visto che non ho ancora bevuto da stamattina, lo so sono aliena!

Bussano alla porta e entra Dove con il fiatone, poverina sembra che debba morire da un momento all'altro.

"Sono arrivata! Scusate il fiatone, ma ero stra in ritardo" dice accasciandosi sul divano sfinita come se avesse corso una maratona mentre Mic le fa aria con le braccia.

"Sua altezza, desidera che le porti qualcosa di disettante per calmarle la sete?!" Chiede Mic mentre lei si sfila una scarpa per tirargliela, ma Micheal riesce a scivarla.

"Ti è andata bene, ho una mira pessima" dice lei mentre io mi siedo sulla poltrona color cacca che Jesy tanto adora, in realtà la venera come se fosse d'oro.

"Ovvio che non sai tirare, sai la tua manicure potrebbe rovinarsi" continua Mic stringendo le labbra per non scoppiare a ridere.

"Hey sgorbio, al posto di prendermi in giro, perchè non metti in moto la macchina? Non vorrei che arrivassimo tardi alla gara" dice Dove uscendo dalla porta mentre gli altri la seguono e Mic diventa verde in volto.

"Muoviti Mic" dice Cho mentre ci raggiungono a passo spedito.

Arriviamo decisamente presto e così troviamo subito parcheggio.

Ci sono così tanti stands che ho perso il conto e fra poco arriverà la mandria di tifosi a rifocillarsi prima dell'evento.

Sto per girare a destra quando John mi tira per il braccio mentre mi fa il segno di stare zitta.

Ant passa vicino a noi e per fortuna non ci vede.

"Andiamo dagli spalti prima che ci becchi" dico io sgusciando fuori dal nostro nascondiglio improvvisato.

Troviamo posto in prima fila.

Nel giro di dieci minuti, le tribune si riempono e c'è un via vai di persone quasi assurdo.

LA FINTA AMERICANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora