Mic mette in moto l'auto pronto per tornare a casa.
Siamo tutti stanchi e desideriamo solo dormire.
Quando io e Ant siamo rientrati nella villa, abbiamo visto Jesy vomitare mentre John cercava di tenerla in piedi e perciò abbiamo optato per tornare a Santa Cruz.
In questo momento Jesy ha la testa appoggiata sulle mie gambe e sta dormendo tranquilla.
John e Cho stanno parlando di tecnologia e sono noiosi mentre io faccio finta di essere interessata al discorso.
Mic guida fortissimo, ma è attento ad ogni ostacolo.
Infine Ant guarda fuori dal finestrino e io lo osservo di nascosto e vorrei che si girasse e dicesse una delle sue frecciatine da antipatico così lo odierei e lo fisserei di meno.
I miei pensieri vengo interrotti dal rombo della macchina di Mic che si ferma davanti a casa di Ant e io devo scendere senza svegliare Jesy.
"Ciao ragazzi!" Dico mentre saluto ognuno di loro e così fa anche Ant.
"Hey scema! Notte eh" dice lo scorbutico.
"Ciao Ant-ipatico" dico in italiano e lui ride senza aver capito quello che ho detto.
"Prima o poi capirò l'italiano!" Dice pensieroso.
"Sai dire qualcosa in italiano?"
"Oltre a pizza?! Certo" dice mostrando interesse.
"Dai, sentiamo" dico con curiosità mentre vedo che lui si avvicina a me con cautela.
"Ti amo, che significa ti voglio bene" dice scandendo la parola "ti" e io lo guardo perplessa e confusa allo stesso tempo.
"Ma questa frase si dice solo tra fidanzati Ant!" Dico ridendo per nascondere l'imbarazzo.
"Lo so benissimo! Mi piace dirlo, perchè so che è una frase importante e sembra quasi una melodia. E so che ti ho stupito ed era proprio ciò che volevo. Sappi che sei la prima ragazza a cui dico 'ti voglio bene' " finisce la frase così ed entra a casa sua.
Apro la porta della camera e mi butto sul letto.
Come faccio a dirgli ciò che sento per lui?
Ho paura di ferirlo, ma non riesco a togliermelo dalla testa e quando dice delle frasi forti, mi piace di più e quando me lo ritrovo davanti, mi mancano le parole e faccio la dura per non farglielo capire.
Sono davvero patetica!
Mi ritrovo a fissare il soffitto per non so quale ragione mentre cerco in tutti i modi di prendere sonno, ma a quanto pare ha deciso di prendersi una vacanza e di lasciarmi in balia dei miei dubbi che si muovono nella mia testa e che non mi abbandonano mai.
Quindi decido di sgattaiolare fuori di casa e di andare in spiaggia come faccio tutte le sere quando non riesco a dormire.
Prendo la felpa dalla scrivania e le ciabatte e esco dalla porta della cucina in punta di piedi per non fare rumore.
È buio pesto, ma la luce della luna illumina giusto per vedere le onde del mare che si muovono avanti e indietro creando un loro ritmo ed equilibrio.
Mi siedo e mi lascio coccolare dalla brezza marina dell'oceano.
Il silenzio che mi circonda è bellissimo e vorrei che fosse così sempre.
Poi intravedo una figura nel buio, ma non riesco a distinguerla.
"Heyyy" dice la voce.
"Ant?! Che ci fai qui?" Chiedo spaesata.
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LA FINTA AMERICANA
Chick-LitAMERICA, Stati Uniti, la meta preferita degli exchange students. HIGH SCHOOL, la scuola prediletta. MARTA, una ragazza milanese di 17 anni decide di partire per 10 mesi per questa meta ambita per cambiare la sua vita. Tra alti e bassi affronterà la...