La base operativa dei WGF si trovava in una montagna, perfettamente mimetizzata con la flora circostante.
Ma non crediate che sia un buchetto in una rocccia, era tutt'altro.
La base era provvista di una camera da letto per ogniuno, una cucina collegata direttamente al salotto con TV, una zona per le pozioni (che veniva usata principalmente da Mario), una stanza pc, logicamente il bagno, il magazzino e la sala allenamenti, il posto preferito da Lyon.
Si può dire che si trattavano bene.
Quel giorno però, la base era più movimentata del previsto.
<AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH>
Lyon stava dando di matto, era il secondo tavolo che rompeva in una settimana.
<Calmati Lyon, qua finisce che fai saltare in aria la base!> cercò di calmarlo Stefano poggiandogli le mani sulle spalle<fai un respiro profondo...>
Lyon seguì il consiglio dell'amico, strinse i pugni fino a sbiancare le nocche e fece un profondo respiro, cercando di mandare via lo stress accumulato <Grazie amico>lo ringraziò Lyon finalmente calmo ma comunque determinato.
<Bomba disinnescata, potete entrare!>disse Stefano.
Dalla porta sbucarono una chioma nera e una marrone dalla quale spuntavano due orecchie da gatto.
I due entrarono e Mario iniziò a fare il quarto grado a Lyon<Non puoi scaldarti così ogni volta che non li pigliamo!È il secondo tavolo che rompi!Almeno prima sfogavi la tua rabbia in sala allenamenti!>
Lyon, palesemente turbato e stufo di farsi scappare sempre quei dannati demoni, sospirò e disse<Hai ragione...dai, cerchiamo altri indizi, non possono essere andati tanto lontano!>
Anna, succube da un male di testa cronico, disse<Io passo, dopo l'ultimo attacco nella foresta di quercia sono a pezzi, mi scoppia la testa>
Stefano, riuscendo a comprendere l'amica gli rispose<Anna, controlla dell'armadietto il bagno, ci dovrebbe essere un'aspirina>Quindi Anna ringraziò e se ne andò in bagno, alla ricerca dell'aspirina.
Lyon disse<Allora siamo rimasti in tre, forza, mettiamoci a cercare>.
<Io passo> la voce era palesemente quella di Mario che si allontanava per il corridoio verso la zona pozioni.
Lyon, spazientito gli urlo <SEI MOLTO D'AIUTO ALLA SQUADRA!>
Dal corridoio arrivò come risposta un "Lo so!" molto sfacciato.
Stefano, seppur non fosse un genio, decise di aiutare lo stesso l'amico<Dai, non ti demoralizzare, siamo ancora in due>.
Entrambi si diressero verso la stanza dei pc e iniziarono a vedere gli avvistamenti più recenti.
Nell'ultimo mese la concentrazione delle loro apparizioni si verificavano sempre nella foresta.
Era del tutto scontato dove poteva essere il prossimo attacco...ma a Lyon la storia puzzava...e non era Mario che era appena andato in bagno.
Lyon staccò lo sguardo dal pc, si accasciò sulla sedia e disse <È oltremodo sospetto...gli attacchi si concentrano tutti intorno alla foresta a Nord...ma cosa vogliono...>
Stefano continuò ad osservare la mappa presente sul pc e a leggere sui vari fogli presenti sulla scrivania.
Il rosato, senza accennare una parola, prese un pennarello e agguantò l'articolo del primo avvistamento.
Lyon lo stava a guardare, si vedeva che la chioma rosa avesse in mente qualcosa.
Stefano, quasi meccanicamente, prendeva un articolo alla volta e segnava con il pennarello una piccola X sullo schermo, fino a che sullo schermo non erano presenti cinque segni.
Stefano sentenziò<Io non credo che stiano cercando qualcosa...>Lyon guardò con più attenzione la forma che facevano i segni e sgranò gli occhi<...la stanno proteggendo>
Infatti le X formavano un cerchio che comprendeva una determinata parte della foresta.
Lyon, preso dall'euforia abbracciò l'amico e iniziò a correre verso il corridoio dicendo<TUTTI AI POSTI DI COMBATTIMENTO, SI PARTEEEEE!!!>
Stefano, ancora nella stanza e con qualche osso rotto per via dell'abbraccio, spense il pc e seguì da Lyon nel salotto, dove si trovavano anche Anna e Mario, sicuramente allarmati dalle urla del leone.
Mario, disse<Lyon, che è successo?>Lyon rispose con una nota di eccitazione e dramma<SEMPLICE!Io è Ste abbiamo trovato una nuova traccia!!!La nostra teoria è che non stiano cercando qualcosa ma bensì la stanno proteggendo!!>
Anna, conoscendo il suo compagno, disse<E logicamente tu vuoi andare a vedere cosa stanno proteggendo, giusto?>e Lyon le rispose<LOGICO!Forza, preparatevi per il viaggio e fra un quarto d'ora ci ritroviamo qua, pronti per partire!>
I quattro si sparpagliarono per la base alla ricerca di ciò che gli sembrava più utile e ad armarsi.
Esattamente come previsto dal leone, dopo alcuni minuti tutti e quattro erano riuniti davanti alla porta quando Lyon urlò<VERSO LA FORESTA!>e i suoi amici lo seguirono a ruota, varcando la soglia della loro base.
I quattro camminarono per una giornata intera, in quel momento stava sorgendo l'alba e in lontananza si poteva benissimo scorgere l'inizio della foresta.
Tutti e quattro, però, avevano una strana sensazione, come se la loro anima fosse ricoperta da una sostanza vischiosa che gli impedisce di proseguire, come se fosse meglio tornare indietro, come se fosse meglio non essere li.
Lyon, percependo l'umore della squadra, disse<Dai ragazzi, entriamo...facciamolo per l'umanità...>ma il suo amico corvino non era mica scemo e gli disse ghignando <Non ci credi nemmeno tu>.
Il leone, sconfortato, sibilò un "beccato" pieno di amarezza per poi inspirare una grande quantità di aria e buttarla fuori in pochi secondi, per eliminare la tensione del momento una seconda volta.
Determinato fece il primo passo all'interno della foresta, seguito dal gruppo.
Si addentrarono tra i maestosi alberi e tra i rovi della foresta, l'aria era ferma, non soffiava neanche un filo di vento, e le chiome coprivano il cielo rendendo l'aria viziata, nonostante fossero all'aria aperta.
Si aspettavano orde di mostri, ma così non fu...c'era uno spettrale silenzio, rotto solo dal rumore dei loro respiri e dai loro passi...non una parola osavano dire, come per non disturbare quel silenzio che già avevano rotto.
Si sentivano perennemente osservati, come se ogni foglia, ogni ramo, ogni tronco, avesse occhi piccoli, con lo sguardo perennemente puntato su di loro.
Mario si fermò<fermi>disse quasi come un sussurro.
Gli altri si fermarono e si girarono verso di lui aspettando che parlasse, che dicesse qualcosa, qualsiasi cosa pur di placare quel silenzio spettrale.
Anna fermò il suo sguardo verso Mario e disse<Mario...tutto ok?>
Mario rispose<No...per niente...ho un orribile presentimento...Lyon, come avete capito che loro proteggevano qualcosa?>
Il leone, palesemente confuso rispose<Beh, Stefano ha osservato dove erano stati gli ultimi avvenimenti di questo mese e, segnandoli sulla mappa formavano un cerchi perfetto...esattamente dove siamo ora...>
Mario pareva sempre più agitato, purtroppo le sue paure erano fondate e, alzando un po' il tono i voce, come per sgridarli, disse<E a voi due non è minimamente passato per la testa che potrebbe essere una trappola?!?>
Tutti vennero colpiti da quel sentimento naturale per chiunque, ma un punto debole per un eroe:la paura.
Si maledicevano mentalmente per non aver dato retta alla sensazione che avevano prima di entrare nella foresta.
Si misero tutti in posizione d'attacco, tutti e quattro a coprirsi le spalle l'un l'altro.
Anna parlò<Sembra tutto tranquillo...>e Stefano la seguì<Cosa credevi?Che fosse una fanfiction dove il cattivo compare nei momenti più ovvi!?>Lyon concluse<Beh, allora torniamo ind->
Dalla foresta arrivò alle loro orecchie delle voci che litigavano, urlavano e sbraitavano parole non comprensibili, forse per la lontananza, dai quattro.
I ragazzi, straniti, si mossero con agilità verso quelle urla di più voci.
Si muovevano piano, stando attenti a non calpestare rametti o roba che poteva fare rumore.
La foresta terminò, lasciando davanti a se un piccolo spiazzo circolare illuminato dai pochi raggi del debole sole del mattino e l'unico suono udibile era il cinguettio di un pettirosso poco più in là.
Non c'era nessuno...
I ragazzi camminarono fino al centro di quel cerchio troppo preciso per essere naturale.
La stessa sensazione...avevano la stessa sensazione che avevano sentito prima di entrare si era ripresentata.
Le voci si erano placate, non si sentiva più niente...anzi, tutto attorno a loro si sentivano risate trattenute, risate malefiche.Il giovane sentì un forte dolore alla testa, le palpebre si chiudevano da sole, attorno a lui le immagini erano sfocate, cadde all'indietro ma venne prontamente preso dagli amici che continuavano ad urlare il suo nome nel tentativo di di farlo riprendere.
<LYON...LYON!!>
Prima di chiudere definitivamente gli occhi, vide i tre che lo sorreggevano guardare dritto davanti a loro, con un'espressione di pure terrore nei loro volti.
L'ultima cosa che vide prima di cadere nel buio più totale, furono due occhi...due occhi bianchi.
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Dream
FanfictionI sogni portano le più strane realizzazioni e ancora non comprendiamo come la mente, nella sua complessità, crei scenari che, giusto prima di aprire gli occhi, ci sembrano la realtà. Lyon capirà la differenza tra sogno e realtà, ma non è detto che l...