Arrivati in cucina trovarono la tavola già apparecchiata e una pentola ancora fumante.
<Quelle ragnette sono adorabili, fanno sempre più del dovuto>
disse il demone ridendo, per poi avvicinarsi alla pentola e alzare il coperchio <Spero che ti piaccia la carbonara> disse rivolto al leone.
<Scherzi?Io sono una pattumiera, mi mangio di tutto!>rispose scherzando il leone, per poi sedersi in uno dei due posti apparecchiati.
Il demone diede un piatto di pasta al leone e uno per lui e insieme iniziarono a mangiare, nel più completo silenzio.
Ma non era quel silenzio imbarazzante, semplicemente non c'era nulla da dire, ma il demone non la pensava allo stesso modo.
<Allora?Qual'è la tua stanza preferita?>disse per poi mangiare un'altra boccone.
<Sicuramente quel salotto pieno di console e con la piscina, inoltre è la camera più colorata> disse il leone con una strana luce negli occhi al solo pensare di tutta la moltitudine di giochi presenti.
<Beh, se vuoi dopo facciamo una partita a Rainbow Six>propose Herobrine <Ci sto!>rispose Lyon.
Al leone la situazione puzzava ancora...stavano parlando come vecchi amici, quando meno di ventiquattro ore fa se si vedevano si sarebbero già uccisi a vicenda.
Il demone, finito di mangiare, si alzò da tavola e posò il suo piatto e il suo bicchiere nel lavabo sotto lo sguardo attento del leone.
<Hey Leone, posticipiamo la partita? Ho delle robe da sbrigare>disse Hero sorridendo a Lyon <Certo> rispose quest'ultimo, per poi vedere il maggiore uscire dalla cucina e, nel corridoio, urlare<SE MI CERCHI SONO IN CAMERA MIA!> che come risposta ottenne un semplice <OK> da parte del minore.
Appena anche Lyon finì di mangiare ripose il piatto, il bicchiere e le posate nel lavandino e sistemò il tavolo.
Sappiamo tutti come è fatto Lyon, non può stare un secondo fermo, infatti, vedendo la montagna di piatti da lavare, decise di fare un favore al coinquilino, d'altronde sarebbe vissuto anche lui la, dovevano dividersi i compiti da fare.
Intanto però il demone stava avendo un'animata telefonata con un suo amico dagli occhi rossi. <Si...ti ho detto che si fida... no, non sono una ragazzina in crisi ormonale!!...Si, crede che sia innocuo, più o meno...non ti preoccupare, tu e Null tenetevi pronti, a proposito, grazie...TI RINGRAZIO PER UNA VOLTA NELLA MIA VITA È TU FAI LO STRONZO...Vabbè, ciao!>
Il demone spense la chiamata e lanciò il cellulare sul letto mentre fantasticava.
Voi logicamente vi starete chiedendo su cosa, ebbene il demone stava immaginando cose poco caste da fare al povero leone.Imprecò mentalmente quando, immaginandosi Lyon gemere come una puttana sotto di lui, legato, mente lo penetrava, una protuberanza nei pantaloni era più che evidente del solito. <Merda...>
Per un momento pensò di andare dal minore e sbatterselo violentemente ma doveva seguire il piano 'Niente molestie alla Daddy Hero, mi raccomando!'
Queste erano le precise parole di Null, che insieme ad Entity stavano aiutando Hero a fare una cosa: possedere il leoncino.Finché il Consiglio teneva sottocchio il piccolo poteva scordarselo, doveva trattenersi per due mesi, poi potevano andare tutti a fanculo perché Lyon sarebbe stato suo e di nessun altro.
Arreso sospirò e decise di andare in bagno per fare quello che andava fatto per calmare i suoi istinti da predatore.
Intanto il piccoletto aveva finito di lavare i piatti e, nell'andare dalla cucina all salotto più grande, notò Hero, abbastanza accigliato, che si dirigeva verso il bagno.

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Dream
FanfictionI sogni portano le più strane realizzazioni e ancora non comprendiamo come la mente, nella sua complessità, crei scenari che, giusto prima di aprire gli occhi, ci sembrano la realtà. Lyon capirà la differenza tra sogno e realtà, ma non è detto che l...