Sentendo solo il battito del suo cuore, ad occhi chiusi, oltrepassò quel portale azzurrognolo.
Non sentendo più quella strana sensazione gelatinosa tipica dei portali, aprì lentamente le palpebre stranito dal brusio, con un'espressione determinata.
Appena i suoi occhi ambrati cercarono di capire dove si trovasse, una miriade di flash quasi lo accecarono e la moltitudine di giornalisti continuava a fargli domande su cosa fosse successo quella sera e se quel video era vero, ovviamente.
Stufo di tutto quel casino prese un bel respiro e urlò a pieni polmoni <FEEEEERMI!!>
Un silenzio tombale si calò in quella che Lyon identificò come la sala del trono; bianca, fatta di quarzo con intagli in diamante, un lungo tappeto rosso e un grande trono in oro: si, era decisamente la sala giusta.
Tra la moltitudine di gente là presente, oltre ai paparazzi, c'erano un po' di persone da lui conosciute tra qui anche i suoi ragazzi, che si stavano facendo spazio tra la folla per raggiungere il loro capo.
Lyon aveva un'espressione seria mentre inceneriva tutti i paparazzi con lo sguardo.
Dalla folla i tre sbucarono fuori e abbracciarono il leone che ricambiò piacevolmente il gesto: doveva ammettere che la sua squadra gli era mancata.
<Allora ragazzi, torniamo a casa?> disse per poi girarsi verso il portone il legno massiccio, ma venne fermato dalla voce di Mario <Lyon... prima credo che tu ci debba dare delle spiegazioni>
Il leone si girò lentamente, indeciso sul da farsi, perché, anche se avevano pianificato tutto nei minimi dettagli, non gli andava di mentire alla sua squadra.
Sospirò "È il momento della recita" pensò e iniziò a parlare incazzato <Non ho la minima idea di chi cazzo abbia messo in giro quel video, ma so per certo che è una grande stronzata e se qualcuno ci ha creduto vuol dire che non mi conosce> Mentre Lyon parlava qualche flash scattava foto per avere là notizia in prima pagina e delle telecamere che trasmettevano in diretta stavano riprendendo tutto.
<E ora, torniamo a casa> sentenziò guardando i suoi amici che lo osservarono come sollevati, mentre lui si sentiva sporco dentro, come se potesse percepire la delusione del suo amore.
Chiedendogli scusa mentalmente si diresse fuori con i suoi compagni e anche lì non mancava di certo la folla che gli diceva cose del tipo "Sapevo che non ci avresti mai tradito!!!" Oppure "LYON TI AMO!!" O ancora "Io non c'ho mai creduto a quei video!!".
Il leone si sentì un improvviso peso al cuore, si sentiva come se stesse tradendo Hero...
Mario lo notò e gli chiese <Hey Lyon! Tutto ok?> al che il capitano annuì e si diresse a passo svelto verso la base seguito dai tre.
Durante il tragitto castello-base i suoi compagni gli raccontavano come si erano preoccupati per lui e il castano gli sorrideva... come gli era mancata la sua famiglia.
Purtroppo però, entrando in casa, Anna fece una considerazione che portò il cuore del leone a stringersi in una morsa dolorosa <E bene che questa cosa sia finita così, se si veniva a sapere che stavi con quel demone, Notch ti avrebbe dato i secondi contati>
Tutti annuirono... tutti tranne Lyon.
Chiusero la porta alle loro spalle, diressero tutti nel salotto e si lanciarono sul divano; il capo però rimase in piedi.
<Amico, oggi sembri diverso... tutto ok?> chiese Stefano preoccupato.
"Fanculo il piano, devono sapere" pensò il castano per poi guardare i tre negli occhi e iniziare a parlare <No, non è tutto ok, ho paura, non riesco a capire perché è così difficile essere se stessi, e io non sto affatto bene. Non mi importa delle conseguenze, voglio solo che voi sappiate la verità...>

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Dream
FanfictionI sogni portano le più strane realizzazioni e ancora non comprendiamo come la mente, nella sua complessità, crei scenari che, giusto prima di aprire gli occhi, ci sembrano la realtà. Lyon capirà la differenza tra sogno e realtà, ma non è detto che l...