Lyon era tornato più o meno quello di una volta: un capo affidabile con i suoi compagni e un fidanzato coccolone con il suo demone.
I quattro erano appena rientrati da un allenamento che avevano fatto quella mattina, affamati come non mai.
Stefano si diresse subito in cucina a cucinare un'abbondante pranzo, Mario andò a farsi una doccia e Lyon stava per andare in camera ma venne fermato da Anna sorridente <Hey Lyon, che bello vederti così!> per poi sorpassarlo.
<Così come?> chiese il castano non capendo l'allegria della ragazza.
<Felice... semplicemente felice> rispose girandosi e non smettendo di sorridergli, al che Lyon ricambiò il gesto e chiese, dirigendosi nella sua camera <Si nota così tanto?>
Anna ridacchiò e annuì per poi guardare il leone che apriva la porta di camera sua e disse <Ti sei mai fatto vedere vero da Herobrine?>
Il castano si bloccò sul posto; non se l'aspettavo quella domanda e non voleva neanche pensare a ciò che lei intendeva per "vero".
Rispose ridacchiando, cercando di non sembrare troppo rude <No... non lo sa, e tenterò di tenerlo per me finché non mi sentirò pronto. Ci vediamo a pranzo Anna.> e chiuse la porta.
Ci rimurginò sopra per un altro po', per poi andare a mangiare con i ragazzi un piatto di spaghetti e vongole; Stefano si era proprio superato.
<È delizioso!> esclamò Mario estasiato <Dovresti farlo più spesso!> continuò.
<Dovete ringraziare il fatto che avevo le vongole fresche in frigo> spiegò lui mentre si sedeva e iniziava a mangiare.
Dopo un po' i ragazzi finirono di pranzare e, ancora seduti, Stefano chiese <Sei pronto Lyon?>
Il leone lo guardò interrogativo e disse <Per cosa dovrei essere pronto?>
I tre si schiaffeggiarono la faccia, Lyon li guardava interrogativo ed Anna disse <Ma sei serio?Ti sei dimenticato che oggi è SABATO e tu SABATO dovevi uscire con il demone?>
Il leone sbattè le mani sul tavolo lanciandosi letteralmente in camera sua per prendersi il cellulare e vedere se in demone lo aveva chiamato.
Accese velocemente il cellulare, maledicendo più volte Touch ID perché non lo faceva accedere, e controllò i messaggi trovandosene uno del suo amato demone.
"Cucciolo, ti vengo a prendere alle 8, dii ai tuoi ragazzi che rimani con me fino a domani mattina, ci divertiremo insieme, ti amo"
Lyon si morse il labbro rileggendo il nomignolo affidatogli e quel "ti amo" finale, e rispose al demone.
"Ok, io ti aspetto, per i ragazzi non c'è problema. Ti amo anch'io"
Chiuse il cellulare rosa e scese sospirando sollevato lanciandosi poi sul divano dove venne raggiunto poco dopo dai tre.
<Allora?> chiese Anna ghignando.
<Primo, mi viene a prendere alle 8, secondo, rimango là fino a domani mattina. Fine.> spiegò lentamente Lyon sospirando.
Stefano allora intervenne con uno sguardo perverso <Vi devo ricordare le protezioni, ragazzi vogliosi?>
Il castano diventò rosso peperone e rizzò la schiena iniziando a balbettare cose sconnesse <COSA?!? Cioè, io, lui...no, ok si. Ma no, Bho forse cosa sto dicendo?!?!NON SIETE I MIEI GENITORI!! Cosa c'entra?!>

STAI LEGGENDO
Dream
FanfictionI sogni portano le più strane realizzazioni e ancora non comprendiamo come la mente, nella sua complessità, crei scenari che, giusto prima di aprire gli occhi, ci sembrano la realtà. Lyon capirà la differenza tra sogno e realtà, ma non è detto che l...