23-Dolore

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Un brivido di terrore avvolse il corpo del minore e tentò di indietreggiare con il busto guardando negli occhi il maggiore.

Riconobbe subito quello sguardo, per sua sfortuna, pieno di malizia, odio e pazzia, lo stesso sguardo che gli aveva provocato quei tagli, lo stesso sguardo del demone che ora si stava leccando le labbra non smettendo di osservare il minore tra le sue braccia.

Lyon non se ne rese neanche conto e il demone si fiondò a capofitto su quelle labbra invitanti, andando subito, con prepotenza, ad inserire la lingua esplorando la bocca del minore mentre quest'ultimo sentiva che in quello che faceva il maggiore non c'era amore, solo perversione.

Improvvisamente il maglione giallo venne strappato dal corpo del minore e quest'ultimo approfittò del momento per fuggire, ma con il maggiore sull'uscio della porta, si ritrovò schiacciato alla parete, accanto al letto.

Una situazione di merda.

Il demone si teletrasportò davanti a Lyon e si avventò sul collo del succhiando e mordendo, facendo scappare un ansimo strozzato mentre Hero torturava con una mano uno dei due bottoncini rosei del minore e l'altra mano era appoggiata al muro.

Il leone tentava di spingere in dietro quel folle premendo come poteva sul suo petto improvvisamente nudo e singhiozzando un <H-Hero!>

Senza un minimo di ritegno il maggiore prese per i capelli il minore, facendogli strizzare gli occhi e lasciando che la sua bocca facesse uscire un gridolino per il dolore, e si avvicinarono <Non mi toccare o parlare lurida troia, sarò solo io a sfondare a sangue il tuo bel sedere>

Lanciò, poi il tremante Lyon sul letto, e non crediate che il minore non ne abbia approfittato per fuggire, ma il demone lo ha preso per la caviglia e tirato sotto di lui.

Il leone sentì le grandi mani passargli poco dolcemente le mani sulla nuda schiena e palpagli il sedere fino a far uscire i segni rosse delle dita.

<F-Fermo!> quando il leone trovò il coraggio per parlare ricevette solo in cambio un forte schiaffo in viso, quasi con l'intenzione di staccargli la testa.

<COSA NON HAI CAPITO CHE NON DEVI PARLARE?!> sbottò poi il demone girando Lyon in modo da avere una meravigliosa visuale del suo fondoschiena poco coperto.

Il leone però, si divincolava più del previsto, sapeva cosa sarebbe successo di li a poco, e piccole perle bagnate vennero a formarsi sugli occhi del minore che il un impeto di paura e coraggio sbottò tremante <FERMO!>

Ed effettivamente funzionò, il demone si fermò, ma non si azzardava neanche un secondo a mollare i fianchi del più piccolo che aveva arpionato.

Una speranza in Lyon si accese, ma venne spenta da una voce inquietante provenire dal demone dietro di se <Le cattive cagne devono essere punite> per poi scomparire e apparire davanti al comò, frugando fra gli oggetti.

In quel millisecondo Lyon si lanciò verso la porta ma il demone, dopo aver trovato ciò che cercava, si teletrasportò davanti e lo prese nuovamente per i capelli fino al letto.

Prima che Lyon se ne accorgesse si ritrovò ammanettato nella posizione di prima e non poté fare a meno di tremare e tentare di urlare ma la voce gli si strozzò in gola quando la mano del maggiore andò a scontrarsi con la natica destra del più piccolo lasciando la forma della manata rossa.

Improvvisamente Hero arpionò gli slip di seta e li strappò senza ripensamenti.

Il leone tremava peggio di una foglia, le manette gli stavano lacerando i polsi, le gemme salate ormai erano scivolate silenziose e solitarie mentre strizzava gli occhi imprigionato quelle sue perle ambrate.

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