Gli uccellini erano in letargo, il freddo sole sorgeva su Dedland e riscaldava quel poco che poteva, il manto di neve bianca continuava a coprire i tetti delle case e le fronde degli alberi e un leone ed un demone si amavano.
Tutto perfetto.
Hero lentamente si stava risvegliando dal suo sonno, felice del fatto di avere il corpo del suo piccolo accanto.
Aprì finalmente gli occhi trovandosi davanti il volto del minore rivolto verso il suo viso, mettendo in risalto il collare, con la bocca leggermente aperta e con un'espressione tranquilla.
Lo stesso piccolo che la sera precedente gli aveva detto che lo amava, o quasi, e lo stesso cucciolo che lui bramava da così tanto tempo.
Il volto sereno, i capelli leggermente disordinati, il respiro regolare... in poche parole era un'angelo agli occhi del demone.
Lyon si stava lentamente svegliando, sbadigliò mettendosi una mano davanti alla bocca e aprì piano entrambi gli occhi trovandosi davanti il volto del maggiore che lo guardava dolcemente.
Il minore si infiammò pensando a ciò che voleva digli e a cosa era successo la sera prima.
Si morse il labbro abbassando lo sguardo e maledicendosi mentalmente per essere stato m
così stupido e innocente; doveva capire subito che stava correndo troppo e che una relazione tra loro due era impossibile.Allora si alzò lentamente, spostò le coperte dalle sue gambe ma, mentre stava per andarsene, il tono autoritario di Hero lo fermò.
<E tu dove pensi di andare?Mi vuoi abbandonare così?> disse il demone stranito dal comportamento del leone mentre quest'ultimo non capiva cosa stava succedendo.
Il leone venne di nuovo lanciato sul letto, senza avere il tempo di intendere o di volere e, subito dopo, il demone si sedette sopra di lui puntando le mani ai lati della sua testa, facendolo saltare per lo spavento.
Lyon, accortosi della situazione, diventò il parente più stretto di un pomodoro e si coprì il viso con le mani.
<Perché te ne vai così di fretta?> chiese poi freddamente il demone prendendo entrambi i polsi del minore con forza.
In quella situazione il leone non sapeva se essere imbarazzato o avere paura.<Rispondi> continuò il demone determinato a capire il perché di quel comportamento; soprattutto dopo quello che gli aveva detto la sera prima.
<Beh...i-io...> disse per poi morderei il labbro inferiore mentre gli occhi iniziavano ad inumidirsi <Ho pensato c-che dopo quello che è successo i-ieri tu non ricambiassi...>
Il minore chiuse gli occhi, pronto per chissà cosa quando la pressione sui polsi scomparve.
Il demone gli aveva lascito i polsi ma gli prese il volto con entrambe le mani e si fiondò a capofitto su quelle labbra, ormai diventate la sua droga.
Un bacio... assolutamente non come quello fatto nella piscina.
Questo aveva molta più passione, più desiderio, da parte di entrambi.A chiedere l'accesso con la lingua fu Hero che, dopo averlo ottenuto senza esitazione, comandava la situazione mentre il minore era pervaso da mille emozioni.
Infatti quello era il primo vero bacio che dava in tutta la sua vita e aveva continuamente il timore di sbagliare qualcosa e far finire quella meravigliosa sensazione.

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Dream
FanfictionI sogni portano le più strane realizzazioni e ancora non comprendiamo come la mente, nella sua complessità, crei scenari che, giusto prima di aprire gli occhi, ci sembrano la realtà. Lyon capirà la differenza tra sogno e realtà, ma non è detto che l...