14-Un salvataggio poco repentino

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SONO TORNATA!!!!
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Lyon era immobilizzato; quello
che aveva davanti non era l'Hero di cui si era innamorato, non aveva quello sguardo da pazzo, o quei artigli e ne tantomeno la voglia sfrenata di ucciderlo.

Hero fece per saltare addosso a Lyon ma quest'ultimo schivò abilmente arrivando alle scale, il demone si volatilizzò e il minore si continuava a girare in torno spaesato; si girò poi dalla parte opposta alle scale e ritrovarsi la faccia inquietante del maggiore gli fece saltare il cuore dalla cassa toracica.

Proprio per lo spavento però, rotolo rovinosamente giù dalle scale, sotto lo sguardo sadico del maggiore e la sua risata a dir poco per niente rassicurante.

Vide il maggiore scendere il primo gradino, compiaciuto per la situazione; molte volte a Lyon gli capitava di leggere storie in cui i protagonisti erano immobilizzati dalla paura, e, puntualmente, diceva che era una grande cavolata, perché se hai paura, corri, mica rimani la come una cretino.

Infatti Lyon voleva proprio correre via, lontano dal campo visivo del maggiore, ma una fortissima fitta alla caviglia fermò la sua corsa.

Non poteva fuggire.

Si era slogato una caviglia.

Dal basso delle scale il minore osservò il maggiore scendere con lentezza snervante altri quattro scalini, facendo comparire nella mano destra un pugnare di diamante, per poi fiondarsi verso il minore con in sorrido a dir poco inquietante.

L'impanicato leone strisciò all'indietro con lo sguardo fisso sul demone e gli urlo, con gli occhi lucidi <HERO FERMATI! TI PREGO!!!>

Il demone del tutto impazzito pestò con non poca forza il polso destro del minore e, quest'ultimo, gemette di dolore provocando una risposta malevola dal parte del maggiore <Sai puttanella, potrei anche risparmiarti e usarti al pari di una bambola gonfiabile, ma preferisco ucciderti sotto atroci sofferenze>

Era veramente un colpo basso continuare a chiamare così il minore, con dei nomignoli che non lo avrebbero neanche sfiorato...solo se fosse stato qualcun altro a pronunciarli...

Hero, fregandosene altamente degli occhi lucidi del più piccolo, girò il minore e gli tolse la maglia che aveva addosso poggiando la sua mano sulla schiena del minore con prepotenza.

Lyon iniziò a vedere il tutto sfocato, mentre la testa gli girava e, di conseguenza, anche la stanza e la figura del maggiore sembrava distorte <Sogni d'oro troietta>

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Gli occhi si facevano meno pesanti mentre tentavano di aprirsi, Lyon si sentiva stordito mentre era solo con le mutande addosso e disteso a pancia sotto, su una lastra fredda con polsi e caviglie bloccate.

Allora il minore iniziò ad agitarsi freneticamente e cercò di vedere dove si trovasse ma, essendo a pancia in giù, aveva uno spazio visivo ridotto.

I movimenti di Lyon vennero fermati dal cigolio di una porta che, il poveretto, sentì aprire dietro di se.

<Ma guarda un po' chi si è svegliato, la bella addormentata che sta per essere torturata~> i passi del folle si avvicinarono al minore che tremava di paura.

Hero fece strusciare la lama del piccolo coltello sulla superficie fredda, mentre fischiettava un motivetto inquietante.

<Hero, so che sei là dentro... ti prego...> Lyon ormai era con le lacrime agli occhi davanti alla follia del maggiore.

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