Prologo

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Salve gente! E benvenuti in un nuovo libro!
Come avete potuto notare dal titolo, questa storia è dedicata ad una ship yaoi sublime, a parer mio, ovvero la Heryon! O Lyobrine, come volete.

Vi dico subito che questa è la prima yaoi che scrivo, quindi non siate troppo cattivi con i commenti, ok? Ok!

Beh, mi sono dilungata troppo, vi lascio al libro, buona lettura!

Un mondo fatto a cubi, pieno di entità maligne e oscure che vogliono strapparti la vita dal corpo, mentre tu sei costretto a sopravvivere con le tue uniche e sole forze.
Sappiamo tutti di che mondo sto parlando, non è vero?
Esattamente, benvenuti su Minecraft amici miei.
Oggi parleremo di un coraggioso ragazzo che viveva in questo mondo, insieme ai suoi tre grandi amici.
Il suo coraggio è stato riconosciuto in tutto Minecraft insieme alle eroiche gesta che ha compiuto insieme ai suoi amici avventurieri.
La sua determinazione folgorante, la sua tenacia e il suo grande coraggio sono famosi insieme al suo nome e quello dei suoi amici.
Questo ragazzo non è altri che Lyon, un coraggioso e forte avventuriero, insieme ai suoi compagni d'avventura Stefano, Mario ed Anna.
Insieme vivevano tantissime avventure per scoprire i misteri che ancora avvolgevano il mondo di Minecraft.
L'avventura era il loro pane quotidiano, la loro fonte di energia e coraggio, avevano sempre più voglia di viaggiare in cerca di "argomenti" sempre più interessanti interessanti.

Un paio di anni fa, Lyon e i suoi compagni dovettero affrontare un grande male, un'entità sadica e malsana.
Il suo nome era Herobrine, pseudo-Dio di Minecraft e portatore di distruzione.
Dovettero affrontare molte sfide per sconfiggere il loro più grande nemico, imbattendosi anche nelle bestie demoniache che rilasciava per intralciare i loro piani.
Un giorno, i quattro giovani eroi, possessori di soluzioni e ingegnose strategie, decisero di creare un portale di pietra scura, con qualche sfumatura viola e resistente, nonché la porta per entrare in una dimensione spietata, brutale: il Nether.
Entrarono nella massa gelatinosa e violacea del portale del Nether, venendo teletrasportati in un luogo poco benevolo, cupo, ma soprattutto caldo.
Il Nether non era che la dimensione in cui si rifugiava il demone dagli occhi bianchi, aspettando con pazienza il loro arrivo.
Lyon e il suo gruppo, dopo aver girovagato nel caldo e bollente inferno in cui erano capitati, furono attratti da un castello in mezzo ad un oceano di lava.
Riuscirono ad entrare con un po' di difficoltà, ma non appena ci riuscirono corsero verso la sala centrale entrando senza esitazioni e afferrando le armi.
Davanti a loro, accomodato su un trono dorato in tutta la sua magnificenza, c'era lui.
Principe del Nether, sovrano dell'oscurità, portatore di caos: Herobrine.
Il demone, alzandosi dal suo trono con il capo chino e avanzando lentamente verso il gruppo, alzò il volto, lasciando libero un ghigno sadico e soddisfatto stampato sul di esso, mentre dai suoi occhi bianchi e senza imperfezioni fuoriuscì del fumo bianco e trasparente, segno che il demone era pronto a combattere.
Iniziò uno scontro senza limiti.
Lyon e i suoi compagni attaccavano singolarmente il loro bersaglio, ma fu piuttosto difficile dato che il demone si smaterializzava prima che qualcuno potesse colpirlo oppure parava gli attacchi grazie ad una forza invisibile dalla sua parte.

Alla fine, Lyon riuscì a cogliere il momento opportuno per attaccare Herobrine, stringendo in una morsa d'acciaio l'impugnatura della sua spada di diamante e scattando verso il suo nemico.
Il demone non fece in tempo a teletrasportarsi via, così il leone conficcò la lama della sua spada nel petto del demone, precisamente nella parte sinistra, dove avrebbe dovuto risiedere un cuore.
Si dissolse lentamente in una nube di particelle di fumo, lasciando cadere la lama sporca di liquido scarlatto a terra, ma prima di scomparire definitivamente rivolse il suo sguardo argenteo verso il ragazzo.
Il loro compito era stato portato a termine con successo.
Avevano reso molto più tranquillo il loro territorio, tornando vittoriosi e festeggiando, o forse era quello che pensavano.
In realtà, Herobrine non era stato sconfitto, non definitivamente.
Dopotutto era un demone, non poteva morire per una misera spada conficcata nel petto.
Era riuscito a ripristinare la sua forza nascondendosi nel Nether e riuscendo a migliorare le sue abilità.
Però aveva continuato a pensare al vincitore dello scontro tra i due, ovvero Lyon.
Si era stupito della forza con la quale gli aveva trapassato il corpo con la spada, pensando a quanto doveva odiarlo per aver usato così tanta forza.
Beh, Herobrine odiava a sua volta il suo nemico giurato, ma in lui si era creato un certo interesse verso il nostro caro leone.
Si era anche stupito del coraggio con la quale lo aveva affrontato, ed era grazie a quello che ne era uscito vittorioso, pensando che avesse sconfitto il suo acerrimo nemico una volta per tutte.
Si sbagliava, eccome se si sbagliava.
Herobrine, dopo essersi reso invisibile con una magia, si teletrasportò vicino alla casa di Lyon, mentre quest'ultimo stava preparando un cavallo.

"Anna io vado a fare una passeggiata con il mio cavallo, ci vediamo più tardi!" Esclamò con voce squillante il ragazzo di nome Lyon.

Salì in groppa e frustò le redini del suo cavallo, mentre quest'ultimo iniziò a trottare lontano dalla casa ai piedi della montagna.
Herobrine lo seguì fluttuando intorno al leone e potè osservare di sfuggita l'equipaggiamento che si era portato dietro.
Una spada di diamante rinchiusa in un fodero e un piccone, pure esso di diamante, erano legati alla schiena del ragazzo, coperta dalla sua solita giacca marrone.
Sul suo volto si estendeva un leggero sorriso a labbra chiuse.
Herobrine continuò a seguirlo, mentre Lyon continuava a frustare le redini del suo cavallo, facendolo andare più veloce.
Senza accorgersi di quanto stava andando lontano, il leone, sempre seguito dal demone, si ritrovò in una pianura con un paio di pecore che pascolavano, mentre una leggera brezza muoveva l'erba.
Si guardò intorno e, vicino alla pianura, vide una foresta di querce, mentre Lyon stava già scendendo dal suo cavallo.
Così decise di entrare nella foresta e di togliere l'incantesimo dell'invisibità su di sé, continuando ad osservare il leone da una moderata distanza senza essere invisibile.

Allora gentaglia, vi piace come inizio? :3
Spero di sì perché la mia mente è giusto un po' stanca dopo questo.
Lasciate una stellina e un commento se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo al prossimo capitolo! Cya :3

Non riesco ad odiarti - Lyon x HerobrineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora