"... C-cosa?!"
Lyon camminava avanti e indietro per la stanza leggermente nervoso.
Ora che aveva scoperto che il loro unico Dio aveva fatto un patto con un demone, solo per battere il fratello, nonché suo fidanzato, l'aveva letteralmente spiazzato."Un momento, un SOLO momento..." - Affermò Lyon - "mi stai dicendo che tuo fratello, per pura invidia e gelosia, ha voluto stringere un patto con un demone?" Chiese.
"Esattamente, che genio, eh?" Rispose con sarcasmo.
Entity non era sorpreso più di tanto, tendeva a prendere questo genere di notizie molto alla leggera.
Osservava il leone, che dopo tutto quel avanti e indietro tra un po' faceva un buco a terra, e il demone che stranamente era tranquillo.
Troppo tranquillo."Quindi... Che possiamo fare?"
I demoni spostarono lo sguardo verso Lyon che ormai si era fermato in mezzo alla stanza, tenendosi il mento tra due dita e pensando ad una soluzione.
"Mmh... Un modo ci sarebbe" - Affermò Entity all'improvviso - "Hai detto che ha fatto un patto con un demone per ricevere più potere, no? Allora dovremmo solo neutralizzarlo" Concluse.
Herobrine scosse la testa e sospirò, lasciandosi andare sulla testiera del divano con le braccia incrociate.
Certamente l'intuizione di Entity era giusta, ma non sapeva di quale demone stava parlando."Questo fantomatico demone era un grande amico di mio padre, e stranamente... Preferiva Notch a me" Spiegò con disprezzo.
Dopo qualche spiegazione fornita da Herobrine, tutti i presenti nella casa si riunirono in sala da pranzo, dove il demone dagli occhi rossi sedeva a capotavola con un papiro tra le sue mani.
Gli umani si scambiavano qualche sguardo senza proferire verbo, mentre il castano osservava Entity con un'aria abbastanza confusa.
Ma la sua confusione si trasformò in soddisfazione dopo che Entity srotolò il papiro, mettendolo al centro del tavolo.
Da esso si sprigionò una lieve luce azzurrina che prese la forma di un modello in 3D di un palazzo molto familiare a tutti i presenti: il palazzo dell'Aether.
Gli umani spalancarono gli occhi dallo stupore e anche dall'euforia, mentre Entity osservava il modello 3D fluttuante con noncuranza."Dato che non possiamo teletrasportarci nell'Aether, dovremo agire di notte" - Iniziò il demone facendo girare il modello - "dovremo entrare dai sotterranei grazie ad una pozione di invisibilità. Il palazzo di Notch è pieno di passaggi segreti" Spiegò indicando una piccola parte a Est del palazzo, divenuta rossa.
"Bene, ma... Come facciamo con le guardie?" Chiese Anna.
"Io e Herobrine le neutralizzeremo, ovviamente" - Rispose con semplicità - "saremo pure leggermente deboli, ma siamo in grado di mettere fuori gioco delle guardie"
Dopo che il piano fu sistemato, i ruoli vennero dati: Herobrine, Lyon ed Anna avrebbero attaccato da Est, mentre Entity, Stefano e Mario avrebbero attaccato da Ovest, scoprendo che anche lì c'era un altro passaggio.
"Non ci serviranno anche delle armi?" Chiese Stefano.
"Venite con me"
Entity si alzò dalla sedia e si teletrasportò con tutti i presenti davanti ad una porta fatta in ferro, nei sotterranei da quello che avevano capito gli umani.
Mise una mano sulla porta e chiuse gli occhi, pronunciando subito dopo delle parole incomprensibili per gli umani, ma non per il demone ovviamente.
Non appena smise, si allontanò di qualche passo e la porta si aprì."Entrate"
Non appena il demone fece qualche passo all'interno della stanza, un paio di luci posizionate sul soffitto si accesero a turno con un intervallo di qualche secondo, mostrando l'insieme di armi che si trovava in quel luogo: dai pugnali alle spade, dagli archi alle lance, dalle asce ai martelli, tutti posizionati o sul muro o su dei tavoli.
Si poteva trovare di tutto.
A Lyon si illuminarono gli occhi dall'emozione, mentre i suoi compagni erano a bocca aperta.
Herobrine rise lievemente e diede un'occhiata alla stanza, mentre Entity si faceva strada tra quelle armi seguito dagli altri."Questo arsenale è magnifico!" Esclamò con entusiasmo il leone, come un bambino quando scarta i regali di Natale.
"Quindi per te non sono io quello magnifico?" Chiese il demone dagli occhi bianchi con un sorrisetto sul volto.
"Non ho mai detto una cosa del genere tesoro" Rise il leone scoccando un bacio sulle labbra del demone.
Ma quel momento di smancerie fu rovinato dal tossire di Entity che osservava i due con uno sguardo serio.
"Niente smancerie nel piano, e se proprio volete coccolarvi trovatevi una stanza" Disse con fermezza il corvino.
Herobrine lasciò andare uno sbuffo e Lyon si grattò il retro della nuca con un lieve imbarazzo, mentre gli umani presenti si scambiavano qualche sguardo.
"Forza, prendete un'arma a vostra scelta"
Non appena Entity finì di pronunciare quella frase, il gruppo WGF si catapultò verso i muri e i tavolini pieni di armi: erano davvero troppe per poterne scegliere una, ma alla fine riuscirono a decidersi.
Tutti gli umani presero come armi quattro katane e qualche pugnale di riserva, mentre Entity e Herobrine avevano scelto di non usare armi, volevano usare solo la loro forza fisica e le loro arti magiche."Bene, partiremo domani sera verso l'Aether, per il momento sistemate le armi nelle vostre stanze e riposatevi" - Disse Entity per poi guardare Mario - "dovrai aiutarmi a creare delle pozioni di cura e di invisibilità" Concluse.
Mario affermò deciso e si diresse con Entity verso la sala dell'alchimia, mentre Anna si avviava verso la biblioteca e Stefano verso la sala dei combattimenti.
Herobrine e Lyon, invece, decisero di passare il loro tempo in salotto.
Erano seduti sul divano stretti stretti, mentre accanto a loro e attaccato al muro si trovava un camino scoppiettante e caloroso, che rendeva la stanza confortevole."Non capisco... Perché Notch l'ha fatto?" Chiese il leone stretto al suo demone.
"Tutta invidia... Infatti è per questo che lui ha fatto un patto con Valk" Rispose il demone.
"... Valk?..."
"È il nome del demone molto amico di mio padre"
Lyon annuì alla sua affermazione e si strinse ancora di più, lasciando che il tepore della stanza e la dolcezza con cui il demone lo stava stringendo lo cullassero, fino a fargli chiudere gli occhi.
Herobrine sorrise dolcemente e lasciò un dolce bacio sulle labbra del suo amato, promettendo che l'avrebbe sempre protetto a qualunque costo.HELLO! I'M YOUR NEIGHBORN!
GOODBYE, SEE YOU LATER!
AHEM! Comunque...
Salve gente! È da troppo che non aggiornavo, lo so, lo so...
Ma ora ho aggiornato, quindi sono a posto -w-
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo al prossimo capitolo! Cya :3
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Non riesco ad odiarti - Lyon x Herobrine
FanfictionLyon, coraggioso avventuriero e tenace guerriero, in una delle sue escursioni ritroverà una persona che pensava di non rivedere mai più nella sua vita. Guardiano dell'oscurità, signore delle tenebre e possessore di due occhi ammaliatori, bianchi e p...