Il nostro caro leone era comodamente sdraiato sull'erba fresca di una pianura, accompagnato dal suo cavallo e dalla piacevole luce solare che lo riscaldava.
Chiuse gli occhi e tirò un respiro a pieni polmoni, mugolando qualche parola incomprensibile.
Non aveva calcolato il tempo che era rimasto sdraiato, insieme al suo destriero, godendosi la brezza che gli accarezzava la pelle durante il tragitto.
Dopo aver legato il cavallo ad un paletto di legno, si controllò intorno per osservare un po' il territorio che si estendeva davanti a lui.
Nulla di strano si ergeva davanti al leone, c'era solo una semplice foresta di querce, non era un pericolo per il nostro coraggioso avventuriero, giusto? Giusto!
Si lasciò cullare dalla brezza che muoveva alcuni fili d'erba vicino a lui, facendogli il solletico.
L'atmosfera era paradisiaca: il sole era splendente, mentre qualche nuvola, che giocava con il vento, gli faceva compagnia nel cielo.
Il belare delle pecore, che brucavano nei campi, era quasi un suono piacevole alle orecchie del leone che, intanto, stava per addormentarsi.
Fino a che un rumore di foglie calpestate non lo fece sobbalzare e alzare, cominciando a guardarsi intorno.
Le pecore stavano pascolando normalmente, il cavallo fece qualche passo all'indietro per colpa dell'azione compiuta dal leone.
Diede un leggero sguardo verso la foresta di querce, mentre due deboli bagliori bianchi si potevano notare tra la fitta boscaglia, stavano quasi per scomparire."Quei bagliori..." Mormorò confuso ma allo stesso tempo incuriosito.
Li aveva già visti da qualche parte, ma non si ricordava dove, era stato un paio di anni fa, una vicenda che apparteneva al passato.
Anche se quei bagliori gli ricordavano qualcosa.
I suoi pensieri erano vaghi, confusi, non riusciva a riordinarli.
Così, consumato dalla curiosità, si alzò dal suo giaciglio di terra e si diresse verso la foresta di querce, preparando la mano vicino all'impugnatura della sua spada di diamante.
Più si avvicinava e più quei bagliori divenivano sempre più deboli, fino a che, quando il leone fu a due metri di distanza dagli alberi che nascondevano quelle due luci fioche, quest'ultime non si spensero del tutto, senza lasciare traccie.
Continuò ad avanzare verso la boscaglia, aumentando il passo con cui stava camminando, fino a ritrovarsi a correre in mezzo alla foresta alla ricerca di quegli strani bagliori.
Correva in mezzo agli alberi e cercava un tragitto più largo da attraversare, stando attento ai vari "ostacoli" che si trovavano in mezzo alla foresta.
Con lo sguardo cercava di individuare le luci chiare di prima.
Non si rese conto del tempo passato a correre, cercando quelle strane luci, e si ritrovò in una piccola radura al centro della foresta, mentre i rami e le foglie degli alberi coprivano il cielo sereno, lasciando passare qualche raggio di sole.
Osservò con stupore il territorio che si estendeva davanti a lui, mentre il passo con cui stava correndo era diminuito, cominciando a camminare normalmente.
Si lasciò scappare un sorriso gioioso, continuando ad osservare la radura nella quale era capitato per caso, o così pensava lui.
Alzò la testa verso il cielo, coperto dai rami e dalle foglie, e socchiuse gli occhi, mentre con il dorso della mano se li copriva.
Si spostò velocemente da quel punto colpito da un raggio del sole e diede ancora una leggera occhiata intorno.
Qualcosa si mosse tra gli alberi.
Il leone, sentendo il fruscio delle foglie, accompagnato da passi, si allarmò e mise una mano sull'impugnatura della spada, mentre si osservava intorno in cerca della fonte di quel rumore.
Dopo un paio di minuti sprecati ad osservare il territorio vicino a lui, pensò che fosse solamente la sua immaginazione e che forse aveva dormito poco, dato che prima stava per addormentarsi.
Così sciolse la presa dall'impugnatura della spada e distese il braccio lungo il fianco, convincendosi che quel rumore era solamente frutto della sua mente.
Dopo essersi risvegliato dai suoi pensieri, non si rese conto che era via già da un po' e che se non fosse tornato presto a casa si sarebbero preoccupati."Sarà meglio tornare a casa" - Soffermò il leone - "Però potrò portare gli altri in questa radura un giorno!" Esclamò alla fine tutto contento.
Fece per fare dietrofront verso il cespuglio da cui era entrato, ma, appena lo fece, il suo viso andò a scontrarsi contro qualcosa, o meglio contro qualcuno.
Si coprì il naso con le mani, fece qualche passo indietro e chiuse istintivamente gli occhi, riaprendoli lentamente dopo poco e portando lo sguardo poco più sopra dal punto dove aveva sbattuto la faccia.
Quello che vide gli fece sgranare gli occhi dallo stupore, mentre le mani appoggiate sul viso scivolavano lentamente lungo i fianchi, lasciando rilassate le braccia.
Schiuse le labbra in un'espressione mista allo stupore e allo spavento, facendo tremare leggermente le sue mani.
Fece qualche passo all'indietro e scosse la testa, cercando di convincere sé stesso che tutto quello fosse solo un sogno.
Un reale e brutale sogno.
Cercò di non farsi prendere dal panico, ed esteriormente ci riuscì, ma interiormente...
Dentro la sua mente si era creato il caos.
Non avrebbe mai pensato di rivedere quel viso.
Si era dissolto davanti ai suoi occhi.
Lo aveva trafitto con la sua arma, forgiata con il materiale più prezioso di Minecraft.
L'aveva pure macchiata del liquido rosso scarlatto che scorre vitale in ogni essere umano.
Lo aveva colpito in un punto vitale, essenziale, sarebbe stato impossibile per un normale umano riuscire a sopravvivere.
Non poteva credere a quello che aveva davanti, non poteva credere a chi aveva davanti il nostro caro leone, non poteva credere di essere stato ipnotizzato da quegli occhi bianchi e inespressivi ancora una volta.Heyla!
Lo so, lo so, sono stronza a far finire il capitolo così, lo so :P
Dai state tranquilli! Sono sicura che il prossimo capitolo vi piacerà sicuramente, almeno lo spero.
Spero che la storia sia di vostro gradimento!
Lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto e commentate! Sennò siete dei bufu!
Noi ci vediamo alla prossima, miei cari amici! Cya :3
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Non riesco ad odiarti - Lyon x Herobrine
FanfictionLyon, coraggioso avventuriero e tenace guerriero, in una delle sue escursioni ritroverà una persona che pensava di non rivedere mai più nella sua vita. Guardiano dell'oscurità, signore delle tenebre e possessore di due occhi ammaliatori, bianchi e p...