Lyon si prese il mento tra l'indice e il pollice, riflettendo ancora sulla domanda fatta dall'avventuriero dagli occhi viola.
Per lui non era facile trovare una risposta per una domanda del genere, dopotutto non sapeva neanche se avrebbe voluto sbarazzarsi di Herobrine."Allora? Hai preso una decisione?" Chiese un po' seccato Steve, battendo ripetutamente il dito sul tavolo di legno.
Lyon non pronunciò alcuna parola, continuava a pensare a lui, ad Herobrine.
Ormai la sua mente era stata invasa da quelle splendide lune che lui chiamava occhi, due splendide e limpide superfici introvabili.
Non sapeva neanche lui perché continuava a pensare agli occhi del suo nemico, era stato letteralmente catturato da essi.
Quel bianco così limpido e ipnotico, quei pozzi senza alcuna impurità, semplicemente perfetti..."Lyon!"
Il leone sussultò e alzò di scatto la testa, portando il suo sguardo sorpreso sul possessore della voce che lo aveva chiamato per nome.
"Allora sei pronto sì o no?!" Sbottò l'avventuriero, alzandosi di colpo dalla sedia.
"I-Io... non ne sono sicuro..." Rispose borbottando il leone, distogliendo quasi immediatamente lo sguardo dalla sua squadra e portandolo da tutt'altra parte.
Tutti i presenti sgranarono gli occhi per lo stupore, soprattutto i compagni di avventura di Lyon.
Non riuscivano a riconoscere il loro capo, il loro leader, colui che infondeva coraggio in tutti loro, coinvolgendoli nelle sue grandi avventure.
Anna si portò le mani alla bocca, appoggiando i gomiti sulla superficie di legno e spalancando gli occhi, cercando di non scoppiare in lacrime.
Stefano e Mario abbassarono lo sguardo, picchiettando lievemente le dita sul tavolo, quasi a ritmo."Lyon... non è da te..." Mormorò la castana togliendo le mani dalla sua bocca, facendo abbassare lo sguardo al leone, ormai in preda all'ansia.
"Lyon, so che stai pensando a lui" Affermò ad un tratto l'avventuriero.
Lyon alzò di scatto la testa e posò le sue iridi marroni su quelle viola di Steve, schiudendo di poco la bocca, stupito dall'affermazione appena pronunciata.
"C-Come fai a saperlo?!" Chiese stupito il leone, fissando perennemente l'espressione seria che si era plasmata sul viso dell'avventuriero.
"Non è così difficile" - Si intromise la rossa, facendo annuire il suo compagno - "Dopotutto è colpa sua se stai vivendo questa situazione piuttosto ambigua, come hai detto tu" Affermò la ragazza alla fine, appoggiando i gomiti sul tavolo e intrecciando le mani tra loro.
"Colpa sua"
Due semplici parole che per Lyon significavano l'odio.
Fece per scuotere la testa, ma, riflettendo, non avevano tutti i torti.
Era vero.
Era colpa sua se stava vivendo tutto quello, era colpa sua se ormai la sua vita era stata completamente rovesciata, era colpa sua se l'ansia continuava a prendere il sopravvento su di lui.
Era solo colpa sua, di lui, di Herobrine.
Abbassò lo sguardo e strinse i pugni così tanto fino a conficcarsi le unghie nella carne, lasciando che qualche piccola goccia cremisi spuntasse dalle sue nuove e piccole ferite.
Dopo qualche secondo a riflettere su quelle due semplici ma taglienti parole si lasciò scappare una lieve risata, alzando di scatto la testa e facendo spuntare un sorriso a trentadue denti sul suo volto.
Ma non un sorriso qualunque.
Poco rassicurante, per niente amichevole, aggressivo.
Gli ribolleva il sangue nelle vene e i suoi occhi erano iniettati di rabbia, ormai nessuno l'avrebbe più fermato.
Era quello che Steve e Alex volevano vedere sul volto del leone, però i compagni non erano del tutto d'accordo.
Dovevano solo aspettare la reazione del loro leader."Colpa sua dite?" - Chiese con fare ovvio il leone, lasciando scappare un'altra lieve risata - "Sapete cosa? Sono pronto!" - Esclamò il castano alzandosi in piedi - "Andremo nell'Aether e ci faremo aiutare da Notch per sconfiggere Herobrine una volta per tutte!" Concluse con un tono pieno di grinta, tono che fece sorridere i due avventurieri.
Sul volto dei suoi compagni di avventura comparve un leggero e debole sorriso, quasi compiaciuti dalla frase pronunciata dal loro capo.
"Allora possiamo andare, tanto è giorno" - Affermò Alex guardando fuori dalla finestra - "Prendete tutto l'occorrente che vi serve, noi vi aspettiamo fuori" Concluse alzandosi dalla sedia, seguita da Steve.
Gli amici di Lyon diedero un leggero sguardo fuori dalla finestra.
Quando erano tornati a casa era tutto completamente buio, la notte incombeva sulla loro terra e i mostri popolavano l'ambiente circostante.
Invece adesso il sole regnava nel suo cielo azzurro accompagnato da qualche nuvola, segno di sventura per tutti i mostri che erano ancora nelle vicinanze.
I due avventurieri uscirono dalla porta di casa, dando un ultimo e leggero sguardo alle persone rimaste sedute sulle sedie.
Mario si alzò dalla sedia, senza pronunciare alcuna parola, e si diresse verso il suo zaino prendendolo in spalla.
Tutti lo seguirono a ruota, prendendo i loro zaini ed equipaggiandosi con le loro armi, mentre Stefano, Mario ed Anna osservavano straniti il loro capo."Lyon, va tutto bene?" Chiese ad un tratto la ragazza, appoggiando una mano sulla spalla del suo amico.
Lyon, che intanto si stava sistemando lo zaino, girò di poco la testa e la osservò con la coda dell'occhio.
Si poteva notare che nel suo sguardo qualcosa mancava: grinta, audacia, coraggio.
Tutte queste qualità sostituite da pura rabbia e ansia, era quasi ironica la situazione.
Anna ormai non lo riconosceva più, era come se davanti a lui si trovasse un estraneo, uno sconosciuto.
Abbassò lo sguardo e voltò di lato la testa, stringendo i pugni.
Senza esitazioni Lyon si alzò in piedi e prese in mano lo zaino, mettendoselo in spalla."Ascoltatemi" - Disse ad un tratto, continuando a dare le spalle ai suoi compagni - "Scusatemi... se per un po' la mia mente era completamente in subbuglio, colpa di... Herobrine..." esitò un po' prima di pronunciare nuovamente quel nome, prima non sapeva neanche come ci era riuscito, lo aveva fatto e basta, nulla di più.
Stefano, Mario ed Anna si lanciarono uno sguardo d'intesa, gesticolando e parlando in labiale per scegliere cosa rispondere.
Mario diede un'occhiata al leader del gruppo e si avvicinò, mettendogli una mano sulla spalla.
Lui girò di poco la testa, guardandolo con le due semplici iridi marrone scuro il suo alchimista di fiducia."Ti ricordi le parole di Anna, vero?" Chiese ad un tratto, facendo annuire silenziosamente il leone.
"Noi siamo pur sempre i tuoi compagni d'avventura e rimarremo sempre al tuo fianco Lyon, che tu lo voglia o no" Affermò Stefano sorridendo, ricordandosi perfettamente le parole che aveva pronunciato la castana.
Lyon alternò lo sguardo prima da Mario, poi da Stefano e infine da Anna, lasciando un leggero sorriso vedendo che quest'ultima gli stava sorridendo dolcemente.
"Vi ringrazio davvero tanto... compagni migliori non potevo averne..." Rispose alla fine il leader del gruppo, lasciandosi trasportare in un abbraccio collettivo.
Ma buonsalve!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Ormai da me è iniziata la scuola e sto morendo ;-; sono in terza media dopotutto
Ma quanto sono dolciosi i WGF alla fine? Mi sono sciolta
Secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo? Lo scoprirete!
Lasciate un commento e una stellina e noi ci vediamo alla prossima! Cya :3
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Non riesco ad odiarti - Lyon x Herobrine
FanfictionLyon, coraggioso avventuriero e tenace guerriero, in una delle sue escursioni ritroverà una persona che pensava di non rivedere mai più nella sua vita. Guardiano dell'oscurità, signore delle tenebre e possessore di due occhi ammaliatori, bianchi e p...