Capitolo 14

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Era estremamente contento di vedere il demone davanti ai suoi occhi, ma qualcosa in lui era cambiato dall'ultima volta che lo aveva visto.
La prima cosa che saltò all'occhio del leone fu il suo fisico scoperto da ogni indumento, o quasi visto che la parte centrale era fasciata da delle bende, ma, nonostante ciò, poteva comunque ammirare quei pettorali scolpiti che occupavano il suo petto, percorso da alcune piccole cicatrici.
L'avambraccio destro era appoggiato su un fodero marrone scuro con delle decorazioni dorate, appeso al suo fianco, mentre la mano quasi accarezzava un'impugnatura di ossidiana che fuoriusciva dal fodero.

"H-Hero?! A-Allora stai b-bene!" - Esclamò il leone, balbettando imbarazzato per colpa del petto nudo, o quasi, del demone - "P-perché non hai la m-maglia?!" Chiese alla fine.

"Mi sto allenando per migliorare le mie abilità" -Rispose tranquillamente il ragazzo dagli occhi bianchi, indicando con lo sguardo la spada - "Comunque... Hero, eh?" Concluse ridacchiando per il nomignolo.

Non appena si accorse di averlo chiamato così, avvampò completamente e fece girare di scatto la testa, lasciando andare qualche mugolio d'imbarazzo.
Il demone inclinò di poco la testa e sorrise intenerito, pensando a quanto fosse tenero il suo leoncino.
Si stava lentamente torturando le mani, guardando in basso imbarazzato come un piccolo bambino che ha combinato qualcosa.
Si avvicinò a lui e gli diede una lieve e fugace carezza sulla testa, scompigliando di poco i suoi capelli.
Lyon, per colpa di quel gesto così improvviso, indietreggiò di scatto, ma nel mentre scontrò con la caviglia una piccola radice dietro di lui, facendolo cadere all'indietro.
Il demone, allarmato, afferrò la sua mano, cercando di attirarlo a sé per non farlo cadere, ma fallì nel suo intento e cadde insieme a lui, o meglio sopra di lui.
Entrambi chiusero gli occhi per colpa dell'impatto, lasciando andare dei mugolii per colpa del lieve dolore.

"Ahia..." Mormorò il leone, aprendo di poco gli occhi dato che li aveva chiusi durante l'impatto con il terreno.

Non appena si accorse di trovarsi a terra, bloccato dal corpo del demone adagiato sul suo, avvampò come non mai, sgranando gli occhi.
Herobrine, aprendo di poco gli occhi, si rialzò lentamente dal corpo del leone e, nel mentre, appoggiò le mani ai lati della sua testa, guardandolo negli occhi.

"S-Stai bene?" Chiese il demone al suo leoncino, balbettando di poco per colpa dell'impatto che aveva avuto sul corpo di quest'ultimo.

Lyon annuì velocemente, aggiungendo qualche mugolio di affermazione misto all'imbarazzo.
Questi gesti lo fecero sorridere istintivamente, pensando ancora una volta alla sua tenerezza.

"E-Ecco..." - Cominciò il leone più rosso di un pomodoro maturo - "P-per quale m-motivo sei qui?..." Chiese alla fine, cercando di evitare il contatto visivo con quelle due lune splendenti.

Il demone gli prese il mento con due dita e gli fece girare il viso verso di sé, incrociando le sue iridi marrone scuro che tanto amava.
Non appena i suoi occhi andarono a scontrarsi contro i pozzi perfetti del demone, il leone socchiuse di poco gli occhi, incantato ancora una volta da essi.

"Quando parli con qualcuno..." - Disse con un tono caldo il demone, avvicinando le labbra a quelle del leone - "Devi guardarlo dritto negli occhi..." Concluse quasi sussurrando.

Annuì lievemente schiudendo le labbra, non accorgendosi che il demone aveva appoggiato i palmi delle mani sulle sue guance, avvicinandosi sempre di più.
Non sapeva perché o come era finito in quella situazione, però di una cosa era certo.
Gli piaceva, eccome se gli piaceva.
Adorava da impazzire il modo di "giocare" del demone, lui aveva sempre avuto questo fascino ammaliatore, sin dal primo momento in cui lui e Lyon si erano incontrati dopo tanto tempo, esattamente in quella foresta.
Gli piaceva il suo viso, la sua voce, il suo corpo, i suoi occhi... lui.
Ormai le loro labbra quasi si sfioravano e i loro occhi erano perennemente incastrati gli uni con gli altri, mentre i loro respiri si intrecciavano tra loro.

"H-Hero..." Mormorò il leone, quasi intimidito da quello sguardo così perverso che occupava le lune del demone.

Si morse il labbro con fare provocatorio e continuò a guardarlo con due occhi colmi di malizia e amore, facendolo avvampare lievemente.
Amava alla follia quando lo chiamava così, con quel tono quasi innocente e indifeso, lo eccitava moltissimo.

"Scusami leoncino, ma devo farlo..." Affermò il demone, prima di appoggiare le sue labbra su quelle sottili del suo amato leone.

Quelle lune lucenti furono imprigionate dalle palpebre di Herobrine, mentre quest'ultimo continuò a baciare il suo amato leoncino, appoggiando un'altra volta le mani ai lati della sua testa.
Lyon chiuse lentamente gli occhi e ricambiò, ormai catturato dal piacere e dalla passione di quel gesto.
Herobrine aveva disperatamente bisogno di più, così prese a leccare le labbra di Lyon senza mai staccare le sue.
Senza che se ne accorgesse, il leone aveva ormai socchiuso le labbra per far entrare la lingua del demone nella sua bocca, iniziando ad intrecciarla con essa.
Ormai erano al culmine della passione, della malizia, dell'amore.
Le loro lingue combattevano tra di loro, intrecciandosi in una danza estremamente calda e piena di bramosia.
Continuarono e continuarono, fino a che i due giovani non si staccarono lentamente per riprendere fiato, lasciando che un filo di saliva li tenesse ancora uniti.
Il viso del leoncino era perennemente tinto di rosso e imbarazzo, mentre su quello del demone si era materializzata un'espressione di puro amore verso di lui.

"Hero... t-tutto questo..." Disse Lyon con un lieve tono di tristezza nella sua voce, ma Herobrine appoggiò delicatamente l'indice sulle sue labbra, facendolo tacere.

"Sshh... lo so, piccolo mio..." - Rispose il demone, facendo comparire un'amara espressione sul suo viso - "Lo so che tutto questo è sbagliato..."

Lyon gli prese la mano e la appoggiò sulla guancia, accarezzando il dorso con il palmo della propria.
Questo gesto fece sorridere dolcemente il demone, mentre il leone fece spuntare un piccolo sorriso sul suo viso.

"Ascolta leoncino, ti prego..." - Affermò ad un tratto Herobrine - "Qualunque cosa ti abbiano detto, qualunque cosa abbiano fatto... non dare retta a loro, va bene?" Chiese alla fine.

"H-Hero... ti prego, cosa sta succedendo? Di chi non mi devo fidare?!" Chiese allarmato.

"Non fidarti di Alex, di Steve e soprattutto... non fidarti di Notch" Rispose alla fine, accarezzandogli la guancia.

Prima che Lyon potesse dire qualcosa, un lieve mugolio di dolore raggiunse le orecchie di entrambi.
Spostarono lo sguardo sui cinque malcapitati che erano sdraiati a terra, si stavano per svegliare.

"Hai capito leoncino? Non fidarti di loro, per favore..." Disse il demone al suo amato leone, scomparendo in una nube di particelle scure subito dopo.

MA SALVE GENTE!
VI È PIACIUTO IL CAPITOLO, EH?!
IO LO ADORO A MORTE! LO AMO DA IMPAZZIRE!
Spero che sia lo stesso pure per voi :3
Lyon non si deve fidare di Steve, Alex e Notch, mmh... interessante! Non trovate? :D
Lasciate una stellina e un commento se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya :3

Non riesco ad odiarti - Lyon x HerobrineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora