Capitolo 5

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Herobrine era lì, a fissarlo.
Un sorriso soddisfatto era scolpito sul suo volto, mentre Lyon lo osservava alterato, stringendo i pugni.

"Cosa ci fai ancora qui?" Chiese emettendo un leggero ringhio.

"Aww il mio leoncino è arrabbiato, che dolce" Rispose ironico il demone, accennando un sorrisetto e fregandosene altamente della domanda del leone.

Arrossì di poco e scosse la testa, continuando a guardarlo.

"E sei pure arrossito! Sei così tenero" Ridacchiò intenerito, mentre il leone avvampò ancora di più.

"Finiscila! E poi cosa ti è preso?!" Chiese bruscamente il leone, facendo rimanere Herobrine confuso.

"Di cosa stai parlando?" Chiese il demone, avvicinandosi a lui e dandogli una fugace carezza sulla testa.

Lyon si spostò il più velocemente possibile, ritrovandosi al fianco del demone che si allontanò subito dopo.

"Lo sai perfettamente!" Urlò, arrossendo subito dopo.

Herobrine continuò a fissarlo con un sorriso poco accennato sul volto, intuendo su cosa volesse andare a parare il leone.

"Perché mi hai-" Lyon fu interrotto dal demone che gli aveva messo l'indice sulle labbra.

"Ho capito leoncino, ho capito" Rispose subito dopo, passando l'indice sulle sue labbra e sentendo la loro morbidezza.

"Perché l'hai fatto?!" Chiese stizzito per l'ennesima volta.

Herobrine lo fissò intensamente, avvicinandosi, e gli prese il volto tra le mani, azione che fece impanicare non poco Lyon.

"Oh Lyon... adoro troppo quando hai paura..." - Iniziò Herobrine cominciando ad avvicinarsi - "Ma è raro che la paura prenda il possesso di te..." Concluse, passando la lingua e inumidendo le labbra del leone.

Si allontanò immediatamente per colpa di quel gesto, avvampando come non mai.
Il demone rise divertito e continuò a fissarlo, avvicinandosi, mentre lui si allontanava.

"Sarai pure un comune mortale, ma qualcosa in te ti rende... speciale" Affermò, continuando ad avvicinarsi a Lyon.

Quest'ultimo, continuando ad indietreggiare, andò a sbattere contro la ringhiera fatta di legno, rimanendo bloccato tra di essa e il demone, che aveva appoggiato le mani sul legno.
Deglutì rumorosamente, maledicendo lo stupido pezzo legno e cercando di trovare una via di uscita, ma invano.
Si trovava praticamente faccia a faccia con il demone.
Beh, faccia a petto se così si può dire, dato che era molto più basso rispetto al demone con gli occhi bianchi.
Herobrine avvicinava sempre di più il viso a quello del leone, fissandolo intensamente, mentre quest'ultimo serrava le labbra e le palpebre.
Appena fu abbastanza vicino, il demone dagli occhi bianchi prese a leccare delicatamente le labbra di Lyon, passando la mano sotto alla manica del suo braccio sinistro.
Continuava a inuminire le sue labbra, ma il leone non aveva intenzione di lasciarsi andare, così prese a graffiare la pelle del suo braccio sinistro, infilando le unghie nella carne e facendolo sanguinare.
Lyon aprì la bocca lasciando andare un gemito di dolore, ma, appena la aprì, il demone non ci pensò due volte ad infilare la lingua, mettendogli la mano sinistra dietro la testa, cominciando ad esplorare la sua cavità orale e chiudendo gli occhi.
Strizzò le palpebre, cercando di rompere il bacio muovendo il capo a destra e a sinistra e lasciando andare alcuni gemiti ovattati, ma la mano dietro la sua testa lo teneva inchiodato al demone che, intanto, intrecciava la lingua con la sua.
La mano destra di Herobrine continuava a infilzare con le unghie il povero braccio di Lyon, facendogli macchiare la giacca marrone con del liquido rosso scarlatto.
Il leone, ormai in preda al dolore, scansò via il demone con un pugno ben assestato sul petto, quasi facendosi male per quanto fosse robusto.
Avevano entrambi il fiato corto, mentre sulle loro bocche si poteva trovare qualche goccia di saliva, che Lyon si pulì grazie alla manica destra della sua giacca.
Herobrine, invece, si leccò le labbra malizioso, facendo apparire un'espressione disgustata sul volto di Lyon.

"Tu sei un pazzo!" Urlò, gemendo per colpa del dolore lancinante al braccio sinistro.

"Pazzo di te, vorrai dire" Lo corresse, usando ancora quel tono malizioso che faceva venire i brividi a Lyon.

Si tenne il braccio, macchiandosi la mano di liquido rosso metallico, e gemette ancora per il dolore, alzando la manica della sua giacca.
Cinque squarci, lunghi e grondanti di liquido rosso, erano situati sul suo braccio, mentre alcune gocce avevano raggiunto il pavimento fatto di legno, macchiandolo.
Herobrine passava soddisfatto la lingua sulle dita sporche del sangue del leone, macchiandosi le labbra e leccandosele subito dopo.

"Hai un sangue delizioso, leoncino" Ridacchiò, mentre sulla sua faccia si era materializzato un ghigno folle.

Lyon non lo guardò neanche dato che stava cercando di far fermare il sangue, ma quello continuava a sgorgare dal suo braccio senza mai fermarsi.
Herobrine lo fissò seriamente per un attimo, poi si avvicinò e prese delicatamente il braccio sinistro del leone, fregandosene altamente delle lamentele di quest'ultimo.
Avvicinò lentamente le labbra e accarezzò le ferite con la lingua, macchiandola di sangue.
Lyon fece per protestare, ma non si rese conto di una cosa.
Il dolore lancinante al braccio era diminuito, mentre il demone continuava a leccare sulle ferite.
Non era neanche tanto doloroso, da un lato era piuttosto piacevole, dato che il leone si lasciò scappare un mugolio.
Herobrine, dopo aver "ripulito", ritirò la lingua e tolse delicatamente le mani dal braccio di Lyon, rimettendosi composto e guardandolo negli occhi.
Distolse lo sguardo girando la testa di lato, emettendo un leggerissimo: "grazie..." un po' imbarazzato.
Sorrise intenerito a quella vista, dandogli un leggero bacio sulla guancia e svanendo nel nulla dopo poco.
Si mise una mano sulla fronte e si passò una mano tra i capelli, sospirando pesantemente.

"Cosa devo fare?..." Pensò ad alta voce il ragazzo, continuando a fissare le ferite sul braccio.

Scese al secondo piano e, dopo essersi bendato la ferita, si rimise sul letto.

"Ancora non riesco a capire..." Sussurrò il leone, guardando perennemente il soffitto.

Mille pensieri balenavano nella sua mente, tutti senza un filo logico o preciso, nulla di tutto ciò.
Dei semplici pensieri pieni di confusione.

"Io... io... non lo amo, non posso..." Sospirò, mettendosi su un fianco e chiudendo gli occhi, addormentandosi poco dopo tra le braccia di Morfeo.

Ma salve gentaglia bella!
Allora che ne dite? :3
Io dico solo questo: Hero sa usare molto bene la lingua... HAHAHAHAHAHA COSA DIAMINE HO APPENA DETTO?!
Chissà che lavoretti potrebbe svolgere con essa, hehehehe...
Io e la mia mente perversa andiamo molto d'accordo :3
Intanto quei due hanno limonato pesantemente, ma che bello!
Eh vabbè, che ne pensate?
Mettete la stellina e scrivete un commento se questo capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo al prossimo capitolo! Cya :3

Non riesco ad odiarti - Lyon x HerobrineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora