Il leone stava ancora trottando insieme al suo cavallo, mentre il sole stava quasi per tramontare.
Aveva la testa piena di pensieri, pensieri riguardanti il demone dagli occhi bianchi.
Il sogno, come lo chiamava lui, era stato troppo reale, non riusciva a credere a quello che aveva visto.
Dopotutto lo aveva trafitto con la spada, e lo aveva visto sparire in tante particelle oscure, fino a scomparire definitivamente.
Però, la cosa che lo aveva sconvolto di più erano le parole che aveva pronunciato, ormai erano impresse nella sua mente: "Oh Lyon... non puoi neanche immaginare quanto mi interessi..." e la frase che aveva pronunciato alla fine gli aveva fatto venire i brividi: "Ci vediamo presto, mio piccolo leoncino..." non dimenticando affatto il tono malizioso con cui le aveva pronunciate.
Scosse la testa e frustò le redini del suo cavallo, facendolo trottare più velocemente, fino a che qualcosa in lontananza non si fece vedere.
Una casa a tre piani, incluso un terrazzo per avvistare i mostri, tappezzata di torcie e fatta di ossidiana e legno si ergeva all'orizzonte.
A destra dell'abitazione si trovavano degli stallaggi con alcuni cavalli al loro interno.
Era finalmente tornato a casa.
Continuò a cavalcare, fino ad arrivare dinanzi all'entrata di casa e scendere dal cavallo.
Non appena sistemò il suo destriero nella stalla libera sospirò esasperato, cominciando ad avviarsi verso la porta di casa.
Una figura era uscita dalla porta d'entrata e si era piazzata davanti a Lyon, ma quest'ultimo non se ne accorse e andò a sbatterci contro.
Chiuse gli occhi per colpa della botta e dopo poco li riaprì, osservando la persona che si trovava davanti a lui.
I lunghi capelli castani erano adagiati sulle spalle, raccolti in un grande fiocco nero dietro la testa.
L'agile corpo era coperto da una maglietta bianca a pois rosa e viola con le maniche lunghe, larghe e con le spalline nere.
Le gambe erano coperte da dei pantaloncini neri, insieme a degli scarponi neri con i lacci rosa che coprivano i piedi, insieme a delle calze bianche con gli stessi pois della maglia, lunghe fino al ginocchio."Perché ci hai messo così tanto a tornare?" Chiese alterata la figura femminile, fissando con i suoi occhi viola il leone e mettendosi le mani sui fianchi.
Quella figura non era altre che Anna, la fidanzata di Lyon.
Lui sospirò pesantemente, cercando di trovare una scusa plausibile per scamparla."Mi ero imbattuto in un'orda di mostri in una foresta, inoltre mi ero perso" Mentì.
Non poteva raccontare di aver visto Herobrine e di aver fatto una "simpatica chiacchierata" con lui, quasi perdendo la testa, lo avrebbe di certo preso per pazzo.
"E come mai non vedo la spada di diamante sulla tua schiena?" Chiese ad un tratto la ragazza, osservando l'equipaggiamento rimasto del leone.
"I mostri erano troppi e la spada si è spaccata" Continuò a mentire, cercando di essere il più convincente possibile.
Anna lo squadrò attentamente, assottigliando gli occhi.
"Mmh... se lo dici tu..." Si fidò, avviandosi verso l'entrata e invitandolo ad entrare, cosa che Lyon fece, senza pensarci due volte.
La casa era accogliente, c'erano casse ovunque, stessa cosa per le fornaci e i banchi da lavoro.
"Io vado a dormire Lyon, ci vediamo domani" Disse sbadigliando, lasciando un leggero bacio sulla guancia a Lyon prima di salire le scale.
Lyon la vide salire e si passò una mano tra i capelli, continuando a pensare alla vicenda accaduta nella foresta.
Mise il piccone in una delle tante casse sparse per la casa e cominciò a salire le scale, avviandosi al secondo piano.
Una semplice e larga stanza formata da quattro letti, due all'angolo destro in orizzontale e viceversa, e qualche cassa si trovava di fronte a lui, illuminata dalla lieve luce lunare che filtrava dalla finestra.
Tre letti erano già occupati da tre figure, ovvero le figure di Stefano, Mario ed Anna.
La ragazza stava già dormendo mentre vicino al suo letto se ne trovava uno vuoto, precisamente quello di Lyon.
Si stese sul letto libero e appoggiò la testa sul cuscino, lasciando rilassate le mani sul ventre.
Iniziò a fissare incessantemente il soffitto, senza neanche riuscire a prendere sonno.
Si girava e rigirava nel letto cercando disperatamente di dormire, ma invano.
Si mise su un fianco e chiuse gli occhi, continuando a pensare al suo acerrimo nemico Herobrine.
La voce maliziosa che pronunciava il suo nome, quegli occhi di colore bianco puro che lo fissavano accuratamente, le labbra socchiuse che si posavano delicatamente sulle sue, sempre mantenendo una distanza più che ravvicinata tra i loro corpi.
Il leone si alzò di scatto e si mise una mano sulla guancia, sentendola calda."Dannazione..."
Si alzò dal letto e, cercando di fare il più piano possibile, si diresse verso il terrazzo.
Aveva bisogno di rinfrescarsi le idee.
Salì le scale il più velocemente possibile, arrivando alla terrazza e sentendo già la brezza notturna che gli scompigliava i capelli.
Si appoggiò alla ringhiera fatta di legno e osservò il cielo notturno.
La luna regnava pacificamente, mentre le stelle le facevano compagnia in quel grande regno chiamato cielo, avvolto nell'oscurità della notte.
Appena diede un leggero sguardo alla luna pensò subito agli occhi del demone, bianchi e lucenti, come la grande sfera luminosa che si trovava in cielo quella sera.
In un certo senso gli piacevano molto quegli occhi.
Così chiari che riescono a guardarti nel profondo, due perle introvabili e lucenti.
Sospirò esasperato e si mise una mano sulla fronte, cercando di non pensare al demone."È stato così realistico quel sogno..." Pensò ad alta voce, toccandosi ancora le guance.
"Oh ma non è stato un sogno, leoncino mio!" Ridacchiò una voce dietro di lui che gli fece immediatamente sgranare gli occhi.
Quella voce.
Quella voce avrebbe potuto distinguerla tra mille.
Quel tono malizioso e divertito, per lui unico al mondo, che gli faceva venire i brividi.
Si voltò e...HAHAHAHAHAHAHA SONO STRONZA SÌ O NO?!
Va bene va bene! Mi calmo!
Eh dannazione! Che ne pensate di questo capitolo? Spero che sia stato di vostro gradimento!
E sì, lo so, sono una bastarda nell'anima lo so :P
E comunque non avevo nulla da fare e ho aggiornato a quest'ora -w-
Mettete la stellina e commentate se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo al prossimo capitolo! Cya :3
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Non riesco ad odiarti - Lyon x Herobrine
FanfictionLyon, coraggioso avventuriero e tenace guerriero, in una delle sue escursioni ritroverà una persona che pensava di non rivedere mai più nella sua vita. Guardiano dell'oscurità, signore delle tenebre e possessore di due occhi ammaliatori, bianchi e p...