Capitolo 6

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"Lyon? Lyon svegliati, Lyon!"

Lyon aprì lentamente le palpebre, accompagnato da un mugolio e poco dopo da uno sbadiglio.
Anna era in piedi davanti al suo letto, con le mani sui fianchi e con un'espressione perennemente incazzata sul viso.

"Cosa c'è Anna?..." Chiese Lyon con la voce impastata per il sonno.

"Sai cosa dobbiamo fare oggi, vero?" Chiese con fare ovvio, ma Lyon non capì affatto la frase pronunciata dalla castana e dalla sua bocca venne fuori un sonoro: "eh?".

Sospirò esasperata e si massaggiò le palpebre con i polpastrelli della mano destra, rimettendo le mani sui fianchi e ritornando a fissare Lyon.

"Sai cosa dobbiamo fare oggi, VERO?" Continuò, serrando la mascella, stringendo le mani sui fianchi e assottigliando gli occhi, rendendoli due fessure.

"No... non lo so..." Rispose stiracchiandosi e alzandosi dal letto, passandosi una mano tra i capelli scuri e spettinati.

La ragazza sospirò esasperata e si avvicinò a Lyon, mettendosi di fronte a lui.

"Oggi dobbiamo andare nel Nether per prendere della luminite, ricordi?" Rispose guardandolo in viso, mentre il leone non capiva.

"Oh... e perché dobbiamo prendere della luminite?" Chiese un po' impacciato, grattandosi il retro della testa e sfoderando un sorriso un po' imbarazzato.

"Lyon... sei sicuro di stare bene?" - Chiese con fare preoccupato, osservandolo attentamente e facendo qualche giro intorno a lui, per poi ritornare a guardarlo faccia a faccia - "Hai ideato tu il piano, sai?" Concluse, lasciando il ragazzo un po' sorpreso.

Prima che Lyon potesse pronunciare qualche parola, la ragazza fu attirata da una macchia rosso scuro sulla manica della giacca di Lyon.

"C-Cosa ti è successo?!" Chiese prendendogli il braccio e analizzandolo per bene.

Gemette un po' per il dolore, ritirando immediatamente il braccio e coprendoselo con la mano.

"Ecco... durante la passeggiata di ieri uno scheletro mi ha colpito al braccio e ho provato a fermare il sangue bagnando la ferita con l'acqua, però ieri sera la ferita si è riaperta e mi sono sporcato..." Disse tutto ad un fiato mentendo ancora una volta, cercando di essere convincente.

"Mmh... davvero, in questi giorni sei piuttosto strano" Affermò la ragazza.

Lyon abbassò lo sguardo imbarazzato e accarezzò la ferita bendata sul braccio, ripensando al demone.

"Comunque dobbiamo prendere della luminite per creare il portale dell'Aether, ti aspettiamo di sotto" Disse infine la ragazza cominciando a scendere le scale.

"Il portale... dell'Aether?" Chiese sottovoce a sé stesso, tenendo ancora la mano sul braccio bendato e ripensando alla vicenda avvenuta sul tetto.

Avvampò violentemente ripensando a quello che aveva fatto il demone, deglutendo e respirando profondamente.

"D-Devo smettere di pensare a lui!" Sbottò il leone, cercando di darsi una calmata e pensando ad altro.
Ma non ci riuscì.

Il contatto che aveva avuto con lui, in un certo senso, era stato... piacevole.
I loro corpi bloccati quasi in un tutt'uno, le loro labbra che si scontravano in un bacio passionale e complicato...
Scosse imbarazzato la testa e si diede un forte schiaffo sulla guancia, riprendendo il controllo di sé.

"Non devo pensare a lui!"

Scese velocemente le scale.
Davanti a lui Anna e altre due figure si stavano preparando per la loro prossima avventura.
Un ragazzo con i capelli neri tirati di lato e gli occhi color porpora, tendente al viola, stava maneggiando delle verruche del Nether e altri ingredienti per fare delle pozioni nell'alambicco.
Sul lato destro della sua testa si trovava una maschera bianca con il naso allungato che finiva con una punta.
Il corpo era ricoperto da una leggera armatura nera, mentre sulle spalle erano situati dei rivestimenti bianchi a forma di teschio.
Al centro del petto si trovava una circonferenza di colore rosso scarlatto, circondata da alcuni aculei bianchi.
I fianchi erano rivestiti da degli schinieri in metallo, mentre attorno alla vita si trovava una cintura con delle mazze chiodate fatte di diamante appese ad essa.
Infine, le braccia erano coperte da una membrana dura e di colore nero e sulle mani, alla fine delle dita dell'armatura, spuntavano dei piccoli artigli.
Invece l'altro ragazzo, intento a cercare le sue armi nelle casse, aveva i capelli rosa e gli occhi grigi.
Il suo corpo era coperto da una tunica senza maniche nera, aperta sul petto, con dei ricami dorati alla fine del lembo, mentre sui polsi indossava dei bracciali neri.
Vicino alla spalla destra si trovava un tatuaggio rosso simile ad una fiamma.
Indossava dei pantaloni bianchi e larghi, accompagnati da delle scarpe nere.
Infine, il collo era avvolto da una sciarpa a scaglie bianca e nera.
Andando in ordine di descrizione, quelli non erano altri che Mario e Stefano.
Anna era intenta a lucidare la sua lancia e il suo scudo, oltre a prepararsi sistemando il suo zaino.

"Eccomi" Disse con un fil di voce il leone, attirando l'attenzione dei suoi amici.

"Ah Lyon, pensavamo che non scendessi più" Disse Mario.

"Mmh... sto bene" Rispose a bassa voce, massaggiando il braccio bendato sui cui erano ancora situati i cinque squarci.

"Per nostra sfortuna dobbiamo anche creare il portale per il Nether, durante lo spostamento per situare la nostra casa definitiva non ci abbiamo pensato" Affermò Anna, cominciando a cercare l'ossidiana nelle casse "dovrà essercene ancora, abbiamo costruito la casa con quella!" Sbottò continuando la ricerca, aiutata da Stefano.

"Non è che l'abbiamo finita?" Chiese Lyon, partecipando alla ricerca del materiale scuro e controllando nelle altre casse.

"Eccola!" Esclamò Stefano con entusiasmo.

Ma il suo entusiasmo si spense nel vedere che gli unici pezzi di ossidiana che avevano erano solo tre.
Non bastavano affatto per creare un portale.

"Mmh... se non abbiamo abbastanza ossidiana dobbiamo andare a prenderla in caverna" Affermò Mario, continuando a creare delle pozioni.

"È l'unica soluzione" - Annuì Stefano, prendendo le asce di diamante e posizionandole sulla sua schiena, intorno ad una fascia di pelle - "Prendiamo anche un secchio allora. Lo riempiamo con una fonte d'acqua trovata nella caverna, la rovesciamo sulla fonte di lava e... puff! Ossidiana!" Esclamò alla fine gesticolando, facendo ridacchiare Mario ed Anna.

Prese un recipiente di ferro, chiamato comunemente secchio, e lo mise nel suo zaino.
Anna si mise lo scudo sulla schiena insieme alla lancia, sistemando il suo zaino per la spedizione.
Mario consegnò le pozioni ai suoi compagni di avventura, tenendosene qualcuna per sé e mettendole nello zaino.
Appena arrivò il turno di Lyon non solo gli diede le pozioni, ma anche due pugnali di diamante.

"Prima che ti svegliassi Anna ci ha riferito che ieri hai spaccato la spada in una tua scappatella nei dintorni, ti abbiamo procurato due pugnali di diamante" Disse accennando un leggero sorriso, porgendo le armi al leone.

"Stai attento a non romperli però" Affermò ridacchiando Anna, facendo ridere anche Stefano e Mario.

Lyon sorrise e prese in mano le armi, mettendole subito dopo nei foderi che aveva nella cintura.

"Grazie ragazzi" Esclamò prendendo il suo zaino, appoggiato vicino ad una cassa, e mettendoselo in spalla.

Dopo che tutti ebbero fatto scorta di pozioni, torce e altri materiali per andare in miniera, messi ovviamente negli zaini, presero i picconi in diamante.
Spostarono lo sguardo verso il leone, anche lui pronto con tutto l'equipaggiamento.

"Pronti per andare a prendere l'ossidiana?" Chiese con un tono molto energico.

"Sì!" Esclamò in risposta tutto il gruppo.

Allora carissimi!
Che ne dite? Spero che vi sia piaciuto!
Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo, chissà...
Non vedete l'ora di scoprirlo?
Allora mettete la stellina e commentate!
Mettete la stellina sennò verrò a casa vostra e vi mangerò le budella, chiaro? :3
Vi dico subito che ho cambiato un po' il prologo, i primi tre capitoli e la descrizione della storia, non mi piacevano tanto, ho cambiato anche il titolo della storia :P
Noi ci vediamo alla prossima amici miei! Cya :3

Non riesco ad odiarti - Lyon x HerobrineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora